Archeos : [post n° 471829]

Iscrizione albo + residenza estero + contratto dipendente

Professione architetto

Salve a tutti!
Avrei bisogno di un consiglio o meglio informazioni su eventuale iscrizione all‘ordine in combinazione a residenza estera e contratto di lavoro dipendente. Ho letto già su questa bacheca numerosi discorsi, dai più datati ai meno, mi pare che in nessuno di questi si sia arrivati a una risposta univoca e/o definitiva. Spero che chi si è trovato in situazioni più o meno simili legga ancora questo forum e possa condividere come il tutto si sia risolto nei vari casi. Inoltre la mia situazione, che ora spiegherò, è un po‘ particolare.

Cominciamo col dire che sono originario della zona di Trieste e attualmente vivo e lavoro con contratto da dipendente a Vienna in uno studio di architettura. Ciononostante circa due anni fa ho conseguito l‘esame di stato all’abilitazione in Italia, un po’ per semplice soddisfazione personale a conclusione dell‘intero ciclo formativo, e poi anche nell‘ottica sia di un possibile rientro e, perchè no, per poter magari già firmare e seguire qualche piccolo progetto.

Ora mi si starebbe presentando il „lavoro dei sogni“, ossia la possibilità di fare il lavoro dell‘architetto a cavallo tra Austria e Italia, un lavoro più dinamico che mi permetterebbe di tornare a casa più spesso, di vivere diciamo contemporaneamente in entrambi i paesi. Un‘azienda viennese che opera principalmente in Austria, ma che vorrebbe ampliare la sua attività in Italia e specificatamente nella mia zona d‘origine (stanno già operando), mi ha contattato in quanto cercano un architetto che possa assisterli nei loro progetti, che parli bene (anche in linguaggio tecnico) in entrambe le lingue, in maniera tale da fare tramite tra l‘azienda stessa e le istituzioni italiane (comune, soprintendenza…), che possa capire ed interpretare i regolamenti nel campo edilizio italiano etc… e che si rechi sul posto a supervisionare i lavori. Hanno detto che sarebbe bello, se la figura ricercata potesse fimare direttamente le pratiche. Prossimamente farò un incontro in azienda per parlarne in maniera più approfondita.

So bene che l‘iscrizione all’ordine ordine è subordinata al principio della territorialità, che forse è possibile risolvere con un domicilio (molti ordini territoriali lo permettono agli iscritti AIRE), ma mi chiedo come funzionerebbe:
1. inarcassa
2. Partita iva

Da dipendente potrei firmare per l‘azienda (esclusivamente i progetti dell‘azienza)? Dovrei aprire partita iva? Le tasse ed i contributi previdenziali li pago già in Austria, non vorrei essere sottoposto a doppia tassazione, altrimenti non so se il gioco possa valere la candela. Oppure dovrei aprire in ogni caso p. Iva e pagare inarcassa e l’azienda dovrebbe pagaremi extra (oltre al mio stipendio…) una parcella?

Spero di non infastidire nessuno con l‘argomento, anche se è già stato trattato in parte, ma veramente non so come inquadrare il tutto!
desnip :
Sicuramente se vuoi essere iscritto a un ordine italiano e presentare pratiche in Italia dovrai aprire p.iva, iscriverti a Inarcassa e pagare tasse in Italia.
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