Progettare in zona sismica

giornata di studi

Torino, venerdì 31 maggio 2013 ore 9.00

La SIAT, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino organizza un convegno per offrire il suo contributo in termini di conoscenza e di diffusione della consapevolezza soprattutto di ciò che non si deve fare e degli errori da evitare quando si interviene in zona sismica, sia che si agisca sull'esistente che nel caso di nuova realizzazione.

Un'impostazione sbagliata del progetto dà infatti luogo a strutture che possono comportarsi in maniera non soddisfacente in presenza di forze orizzontali di considerevole entità (sisma, ma anche vento), con conseguenze importanti sul costo per prevenire il rischio di crollo o per intervenire successivamente nel caso di adeguamento.

Nel ventesimo secolo, e con maggior frequenza negli ultimi 40 anni, l'Italia è stata colpita da terremoti, con un bilancio tragico in termini di distruzione di nuclei abitativi, della loro storia, del senso di comunità e con un notevole numero di vittime e significativi danni economici: Messina (1908, magnitudo 7.2, 15.000 vittime), Avezzano (1915, magnitudo 7.0, 30.000 vittime), Irpinia (1962, magnitudo 6,2, 17 vittime), Belice (1968, magnitudo 6,4, 370 vittime), Tuscania (1971, magnitudo 4,6, 31 vittime), Friuli (1976, magnitudo 6.4, 989 vittime), Irpinia (1980, magnitudo 6,9, 2735 vittime), Assisi (1997, magnitudo 5,8, 11 vittime), L'Aquila (2009, magnitudo 6.3, 309 vittime), Emilia (2012, magnitudo 5.8, 27 vittime).

Fin dai primi eventi si sarebbe dovuto e potuto intervenire con la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente e costruendo opportunamente il nuovo, ma poco di tutto questo è avvenuto. Si è apprestata un' efficiente Protezione Civile, si sono spese ingenti risorse per l'emergenza, ma limitatissime risorse sono andate per la prevenzione.

L'insegnamento della sismica in Italia, iniziato solo dagli anni Ottanta, è relativamente giovane e la riclassificazione sismica del territorio su basi scientifiche è della fine degli anni '90: in molte zone d'Italia il patrimonio edilizio costruito nei decenni precedenti è dunque a rischio, come hanno evidenziato i recenti eventi dell'Aquila e dell'Emilia.

Di tutto questo parleranno insieme docenti del Politecnico e imprese specializzate nella giornata di studio organizzata da SIAT al Politecnico di Torino il 31 maggio 2013, con l'intento di fare divulgazione scientifica completa ed efficace, con presentazione di casi risolti che possano servire a tecnici e imprenditori per capire come progettare o mettere in sicurezza gli edifici civili ed industriali.

» programma

Appuntamento: venerdì 31 maggio 2013 - ore 9.00-18.30
Aula Magna del Politecnico - c.so Duca degli Abruzzi 24 - Torino.

Contatti: Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino
C.so M. D'Azeglio 42 - 10125 Torino
tel 011/6508511 | web www.siat.torino.it | Iscrizioni: email siat@siat.torino.it


L'evento è realizzato con il contributo delle aziende: Fip Industriale, Gyproc Saint-Gobain, Logical Soft, Ruredil, T.Rock.

E con il Patrocinio di: Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Torino, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, Collegio Geometri di Torino, Collegio Costruttori Edili, Federazione Interregionale degli Ordini degli Architetti P.P.C. del Piemonte e della Valle D'Aosta, FIOPA.

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