350 anni dalla scomparsa di Borromini. Tra i tanti, anche Frank O. Gehry e Arata Isozaki a Roma per celebrarne la figura

A 350 anni dalla scomparsa di Francesco Castelli, noto Borromini, la città di Roma ne celebra il genio con un calendario ricco di iniziative. La collaborazione tra i Musei Vaticani, l'Accademia di San Luca, l'Università La Sapienza, l'Accademia di Belle Arti di Roma e il MAXXI dà vita a una mostra, visite guidate alla scoperta dei capolavori dell'architetto e una serie di conferenze con alcuni dei maggiori architetti internazionali che analizzeranno insieme l'attualità del pensiero di Borromini. Inoltre, la suggestiva architettura borrominiana di Sant'Ivo alla Sapienza farà da cornice per la Missa Ecce Sarcedos Magnus .

"Chi segue altri non gli va mai inanzi. Ed io al certo non mi sarei posto a questa professione col fine d'esser solo copista". Così si presentava Borromini, che fece di questa frase il motto della sua intera carriera. 

Figura geniale quanto schiva e scontrosa, quella di Borromini è certamente una delle personalità a cui la città di Roma deve tanto nel suo essere così "barocca". Il suo stile, innovativo e originale, fuori dai canoni rinascimentali promossi dai suoi contemporanei, sottoponeva a revisione le geometrie classiche stravolgendo la tradizione per creare un linguaggio architettonico del tutto nuovo. 

Riflessivo, colto e problematico, Borromini appare oggi come l'incarnazione della figura dell'artista intellettuale, un personaggio che si distinse a quei tempi per aver dedicato la sua vita tormentata alla sola professione dell'architetto, imponendo la netta rottura con gli schemi e i principi rinascimentali cinquecenteschi e senza il quale, oggi, probabilmente Roma non sarebbe la stessa.

Da dicembre 2017 a marzo 2018, dunque, mostre, visite guidate e giornate di studio animeranno Roma, città che Borromini scelse come unico luogo del suo lavoro, con l'intento di far conoscere il fascino e il patrimonio che quest'importante figura ci ha lasciato in eredità.

Sant'Ivo alla Sapienza by Miguel Hermoso Cuesta (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Alcune iniziative per il 350° anniversario della morte

Francesco Borromini. I disegni della Biblioteca Apostolica Vaticana

mostra a cura di Alessandra Rodolfo

12 dicembre 2017 - 5 gennaio 2018
Musei Vaticani. Pinacoteca, sala XVII ingresso da viale del Vaticano, Roma

Una selezione, concentrata su pochi ma rilevanti esempi del corpus grafico borrominiano sarà esposta fino al 5 gennaio presso la Sala XVII della Pinacoteca dei Musei Vaticani. Si tratta, come spiegato da Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, "di un ristretto ma prezioso nucleo di fogli provenienti dalla Biblioteca Apostolica Vaticana che, nei suoi fondi, conserva importanti testimonianze grafiche e documentarie dell'artista. Le opere provengono dai manoscritti Vaticano Latino 11257 e 11258, contenenti le carte dell'oratoriano Virgilio Spada, amico e convinto sostenitore del Borromini, e dal manoscritto Chigiano P.VII.9 messo insieme personalmente e fatto legare per la sua biblioteca dallo stesso pontefice Alessandro VII Chigi». 

L'esposizione, curata da Alessandra Rodolfo, è legata principalmente all'attività dell'artista durante il pontificato di Innocenzo X Pamphilj e si compone di quattro disegni per la Fontana dei Fiumi di piazza Navona, per la Porta urbica di San Martino al Cimino a Viterbo, per il restauro della Piramide sepolcrale di Caio Cestio; vi saranno inoltre alcuni disegni per la Basilica di San Giovanni in Laterano che testimoniano l'impegno dell'artista per il restauro dell'edificio religioso che lo vide impegnato in vista dell'Anno Santo del 1650.

Per l'occasione, in mostra anche il disegno relativo ad un progetto non realizzato per San Paolo fuori le mura concesso in prestito da Paolo Portoghesi e appartenuto alla collezione di Marcello Piacentini, nonché alcuni schizzi volti a testimoniare ulteriormente la grande versatilità dell'architetto ticinese che lo portò ad essere senza dubbio uno dei principali protagonisti del Seicento romano.

Nei luoghi di Borromini

visite, lezioni e letture sulle principali architetture

da gennaio a marzo 2018

Nell'ottica di far scoprire tutto il patrimonio lasciato ai posteri dall'architetto, a partire dal mese di gennaio e fino al mese di marzo, l'Università La Sapienza organizzerà una serie di visite guidate alla scoperta dei luoghi simbolo progettati dal Borromini, da Palazzo Spada al Palazzo di Propaganda Fide, da Palazzo Barberini alla Chiesa di Santa Lucia in Selci, da Palazzo Carpegna alla Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, e tanti altri ancora.

Missa Ecce Sacerdos magnus

Messa a tre cori

Il 27 gennaio 2018, sarà eseguita nella Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza la Missa Ecce Sarcedos Magnus, composizione di Orazio Benevolo, fra i massimi esponenti nel panorama musicale romano del XVI secolo. L'esecuzione verrà preceduta dai saluti del Rettore della Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, Mons. Sergio Bonanni, da una introduzione di Paolo Portoghesi e da una breve prolusione del musicologo Luca Della Libera, docente presso il Conservatorio Licinio Refice, sul tema Sant'Ivo alla Sapienza e la musica barocca.

Borromini e l'architettura moderna

giornate di studio al MAXXI e alla Sapienza

marzo 2018

Sempre in collaborazione con la Sapienza, nel mese di marzo, il MAXXI dedicherà all'architetto un ciclo di conferenze (date ancora da definire) all'interno delle quali i protagonisti dell'architettura contemporanea internazionale come Frank O. Gehry, Arata Isozaki, Mario Botta, Francesco Cellini, Francesco Dal Co, Massimiliano Fuksas,  Alessandra Montuori, Francesco Moschini, Paolo Portoghesi, Giancarlo Priori, Franco Purini, Luca Ribichini, Antonino Saggio, Alessandro Sartor, Carlo Severati e Luca Zevi, discuteranno sull'attualità del pensiero e dell'opera di Francesco Borromini, analizzandone gli aspetti che l'hanno portato a distinguersi dalle figure che operavano ai suoi tempi.

Programma completo delle iniziative

Elisa Scapicchio

pubblicato il: - ultimo aggiornamento: 

dic 12
mar 31

350 anni dalla scomparsa di Borromini. Tra i tanti, anche Frank O. Gehry e Arata Isozaki a Roma per celebrarne la figura Musei Vaticani, viale del Vaticano, Roma

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