In alto Futurpioggia, installazione site specific di Lorenzo Marini | foto: © Emanuele Antonio Minerva - Agnese Sbaffi

Il Tempo del Futurismo, la mostra promossa dal Ministero della Cultura alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna ha aperto le porte al pubblico. Una mostra attesissima, specie per le critiche mosse già poco dopo l'annuncio dell'esposizione.

Potremmo dire "la fama la precede", ma nonostante le polemiche legate al legame con le correnti politiche, la messa in scena dell'arte merita una visita da vicino prima di esprimere sentenze.

Ci siamo interrogati sulla pubblicazione, considerando quanto la corrente futurista venga associata al regime fascista, ma abbiamo anche pensato che parlare di Futurismo, tra le prime avanguardie europee, significa soprattutto riportare alla mente un periodo di grande evoluzione per il mondo dell'arte e della cultura. Fu sicuramente influenzato da fattori quali le guerre del tempo, ma non si può negare l'importante trasformazione sociale, tecnologica e di comunicazione, tra cui l'avvento del telegrafo senza fili, la radio, gli aeroplani e le prime cineprese.

In altre parole, il Tempo del futurismo fu quello in cui cambiò radicalmente la percezione di distanza e di tempo che, avvicinando in un certo senso i continenti, creò nuove connessioni. Non è un caso se, molti degli esponenti di questa avanguardia, trasformarono in opera il concetto di movimento e velocità, influenzati da tutto ciò che, attorno a loro, si mostrava dinamico e in cerca di un futuro lontano da un passato statico e di sofferenze.

È bene anche ricordare che quando il partito fascista salì al potere, il gruppo futurista di Filippo Tommaso Marinetti - autore del celebre manifesto del 1909 - vi aderì, trovandosi però ben presto in netta contrapposizione ideologica con le visioni del regime, tanto da voltare le spalle alla politica.

Chiaro il parallelismo della mostra con la contemporaneità, che con l'avvento dell'intelligenza artificiale sta rivoluzionando modalità comunicative, scenari e punti di vista, proiettandoci in velocità verso un futuro difficile da immaginare. Quello che sicuramente non condividiamo è la proposta del nuovo logo che, dopo soli 8 anni dall'ultimo restyling che la identificava come Galleria Nazionale, torna al vecchio nome GNAM con l'aggiunta di una C di Contemporanea pitturata di rosso. Probabilmente, senza voler rincorrere a tutti i costi il XXI secolo, basterebbe portare in superficie tutte le opere in deposito e continuare a concentrarsi sull'arte moderna, che tanto ha lasciato e tanto ancora può dire.

Tornando alla mostra, crediamo valga la pena di essere visitata per la grande presenza di opere di valore, molte delle quali in prestito da istituzioni internazionali, esposte per la prima volta in Italia e frutto del pensiero di grandi personalità che hanno lasciato un segno, contribuendo sicuramente alle sperimentazioni nel mondo delle arti e della ricerca artistica e architettonica.

Il Tempo del Futurismo: la mostra

Curata da Gabriele Simongini, la mostra - visitabile fino al 28 febbraio 2025 - celebra l'ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944.

Al centro è il rapporto tra arte, scienza e tecnologia, inteso come "rinnovamento della sensibilità umana avvenuto per effetto delle grandi scoperte scientifiche", un concetto alla base della nascita del Futurismo.

Le circa 350 opere fra quadri, sculture, progetti, disegni, oggetti d'arredo, film, libri e manifesti, sono affiancate da grandi modelli originali, tra cui quello di un idrovolante, automobili, motociclette e strumenti scientifici d'epoca, oltre a due installazioni site-specific di Magister Art e di Lorenzo Marini, pensate per illustrare i concetti di velocità, spazio, distanza, sensibilità percettiva, emblematici nei capolavori del Futurismo.

Oltre a Filippo Tommaso Marinetti, i protagonisti assoluto sono, ovviamente, Giacomo Balla e Umberto Boccioni, ma anche Enrico Prampolini, con opere di proprietà della Galleria Nazionale e altrettante esposte in Italia per la prima volta grazie ai prestiti concessi da alcune delle maggiori istituzioni museali nazionali e internazionali, tra cui anche il MoMA di New York.

foto: © Emanuele Antonio Minerva - Agnese Sbaffi

Ma dov'è l'architettura? Riaprono le visite a Casa Balla

Purtroppo all'architettura non è dato grande spazio, salvo alcuni disegni di Antonio Sant'Elia, l'architetto che meglio ha rappresentato la visione futurista in una forma urbana. Tra questi lo studio plastico-architettonico per un edificio industriale, la Torre con lanterne, e la Casa a gradinata con ascensori esterni e galleria interna a profilo parabolico.

Siamo comunque sicuri che gli architetti sapranno cogliere spunti progettuali anche dall'ampia selezione di opere pittoriche che, con colori e movimento, rappresentano paesaggi e spazi tra il reale e l'immaginario.

La buona notizia, però, è la ripresa delle visite guidate a Casa Balla (ormai dimora museo), appartenuta al celebre artista e concepita come un'officina, un laboratorio di sperimentazione creato da Balla con le sue figlie, Luce ed Elica, fatto di oggetti, mobili, elementi d'arredo che, seppur poveri nei materiali, sono ricchissimi nella vena creativa e rendono l'appartamento un luogo in cui convivono funzionalità ed estetica.

Prenota la visita

foto: © Elisa Scapicchio

I laboratori per i bambini

In occasione della mostra, il museo ha organizzato 2 laboratori destinati a famiglie e bambini.

  • Domenica 8 e 22 dicembre alle ore 16.30 si svolgerà Design e immaginazione: laboratorio di progettazione di una Futur-casa,
    per bambini dai 6 agli 11 anni | Costo: 10€/bambino.
  • Domenica 15 e 29 dicembre, sempre alle ore 16.30 è previsto Il gioco serio dei Futuristi: laboratorio di costruzione di marionette futuriste.
    per bambini a partire dai 4 anni agli 11 anni | Costo: 10€/bambino +1 adulto, 5€ ogni accompagnatore aggiuntivo

Il costo del laboratorio è di 10 euro a bambino. La prenotazione è obbligatoria inviando una mail all'indirizzo prenotalagalleria@sistemamuseo.it.

IL TEMPO DEL FUTURISMO
3 dicembre 2024 - 28 febbraio 2025

dove Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti, 131, Roma

orari
martedì - domenica | ore 9 - 19

biglietti
intero: 15 euro
ridotto: 2 euro

+info: lagallerianazionale.com

pubblicato il:

dic 03
feb 28

Il Tempo del Futurismo: alla Galleria Nazionale di Roma la grande mostra dedicata all'avanguardia italiana e ripartono le visite a Casa Balla
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma

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