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  professione Architetto
 

15 novembre 2005

  DATI PROGETTO
 

Oggetto:
Ampliamento e ristrutturazione di un centro culturale e di comunicazione multi-funzionale (scuola di musica, servizio ristorazione, centro municipale, auditorium e teatro).

Superficie di riguardo:
2.765 m2

Fase progettuale:
Dicembre 2001 – Novembre 2003

Fase di costruzione:
Novembre 2003 – Novembre 2004

Costi di costruzione:
Euro 2.906.833

Partecipanti al progetto:

Cliente:
Comune di Maassluis

Architetto:
Hans Goverde, Kraaijvanger Urbis, Rotterdam

Progettazione:
Dave von Klaveren, Wim van der Torre, Leendert Spreij, Peter Steegers, Hester Wessels, Ad Dekkers, Theo Hofstede e Edward Timmermans

Progettazione tecnico-strutturale
Corsmit Raadgevend Ingenieursbureau BV, Rijswijk

Rame:
KM Europa Metal AG, Osnabrück, Germania (TECU® Gold)

Installazione del rame:
MSH Installatie- en Dakdekkersbedrijf BV, Schiedam

Fotografia:
KME / Carl Lang, Osnabrück, Germania

[ www.tecu.com ]

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Koningshof, Maassluis, Olanda

Un punto d'incontro culturale con un centro tutto "d'oro"

 

Premessa

Nel punto preciso che corrisponde al centro geografico di Maassluis, un comune ubicato nella zona ovest di Rotterdam, i lavori di ristrutturazione della biblioteca comunale sono stati completati di recente con la ricostruzione integrale e con l'ampliamento del Centro Multi-funzionale di Koningshof, direttamente attiguo alla biblioteca.

Il risultato è un complesso di edifici in cui gli spazi sono disposti in modo tale da soddisfare in modo ideale le diverse esigenze funzionali del Centro stesso.

L'atrio centrale oggi accoglie il visitatore con un accostamento vincente di diversi materiali da costruzione.

In questo contesto spiccano in modo particolare le scandole metalliche in TECU® Gold, la nuova lega di rame, che ricoprono interamente sia il punto di accoglienza del Centro, che il suo ingresso. 

Il Centro di Koningshof è stato riaperto al pubblico il primo gennaio 2005, dopo una fase di riconversione durata 14 mesi.

Le nuove sale, di dimensioni diverse, si trovano attualmente in due strutture separate aventi ciascuna forma di cubo.

 

Il più piccolo dei due edifici, posto nella zona sud-est del complesso, è un auditorium con 330 posti a sedere. Il suo gemello più grande sorge a nord-ovest, ed ospita 12 sale multi-funzionali, un guardaroba, i servizi igienici e gli uffici – il tutto disposto su due piani.

Nell'angolo ovest il complesso di Koningshof è circondato dalla nuova biblioteca, inaugurata 2 anni fa. La separazione fisica tra biblioteca e Centro è visibile unicamente dall'esterno, dove vediamo le due entrate separate. La facciata ininterrotta in mattoni rosso scuro – che rivestono interamente le pareti esterne del teatro – dona infatti al tutto un'impressione di solidità e continuità. Simili risultati sono indubbiamente da attribuire al fatto che il progetto è stato affidato ad un solo ufficio di progettazione: Hans Goverde di Rotterdam, architetti della Kraaijvanger Urbis, responsabili sia del disegno del Centro che della sua concezione complessiva. 

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L'atrio che collega i due edifici costituisce ad un tempo il centro strutturale e il punto di passaggio all'interno del complesso di Koningshof.

Separato dal mondo esterno da vetrate su due lati, questo centro focale e punto di incontro offre due panorami – da un lato quello, sempre indaffarato, del centro commerciale che sta di fronte, a sud-est, e dall'altro quello più riposante del parco comunale, che si estende verso nord-ovest.

Prima ancora di metter piede nell'atrio, il visitatore viene a trovarsi di fronte ad una vista davvero eccezionale. Si tratta dell'elemento architettonico centrale del complesso, costituito da una costruzione a tutto tondo, a forma di rene, sfavillante di metallo brunito. Si accede al piano superiore di quest'isola per mezzo di una scalinata laterale. La zona ristorante, sul "tetto”, dispone di 40 posti a sedere; infine, una "rampa galleggiante” consente l'accesso alle sale multi-funzionali che si trovano al piano superiore della zona nord-est dell'edificio. La zona isola costituisce uno spazio a sé stante, separato dagli altri elementi strutturali del Centro; infatti, al piano inferiore vi si trova una sorta di rientranza, visibile sia dall'entrata che dall'auditorium, che ci lascia intravedere il bar e la caffetteria. Le cucine invece si trovano in un punto più interno dell'edificio non accessibile al pubblico. Questa "isola di ospitalità” costituisce un punto centrale e ben visibile, grazie anche alla copertura realizzata interamente con scandole ricavate da una nuovissima lega di rame. L'attraente splendore dell'oro brunito TECU® Gold indubbiamente attira l'occhio del visitatore – specie di sera quando la zona è illuminata – senza tuttavia sopraffare gli altri materiali da costruzione. La pavimentazione, in mattonelle color granito, le porte e i banconi in mogano impiallacciato, le colonne portanti rivestite in legno di pino che sorreggono la struttura del tetto che ha forma leggermente arcuata, e ricopre entrambi gli edifici del Centro: abbiamo a che fare, insomma, con materiali che, abbinati al TECU® Gold, creano una atmosfera di elegante intimità, piacevolmente sottolineata dalla collocazione centrale della zona bar. L'isola inoltre separa in piccole zone occupate da sedie e tavolini tutto lo spazio che si estende in direzione dell'auditorium: un punto davvero eccellente dove sedersi e fare uno spuntino o bere qualcosa. 

 

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Le scandole TECU® Gold vengono prodotte con una lega di rame e alluminio. Il colore oro chiaro iniziale della superficie viene conservato quando il prodotto viene usato per gli interni. Se invece viene esposto agli agenti atmosferici, esso passa attraverso successive alterazioni, dalla prima tonalità matt "di lavorazione", ad un colore giallo-oro che, con il tempo, tende a scurire. La marca TECU® Gold costituisce una aggiunta recente alla gamma produttiva TECU®, e si abbina facilmente con altre superfici in lega di rame della stessa marca, nonché con tanti altri materiali.

A prescindere dal notevole valore estetico di una superficie realizzata con un materiale di alta qualità, i benefici economici del rame, quali facile lavorabilità e lunghissima vita, si riferiscono anche alla gamma TECU® Gold. Il materiale offre inoltre una resistenza molto alta alla abrasione meccanica, fortissima resistenza alla corrosione, nonché stabilità e rigidezza assolute.

L'auditorium, completo di apparecchiature tecnologiche dell'ultima generazione, non verrà usato soltanto per spettacoli e proiezioni cinematografiche. Con l'aggiunta di ulteriori posti a sedere nella zona del palcoscenico, questo spazio è in grado di accogliere 400 persone per seminari e conferenze; aggiungendo ad esso anche la zona ricettiva nell'atrio, si arriva ad un massimo di 500 posti a sedere. Le moderne cucine sono in grado di soddisfare le esigenze di cene e buffet che fanno parte di simili occasioni pubbliche.

 

Il Centro è stato progettato in maniera tale da garantire perfetta flessibilità: tutti gli spazi e le sale, compreso il servizio ristorazione, possono essere affittati da enti pubblici o da privati che intendano organizzarvi proprie manifestazioni, ed infatti l'auditorium, l'atrio, la sala di danza e le altre sale al piano terra, sono in grado di accogliere fra le 90 e le 470 persone. Le stanze più piccole, al piano superiore, possono servire da laboratori artigianali, o per corsi di altro tipo.

Attualmente, in esse ha sede una scuola di musica. In armonia con l'uso flessibile del Centro Culturale, anche il tipo di finanziamento della nuova costruzione si è rivelato del tutto innovativo; la struttura è costata al comune di Maassluis appena tre milioni di Euro. Nella terza fase costruttiva del complesso, verranno edificati dei nuclei residenziali. Le autorità intendono infatti rifinanziare l'intero progetto tramite la vendita o la locazione di dette unità residenziali. 

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Lo Studio di Architettura Kraaijvanger (che ultimamente è stato rinonimato Kraaijvanger Urbis) fu fondato nel 1927, ad opera dei fratelli Evert e Herman Kraaijvanger. Quasi tutti i primi progetti curati dallo studio riguardarono costruzioni nella città di Rotterdam, ove furono costruiti, negli anni 30, grossi complessi abitativi.

Il nome Kraaijvanger arrivò presto ad essere sinonimo di costruzioni solide, affidabili, che si distinguevano per l'impiego di materiali di provata qualità. Nel secondo dopoguerra, come tanti altri architetti, anche i fratelli Kraaijvanger presero parte ai progetti di ricostruzione della città di Rotterdam, resi necessari in seguito al bombardamento del 14 maggio del 1940. Herman Kraaijvanger in particolare dette un contributo fondamentale alle tavole rotonde allora impegnate a discutere del progetto di ricostruzione della città.

Nel 1946 egli pubblicò sull'argomento un'opera di alto rilievo, dal titolo, "Hoe Rotterdam moet bouwen" (Come Rotterdam deve edificare). Da allora la città di Rotterdam è sempre stata fulcro di arditi sviluppi architettonici e di una concezione urbanistica sempre rivolta al futuro.

I fratelli Kraaijvanger inoltre ebbero una parte fondamentale in questo sviluppo. Attualmente, l'ufficio di progettazione conta 60 addetti, per la maggior parte architetti ed esperti in pianificazione urbana. Oggi come allora, la Kraaijvanger Urbis I si occupa prevalentemente della costruzione di edifici nuovi, di ristrutturazioni e attività urbanistiche nel contesto della città di Rotterdam e dei suoi immediati dintorni.

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