Neo-padri/neo-madri architetti: l'Ordine di Bergamo li esenta dalla tassa d'iscrizione

Nessun permesso, né congedo parentale, tanto meno spetta al libero professionista godere di un periodo di astensione al lavoro, con il rischio - altrimenti - di perdere committenti ed incarichi. Una vita non proprio facile per i neo-genitori architetti, messi alla prova anche da una sfavorevole congiuntura economica.

Così l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bergamo dal prossimo anno esonera neo- padri e neo-mamme dal pagamento della quota d'iscrizione annuale. Un'iniziativa che gli Ordini cominciano ad intraprendere, lo hanno fatto gli Architetti di Roma, di Modena e di Rimini per le neo mamme, ed ora l'Ordine di Bergamo estende il beneficio anche agli uomini, rivolgendolo a tutti i genitori, non solo a quelli cosiddetti naturali.

Naturalmente la quota destinata al CNAPPC e alla Consulta Regionale Lombarda è comunque dovuta in quanto destinata ad altri enti.

Il Consiglio dell'Ordine è giunto a questa decisione su proposta del gruppo di lavoro Archidonne, istituito più di un anno fa con l'intento di promuovere il "gender-mainstreaming" , integrazione sistematica della parità di uomini e donne in ambito sociale, lavorativo, politico ed amministrativo.

Il provvedimento, che avrà efficacia a partire dalla quota annuale 2012, fa riferimento non solo alle nascite, ma anche alle adozioni ed agli affidi di minori di età inferiore ai 6 anni avvenuti nell'anno 2011. L'intento - in generale - è quello di riconoscere ai neo-genitori il medesimo impegno nella formazione di una famiglia e/o dell'allargamento di una famiglia già formata.

Inoltre, l'iniziativa vuole contribuire ad infrangere uno stereotipo ormai superato dall'attuale condivisione dei ruoli tra uomo e donna all'interno della famiglia, ma ancora radicato nella mentalità diffusa, disconoscendo le cure parentali come esclusivo appannaggio femminile.

Referenti iniziativa Mariacristina Brembilla, Alessandra Morri.

+ Info: www.architettibergamo.it

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