Parametri di riferimento nelle gare pubbliche all'ordine del giorno del Governo

Dopo un dibattito alla Camera, il Governo ha accolto l'ordine del giorno presentato dagli onorevoli Pierluigi Mantini dell'UDC e Ida d'Ippolito Vitale del PDL, impegnandosi a stabilire per le gare pubbliche «parametri di riferimento per la valutazione preventiva dei servizi professionali da affidare con gara».

Con l'entrata in vigore del decreto liberalizzazioni e la conseguente abolizione delle tariffe professionali e dunque l'abrogazione del tariffario (DM 4/4/2001 e legge 143/1949) le stazioni appaltanti si sono trovate in difficoltà nella determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti d'incarico per servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria. La tariffa era infatti l'unico riferimento per un calcolo non arbitrario degli importi.

Eliminata la tariffa si è chiesto un metodo alternativo per stimare il corrispettivo da porre a base di gara, che dunque arriverà con la determinazione di parametri di riferimento. Questi saranno stabiliti dal ministro Severino, in analogia a quanto avverrà in campo giudiziale.

Sulla questione si è subito espresso il Consiglio Nazionale degli Architetti che manifestato la sua soddisfazione: «Bene ha fatto il Governo» afferma il Consiglio «a recepire la proposta degli Onorevoli Mantini e d'Ippolito Vitale; auspichiamo ora che il Ministro Severino predisponga con la massima urgenza il relativo decreto».

«L'eliminazione dei riferimenti tariffari in materia di lavori pubblici - continua il CNAPPC - ha, infatti, innescato un processo di paralisi delle gare per l'affidamento dei servizi professionali in quanto i responsabili delle pubbliche amministrazioni si sono trovati nell'impossibilità di stimare in modo oggettivo, e non contestabile, i contenuti economici delle prestazioni poste a base d'asta. Questa situazione andava ad aggravare pesantemente il settore dei lavori pubblici già fortemente penalizzato dalla crisi economica e dalla sempre più grave carenza di risorse destinate ai servizi professionali ed alle opere pubbliche".

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