"Spending review", novità in materia appalti

Arriva la "spending review". Le misure messe in campo dal governo per la revisione del la spesa pubblica sono già in atto, pubblicate in Gazzetta Ufficiale con decreto 52/2012. Obiettivo primario: ridurre e uniformare i costi per l'acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni pubbliche. In numeri: un capitolo di spesa che pesa 140 miliardi di euro l'anno e un taglio stimato in 4,2 miliardi per il 2012 (Adnkronos), un risparmio che dovrebbe servire a scongiurare l'aumento dell'IVA di 2 punti percentuali. Una revisione, dunque, dei modi di approvvigionamento con novità che modificano anche il Codice degli appalti ed il suo regolamento.

Maggiore trasparenza negli appalti pubblici

L'art. 8 del decreto modifica il codice degli appalti, introducendo l'obbligo - quando il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa - di aprire i plichi contenenti l'offerta tecnica in una seduta pubblica.

Sempre a vantaggio della trasparenza, viene stabilito che l'Osservatorio dei contratti pubblici dovrà pubblicare, sul proprio portale, i diversi dati trasmessi dalle stazioni appaltanti: contenuto dei bandi, verbali di gara, soggetti invitati, importo dell'aggiudicazione definitiva e i nominativi di affidatario e progettista. I dati da divulgare riguarderanno anche le fasi successive, relative alla realizzazione dell'opera: Stato di Avanzamenti dei Lavori, l'effettuazione del collaudo e l'importo finale.

Per facilitare l'attività di monitoraggio della spesa, gli stessi dati saranno trasmessi dall'Osservatorio al Ministero dell'Economia e delle Finanze e al Consip (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici), con cadenza semestrale.

Acquisto di beni e servizi da parte della P.A.

Un ruolo primario per scongiurare le spese "gonfiate" è affidato alla Consip, società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze, impegnata da più di un decennio nel programma di razionalizzazione degli acquisti. La Consip espleta gare di appalto per ricercare aziende, che, tramite convenzioni e a prezzi vantaggiosi, possano offrire i loro beni o servizi in rete, acquistati poi dalle amministrazioni centrali che ne fanno richiesta. Un processo semplificato e velocizzato, con un'unica stazione appaltante ed offerte vantaggiose, molte già pronte in un catalogo in rete.

Le convenzioni, riguardano forniture di attrezzature e i servizi più disparati anche nelle categorie relative a immobili e territorio, servizi ad esempio ricadenti nell'area facility management, della gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro e della manutenzione degli impianti.

Tutte le amministrazioni pubbliche - non solo quelle centrali - ma anche locali, compresi Comuni e ASL, per i loro acquisti di beni e servizi dovranno o servirsi di una convenzione, oppure tener conto dei parametri qualità-prezzo utilizzati dalla Consip per beni o servizi comparabili. Se gli acquisti superano le soglie Consip ad intervenire sarà il commissario straordinario alla "spending review" nella persona di Enrico Bondi, già risanatore della Parmalat, che avrà il potere di annullare la spesa.

di Mariagrazia Barletta, architetto

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