TFA, le prime proteste contro i costi smisurati chiesti dalle Università

Costi esorbitanti per i TFA, I Tirocini Formativi per l'abilitazione all'insegnamento. Le Università chiedono 2500 - 3000 euro agli aspiranti insegnanti, che superate le prove di ammissione, accedono ai corsi abilitanti. Le tasse variano da un'Università all'altra: 2500 euro alla "Sapienza" e alla Seconda Università di Napoli, 2623,62 allo IUAV e 3000 euro al Politecnico di Milano. Le prime proteste si fanno sentire via web e viene aperta una petizione online.

Le cifre stabilite - lette sui bandi per l'accesso ai TFA aperti da ciascuna Università - sono fisse, non si riservano sconti a seconda del reddito. Un esborso che non si esaurisce qui, perché per l'iscrizione ai test bisogna mettere in conto una tassa di esame di almeno 100 euro, moltiplicata per il numero di classi di abilitazione per le quali si intende concorrere.

Lo scontento si fa sentire sul web, nei blog dedicati e scatta anche una petizione sul sito petizionionline.it. Anche il mondo della politica dice la sua e Antonio Rusconi, senatore del PD, chiede una interrogazione al Ministro Profumo per capire «se non ritenga doveroso e necessario intervenire, con la massima urgenza e attraverso gli strumenti più opportuni affinché l'accesso ai corsi TFA e, quindi l'accesso all'insegnamento, possa essere consentito a tutti gli aspiranti docenti meritevoli, indipendentemente dalle loro possibilità economiche».

La questione è delicata e tutta italiana. Un concorso per abilitarsi, un anno all'università per seguire insegnamenti specifici, laboratori pedagogico-didattici e 475 ore presso una scuola: un impegno totalizzante ed un forte dispendio di risorse per un precario, solo per entrare nelle graduatorie di II fascia e poter accedere al concorso per diventare di ruolo.

In definitiva chi in questi anni ha svolto il lavoro di insegnante, anche con supplenze annuali, dovrà superare 3 prove, accedere ai TFA, seguire un anno di corsi a pagamento per continuare ad essere supplente, almeno fino a quando non supererà il concorso a cattedra, che pare aspiri da quest'anno a diventare annuale. Ad essere esonerati dalle selezioni d'ingresso dovrebbero essere solo i professori con più di 3 anni di servizio, che, secondo quanto annunciato dal ministro Profumo in un'intervista al Correre della Sera, entreranno di diritto nel TFA. Anche se in merito non c'è ancora alcun documento ufficiale dal MIUR.

Per tutti, per entrare di ruolo, bisognerà attendere comunque il concorso, che ritornerà dopo 13 anni. Nella stessa intervista, affidata alle pagine del Corriere, il Ministro ha spiegato che un primo concorso si aprirà quest'anno per chi è già abilitato. Un secondo il prossimo anno, al quale potranno partecipare anche coloro che avranno superato il TFA, con entrata in servizio a partire dal 2015-2016.

di Mariagrazia Barletta, architetto

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