Nei sotterranei dell'arte

Procede l'ampliamento della galleria d'arte creata dodici anni fa con la trasformazione delle strutture appartenute alla Bankside Power Station (tate.org.uk): Pierre Herzog & Jacques de Meuron, autori del progetto che portò alla nascita della Tate Modern dalle ceneri della vecchia centrale dismessa, sono responsabili anche del programma denominato "Tate Modern Project" (herzogdemeuron.com) che, entro il 2016, aumenterà del 70% la superficie del complesso museale (guardian.co.uk).

La prima fase dell'espansione, avviata nel 2005, entra nel vivo con l'apertura al pubblico della nuova area per esposizioni, sviluppata nel livello sotterraneo in cui erano collocate le riserve di carburante, che - ai tempi della centrale - alimentavano la produzione di energia. Inaugurati mercoledì scorso, 18 luglio, i "Tate Tanks" sono destinati ad accogliere installazioni video, proiezioni di filmati ed esibizioni di artisti, all'interno di "tre enormi cilindri di calcestruzzo" (nytimes.com), che gli architetti di Basilea non hanno voluto alterare con artifici di design.

Secondo Herzog, i Tanks "hanno un che di archeologico": l'obiettivo era mostrarli "come erano sempre stati, non come se fossero 'architettura'...", scegliendo "semplicemente... il modo meno invasivo per trattarli", per "preservare la loro crudezza" (nytimes.com).

I 90 milioni di sterline investiti nell'intervento sui "Tate Tanks" rappresentano la tranche iniziale della spesa complessiva per il potenziamento della Tate Modern, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 215 milioni (guardian.co.uk).

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