Biennale in fase Rem

La 14a edizione della Mostra Internazionale di Architettura associata alla Biennale di Venezia, prevista per l'anno prossimo, si preannuncia ricca di novità dal punto di vista organizzativo e dei contenuti. Il primo cambiamento ha riguardato il passaggio di consegne tra David Chipperfield, responsabile dell'esposizione del 2012, e Rem Koolhaas, designato a gennaio 2013 (labiennale.org) quale Direttore del Settore Architettura della Biennale e curatore della Mostra che si svolgerà dal 7 giugno al 23 novembre 2014.

La durata dell'evento, che si distribuirà tra Padiglione Centrale, Arsenale e Padiglioni Nazionali (labiennale.org), costituisce la seconda innovazione rispetto alla consuetudine di una Mostra di Architettura più breve della contemporanea Biennale d'Arte (architectsjournal.co.uk). Koolhaas e i suoi collaboratori avranno a disposizione quasi tre mesi in più per sovrintendere al coordinamento dei quaranta Paesi partecipanti e delle numerose iniziative culturali raccolte sotto l'etichetta degli "Eventi collaterali".

Rem Koolhaas, insieme al Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, ha comunicato ieri il tema che caratterizzerà la 14a Mostra Internazionale di Architettura, intitolata "Fundamentals": "...sarà una Biennale sull'architettura, non sugli architetti. Dopo diverse Biennali dedicate alla celebrazione del contemporaneo, Fundamentals si concentrerà sulla storia ... e sull'evoluzione delle architetture nazionali negli ultimi 100 anni" (labiennale.org).

La finalità della ricerca affidata al vincitore del Premio Pritzker 2000 (pritzkerprize.com) è analizzare le diverse tradizioni architettoniche dei singoli Paesi e risalire alle basi comuni che coincidono con gli "elementi imprescindibili di tutta l'architettura, usata da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo (la porta, il pavimento, il soffitto, etc.)... " (labiennale.org).

Come Koolhaas ha sottolineato, illustrando i dettagli del programma, "In apparenza, l'identità nazionale è stata sacrificata alla modernità... Idealmente, vorremmo che i Paesi rappresentati fossero impegnati su un unico tema  - Absorbing Modernity: 1914-2014 - e mostrassero, ognuno a modo suo, il processo di rimozione delle caratteristiche nazionali, a vantaggio della quasi universale adozione di un unico linguaggio moderno in un singolo repertorio di tipologie" (blogs.artinfo.com).

Per saperne di più (da labiennale.org)

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