Viaggio Italia-Gabon: una cappella commemorativa trasportata via mare

un progetto dello studio FATmaison

Nel Gabon, in Africa Centrale, nel centro della città di Libreville, in un luogo naturalisticamente molto suggestivo, e circondata da una fitta foresta, sorge una cappella commemorativa, costruita per ospitare le spoglie di madame Chambrier, moglie dell'ex primo ministro del Gabon. Per la realizzazione l'ex ministro ha scelto FATmaison, studio monzese di architetti poco più che trentenni, che ha costruito il progetto attorno al tema della rinascita e curando con sensibilità il rapporto tra l'architettura ed il contesto naturale.

La cappella doveva essere costruita con materiali e manovalanza italiani. Una volta definito il progetto, si è deciso di assemblare l'edificio prima in Italia, nel capannone della ditta costruttrice, poi la cappella è stata smontata e spedita tramite corriere a Libreville, dove è stata ricostruita attraverso un montaggio a secco.

Il luogo

La cappella si colloca nel centro di Libreville, nel terreno di proprietà dell'ex ministro, in prossimità della sua abitazione. Il contesto culturale e territoriale di Libreville è molto controverso. All'interno della città, accanto ad ampie foreste e ad agglomerati di edifici dall'aspetto povero, si trovano costruzioni dall'alta valenza architettonica. Si tratta principalmente di strutture che ospitano alberghi, funzioni istituzionali e religiose o importanti poli commerciali. La cappella diventa parte di uno scenario architettonico estremamente variegato e ricco di episodi degni di nota.

La cappella è stata costruita attorno alla tomba già esistente, per andare incontro alle esigenze del committente e rispettare l'usanza africana di non disseppellire i defunti e di non spostare le loro tombe.

La valenza simbolica del progetto - architettura e natura

Il tema della rinascita e il legame tra questa e Dio si esprime attraverso l'architettura. Tale scelta è evidente nell'utilizzo dei materiali e nello studio degli spazi, delle proporzioni e delle visuali. L'edificio infatti risulta denso di soluzioni dalla valenza simbolica, tese a sottolineare tali concetti.

La cappella rappresenta una metafora della vita dopo la morte. La pavimentazione e i rivestimenti della tomba e dell'altare, in marmo nero e in marmo di Carrara, la forma stessa dell'altare, il cor-ten utilizzato sia per il mausoleo che per l'abside, la croce dalla quale entra la luce al tramonto, l'acqua piovana che viene allontanata in prossimità della tomba a mo' di cascata, l'ingresso stretto, i rapporti visivi, sono tutti elementi che hanno forte valenza simbolica e che rimandano ai temi della vita ultraterrena cristiana.

Anche la natura e la foresta circostanti hanno costituito un elemento fondamentale per la progettazione dell'edificio. Le pareti di u-glass garantiscono un continuo rapporto con la natura circostante, permettendone la contemplazione da parte dei fedeli che visitano la cappella.

Il viaggio della cappella: Italia - Atlantico - Libreville

La necessità di inviare il materiale per la costruzione della cappella senza commettere errori, per non avere poi problemi in cantiere, ha portato alla decisione di costruire l'edificio prima in Italia. In questo modo è stato possibile verificare i problemi relativi alla costruzione e alla progettazione direttamente in Italia.

Il container, spedito a Libreville, ha impiegato 40 giorni per arrivare a destinazione. La cappella smontata ha attraversato l'Atlantico, per poi giungere in cantiere, dove, raggiunta dalla manodopera, è stata rimontata in meno di un mese. Tempi molto brevi, raggiunti grazie alla costruzione preventiva in Italia, alla pianificazione del cantiere, alla collaborazione con la manovalanza locale, che ha allestito il cantiere e gettato la platea di fondazione, e grazie al montaggio, realizzato completamente a secco.

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