notizie di architettura
 
  professione Architetto
 

aggiornamento
5 maggio 2003

  iscriviti alla newsletteriscriviti alla newsletter
  DATI PROGETTO
 

Oggetto:
Centro de Coordenacáo e Controlo de Tráfego Maritimo e Seguranca, Lisbona

Committente:
Governo da Republica Portuguesa

Architetti:
Gonçalo Sousa Byrne
G.B. Arquitectos, Lisbona

Rame per la costruzione:
KM Europa Metal AG, Osnabrück
www.tecu.com

Lavorazione del rame:
Zn-Revestimentos de Zinco Lda., Maia

Dati del progetto:
Ingombro in pianta: 13 m x 19 m
Numero di piani: 9
Altezza: 38 m

Inaugurazione: 16 luglio 2001

 

  LE RUBRICHE
 

mostre - convegni
concorsi di Architettura
formazione & corsi
notizie di Architettura
software, Internet, CAD
viaggi e architetture
riviste di settore
leggi e norme
inserzioni - lavoro
news from the world
segnalati da voi

 

  ED ALTRO ANCORA
 

chi siamo
pubblicità
segnala il tuo sito
sostieni il nostro sito

richiedi informazioni

 

SEGNALA UNA NOTIZIA

Torre di controllo del porto di Lisbona 

Indice
| premessa | il progettista | un po' di storia... | il progetto | l'interno |

Premessa

"Costa nera" è stato denominato dagli inglesi il margine occidentale d'Europa, prima che i Portoghesi a metà del XVIII sec. dessero inizio alla costruzione del primo faro.

Oggi essa si presenta al navigatore in modo assolutamente diverso; prossimamente il Portogallo disporrà di un centro di controllo costiero estremamente moderno ed unico in Europa. Un'anticipazione in tal senso è costituita dal primo faro "attivo", la cui costruzione, secondo un progetto presentato al bando di concorso dall'architetto portoghese Gonçalo Sousa Byrne, è stata ultimata quest'anno. Sullo sfondo del profilo della città di Lisbona la sua estetica presenza s'impone già per la forma inclinata ed il suggestivo rivestimento in luccicanti lastre di rame rossastre del marchio TECU®-Classic.

Torna in alto

Progettista

Gonçalo Sousa Byrne, nato nel 1941 in Alcobaca / Portogallo, dopo gli studi presso l'Istituto Superiore d'Arte di Lisbona ed il diploma nel 1968, ha lavorato dapprima presso Raul Choráo Ramalho e successivamente fino al 1975 nello studio degli architetti Nuno Teotónio Pereira e Nuno Portas.

Con Portas ha effettuato anche studi presso l'Istituto portoghese di ricerca per l'ingegneria edilizia. L'opera di Byrne si contraddistingue per lo sforzo teso alla razionalizzazione, nonchè per il rigore formale e figurativo. Con grande cura egli instaura un rapporto fra la morfologia del paesaggio ed i suoi modelli costruttivi.

Fra le sue costruzioni più importanti si annoverano la filiale della banca Arraiolos (1998), la ristrutturazione delle strutture portuali di Lagos (1991), nonchè l'edificio della facoltà di elettrotecnica dell'Università Tecnica di Coimbra (1992). Gonçalo Sousa Byrne ha conseguito, con numerosi successi in concorsi di progettazione, attività come libero docente ed esposizioni, un elevato grado di notorietà a livello internazionale.

Torna in alto

un po' di storia...

I portoghesi, noti nel XVI sec. soprattutto come scopritori di nuovi mondi, riesaminano e riscoprono dopo la Rivoluzione dei garofani del 1974 la propria storia e, al tempo stesso, si aprono allo spazio economico europeo.

L'EXPO 1998 è stata opportunamente sfruttata dalla capitale del Portogallo, Lisbona, come impulso per incrementare il proprio sviluppo urbano. Il primo edificio del centro di controllo costiero nazionale finanziato da sovvenzioni dell'UE si può ora visitare non lontano dal "Centro Cultural de Bélem " – una costruzione azzardata che caratterizza la scena culturale di Lisbona. Fra i cinque architetti invitati a partecipare al concorso è stato il progetto di Gonçalo Sousa Byrne ad essere insignito del primo premio e ad essere realizzato.

Torna in alto

Il progetto

Torre di controllo del porto di LisbonaDa una lingua di terra ottenuta artificialmente, si sviluppa, alla sua estremità, una costruzione solitaria, alta 38 m, inclinata sul Rio Tejo.

La differenziazione della facciata conferisce, con la crescente altezza, snellezza al corpo dell'edificio modellato in modo rigorosamente simmetrico.

Uno zoccolo - ad un piano, in pietra chiara - "ancora" l'edificio al suolo; una lastra a tutta parete, dell'altezza di un piano, delinea l'ingresso principale. Il fusto della nuova costruzione è rivestito con lastre in rame del marchio TECU®-Classic, in forma di copertura orizzontale ad aggraffatura doppia, sulla cui superficie lucida si è già formato uno strato di ossido.

Questo strato protettivo stabilizza la superficie del rame contro gli influssi atmosferici e le conferisce l'inconfondibile fascino e la straordinaria resistenza tipica di questo materiale. Su superficie perpendicolari e protette lo strato di ossido sviluppa una tonalità bruno-antracite opaca. Su superfici inclinate si ha un'ulteriore evoluzione cromatica dello strato di copertura: da un iniziale leggero riflesso verde si passa qui gradualmente al verde patina tipico del rame. Pertanto le parti perpendicolari ed inclinate della facciata della torre di controllo del porto appaiono in un discreto e variegato gioco cromatico.

Il rivestimento esterno della cima a tre piani dell'edificio è concepito come una pura e semplice facciata in vetro dietro lamelle di rame. Per realizzare simili costruzioni in modo perfetto sotto l'aspetto tecnico e rispondere contemporaneamente in modo consono ad esigenze di carattere estetico, il TECU® Technical Consulting Center presso KME offre su richiesta il proprio supporto per la progettazione e la stesura di capitolati, nonchè per l'istruzione degli addetti ai lavori sul cantiere.

Torna in alto

Interno

L'interno dell'edificio consta di un nucleo centrale di accesso a nove piani, intorno al quale si raggruppa la gamma degli spazi. Accanto alle postazioni di lavoro sono qui a disposizione due simulatori e più locali per seminari per la formazione dei collaboratori. Contrariamente ai fari tradizionali, che servono unicamente per l'orientamento, la nuova generazione dei "fari attivi" si assume il compito del completo controllo e della guida del traffico marittimo.

L'obbligo da parte delle imbarcazioni di comunicare la propria posizione nel rispettivo settore di controllo e la conseguente possibilità di seguirne permanentemente la rotta tramite i sistemi radar, permettono un ottimo coordinamento del traffico marittimo. Questo sistema denominato VTS (Vessel Traffic Service) sta per essere introdotto a livello mondiale.

Il centro di controllo costiero consente inoltre, nell'eventualità di casi critici, un coordinamento e comando centralizzato di tutte le misure d'intervento necessarie.

 

 

Con l'inaugurazione della torre di controllo costiero del 16 luglio 2001, la capitale europea della cultura 2000, costruita su sette colli, dispone di un ulteriore gioiello architettonico e rifà propria la tradizione dei navigatori e scopritori di nuovi mondi portoghesi.

Torna in alto

vai all'home page
 
 
©professioneArchitetto.it 
 
  professioneArchitetto non è collegato ai siti recensiti e non è responsabile del loro contenuto. È vietata la riproduzione anche parziale.