Tate Modern al quadrato

Si va delineando la fisionomia della nuova Tate Modern, nell'ambito dell'ampliamento progettato da Jacques Herzog e Paul de Meuron: a quasi due anni dall'inaugurazione delle sale espositive create nei sotterranei che avevano ospitato i serbatoi della antica Bankside Power Station, i lavori per la realizzazione del "Tate Modern Project" sono concentrati (designboom.com) sullo scheletro dell'ala destinata a integrare il complesso in cui risiede la "galleria d'arte moderna e contemporanea più visitata al mondo" (tate.org.uk).

Per soddisfare l'esigenza di spazi e attrezzature commisurate all'enorme flusso di pubblico che ogni anno affolla la Tate Modern - 5.300.000 persone nel 2012 (theguardian.com), i due vincitori del Pritzker 2001 hanno concepito l'innesto di una costruzione sviluppata verso l'alto, in grado di  "incorporare tutte le funzioni espositive, didattiche e sociali del museo" e di "rafforzare i legami tra la Tate Modern e la città" (designboom.com).

Pensata in una prima fase come l'assemblaggio di "una serie di cubi ricoperti di vetro" e poi rimodellata come "struttura a forma di piramide rivestita di laterizi forati" (bbc.co.uk) per riprendere uno degli elementi caratteristici dell'edificio preesistente, l'ala aggiuntiva moltiplica in alzato l'estensione ricavata sul sito lungo il Tamigi.

"Oltre a raddoppiare lo spazio della galleria, il Tate Modern Project creerà una diversa raccolta di spazi pubblici... sparsi nel'edificio e collegati da un generoso sistema di pubblica circolazione... L'orientamento verticale di questi spazi è chiaro, nello stesso modo in cui è evidente l'orientamento orizzontale della prima fase della tate Modern" (herzogdemeuron.com).

Immagini (da designboom.com)

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