Crediti verso la PA: il CNI spiega come esigerli

Zambrano: «Banche e intermediari non vogliono essere coinvolti nell'operazione»

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri dirama una circolare per spiegare come i professionisti possono ottenere la certificazione dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. Per PA si intendono: amministrazioni statali, centrali e periferiche, regioni e province autonome, enti locali, enti del Servizio Sanitario Nazionale e altre amministrazioni pubbliche.

Tutto avviene gratuitamente attraverso la piattaforma on line: certificazionecrediti.mef.gov.it, per iscriversi alla quale i professionisti devono richiedere le credenziali alla pubblica amministrazione debitrice.

Una volta certificato il credito, cosa si fa?
Le possibilità ricorda il CNI sono tre: «attendere il pagamento della somma da parte della Pa entro la data indicata nella certificazione;  effettuarne la cessione (anche parziale) o chiederne un'anticipazione presso banche o intermediari finanziari abilitati ad un determinato tasso di sconto; compensare la somma (anche parzialmente) presso l'Agenzia delle Entrate».

Il presidente Armando Zambrano, denuncia anche gli ostacoli provocati dalle banche: «molti iscritti, titolari di crediti certificati, lamentano il fatto che al momento le banche e gli intermediari finanziari non sanno o non vogliono essere coinvolti in tale operazione, nonostante i vari protocolli previsti», afferma la guida del CNI.

Fino ad ora i debiti della PA pagati ai creditori ammontano a 31,3 miliardi di euro.

Per approfondire: www.centrostudicni.it

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