Beni tutelati: dal 1° settembre serve il nuovo modulo messo a punto dal MiBACT

Il nuovo modello va allegato alle richieste di pareri o autorizzazioni

In caso di lavori sottoposti a vincolo, dal 1° settembre i professionisti devono compilare una nuova scheda da presentare in Soprintendenza insieme alla restante documentazione da allegare alla richiesta di autorizzazione. Il modulo è stato predisposto dal Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo ed è parte di un progetto volto a diffondere la consapevolezza sul rischio sismico e a favorire interventi di mitigazione su edifici tutelati.

L'iniziativa è partita dal Segretariato Generale del MiBACT, che ha pensato al nuovo modulo per mettere in atto un'azione di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione nel campo della sicurezza strutturale del patrimonio architettonico, promuovendo una conoscenza più approfondita della sua vulnerabilità, in modo da favorire azioni di mitigazione del rischio sismico.

La scheda raccoglie una serie di informazioni sull'edificio vincolato e sugli interventi da attuare e va allegata alla documentazione prodotta per le richieste di autorizzazioni e di pareri in caso di interventi di miglioramento sismico o che riguardano elementi strutturali, oppure in caso di interventi di manutenzione straordinaria, che prevedano lavorazioni edili significative, comportanti un'interazione con la struttura.

Per il tecnico si tratta in definitiva di evidenziare l'approccio progettuale adottato secondo quanto previsto dalla direttiva del PCDM 9 febbraio 2011.

I dati contenuti nella scheda diventeranno parte integrante di un percorso conoscitivo sull'edificio, che man mano si perfezionerà alle successive eventuali richieste di autorizzazione e forniranno un contributo al miglioramento dell'affidabilità delle mappe di rischio dei centri urbani. L'iniziativa servirà anche ad avviare un'azione di monitoraggio che potrà fornire indicazioni per modifiche alla normativa di settore.

Le schede saranno poi archiviate dalle Soprintendenze in una piattaforma telematica, chiamata «Community Mibac».

» La SCHEDA e la circolare del MiBACT

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