Torino, l'ex caserma La Marmora rinascerà dal progetto di Carlo Ratti Associati

il progetto, commissionato da CDO Investimenti, presentato a Torino

È stato presentato a Torino il progetto di riqualificazione dell'ex caserma La Marmora, un complesso di 20mila metri quadri, destinato ad essere trasformato in residenze e in un hub per le realtà produttive del territorio. Un progetto che sarà curato dallo studio Carlo Ratti Associati ed includerà anche un nuovo museo.

Il progetto commissionato da CDP Investimenti Sgr, Gruppo Cassa depositi e prestiti, e presentato il 29 aprile nella Sala delle Colonne del Comune di Torino alla presenza del sindaco Piero Fassino, farà rinascere lo spazio edificato alla fine del XIX secolo.

Il complesso, che ha una superficie di circa 20 mila metri quadrati, verrà sviluppato convertendo il 60% delle superfici in nuove residenze: la "corte urbana" centrale - della stessa larghezza di Piazza Vittorio - diventerà un luogo per fare sistema tra tutte le realtà produttive della Città e della Regione, attraverso spazi di innovazione accessibili ai giovani di tutta Europa, analogamente a quanto fatto in realtà internazionali come Berlino. La riqualificazione prevede inoltre la realizzazione del nuovo Museo della Resistenza, una delle fasi più drammatiche della storia dell'ex caserma.

«Al di là del Museo, ci sembrava importante tornare ai valori fondanti della Resistenza, come il lavoro e la comunanza» afferma il professore Carlo Ratti, fondatore dello studio Carlo Ratti Associati e docente presso il MIT di Boston. «Soltanto se partiamo da questa consapevolezza - continua - possiamo tracciare insieme la traiettoria verso il futuro, che è fatta di nuovi modi di lavorare, vivere e produrre insieme: non soltanto il co-working, che conosciamo già, ma anche co-living e co-making».

«La riqualificazione della ex Caserma La Marmora è il primo esempio di come CDP intenda ricucire e rivitalizzare il tessuto urbano delle città italiane - commenta Aldo Mazzocco, Head of Group Real Estate di CDP - realizzando forme innovative di residenzialità - in gran parte in locazione - e arricchendole di nuove funzionalità connesse alle esigenze contemporanee delle nostre comunità urbane».

«Il tutto - continua - recuperando patrimoni collettivi della nostra storia e del nostro stock immobiliare, aprendoli alla città e rivitalizzandoli con la permeabilità verso i quartieri circostanti. In questa particolare situazione della ex Caserma La Marmora, all'interno del compendio verrà restituito alla cittadinanza anche il Museo della Resistenza che qui ha vissuto momento di storia autentica».

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