SCIA 2: le Regioni chiedono che il DLgs sia attivo dal 30 giugno 2017

Allineare i tempi per l'applicazione delle novità inserite nel decreto SCIA 2 con quelli previsti per la SCIA unica. In Conferenza unificata le Regioni hanno espresso l'intesa sul decreto che provvede a mappare le diverse attività private nei campi dell'edilizia, del commercio e dell'ambiente e a specificare per ciascuna di esse quale procedimento bisogna attivare. L'intesa, però, porta con sé alcune osservazioni.

Tra i punti più importanti c'è la richiesta al Governo di non rendere il decreto subito operativo, ma di dare il tempo alle Regioni di poter mettere in atto i cambiamenti che servono. Si suggerisce per questo di inserire nel provvedimento una data entro la quale le Regioni dovranno uniformarsi alle novità. Termine che viene suggerito di fissare al 30 giugno 2017.

Serve, dunque, tempo per adeguarsi, in particolare - segnalano le Regioni - bisogna predisporre la modulistica, occuparsi dei sistemi informativi, delle banche dati e adottare «ulteriori misure organizzative necessarie a garantire l'efficace attuazione delle disposizioni in materia di concentrazione dei regimi». Il riferimento in queste ultime parole è alla SCIA unica, nata con il DLgs 126/2016, che dà alle Regioni e agli enti locali tempo fino al 1° gennaio 2017 per adeguarsi. 

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Le Regioni devono poter introdurre ulteriori semplificazioni

È necessario salvaguardare le norme regionali che permettono interventi di semplificazioni ulteriori rispetto a quanto previsto nel decreto SCIA 2, viene osservato in Conferenza unificata. Dunque viene richiesto che «le Regioni e gli enti locali, nel disciplinare i regimi amministrativi di loro competenza, non possono stabilire garanzie inferiori a quelle assicurate ai privati dalle disposizioni normative statali, ma possono prevedere livelli ulteriori di semplificazione».

Da definire meglio il glossario unico

Secondo le Regioni è da definire meglio cosa sia il glossario unico. Il riferimento è al glossario che avrà l'obiettivo di «garantire omogeneità di regime giuridico in tutto il territorio nazionale». Sarà emanato con decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con il ministero per la Semplificazione, che avranno 90 giorni di tempo dall'entrata in vigore del decreto legislativo SCIA 2. 

Il DLgs non dà indicazioni sui contenuti del futuro glossario, per cui le Regioni suggeriscono di specificare che il glossario unico dovrà contenere «l'elenco delle principali opere edilizie, con l'individuazione della categoria di intervento a cui le stesse appartengono e del conseguente regime giuridico a cui sono sottoposte».

Stralcio della parte relativa alle bonifiche ambientali

Viene richiesto lo stralcio dell'articolo 4 dello schema di provvedimento relativo agli interventi di bonifica. Sarebbe opportuno - si legge nelle osservazioni  - «avviare quanto prima un confronto Stato-Regioni finalizzato alla revisione integrale dell'intero Titolo V del D.Lgs 152/2006».

Mariagrazia Barletta

IL DOCUMENTO
Conferenza Unificata, osservazioni sul decreto SCIA 2

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