PoS liberi professionisti, in arrivo il DLgs con le sanzioni

multa per chi non accetta pagamenti elettronici

Il Consiglio dei ministri dello scorso venerdì ha licenziato - in via preliminare - un decreto legislativo che regola le commissioni interbancarie applicabili in caso di pagamento con carte di credito, prepagate e bancomat. Un provvedimento che fissa anche sanzioni pecuniarie per chi - obbligato - rifiuta pagamenti in moneta elettronica.

Ricordiamo che l'obbligo per professionisti e commercianti di dotarsi di un terminale per poter accettare pagamenti con carte di debito era stato stabilito da un decreto del Governo Monti nel 2012, il decreto cosiddetto Sviluppo 2.0 (Dl 179 del 2012, art. 15), che, però, non aveva previsto sanzioni per chi non si fosse adeguato alla nuova imposizione. Tanto meno ci ha poi pensato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'Economia (Decreto interministeriale 24 gennaio 2014) che ha definito gli ambiti di applicazione della legge.

Sanzioni per chi non adempie all'obbligo e limite alle commissioni

Il testo del provvedimento che introduce le sanzioni pecuniarie è stato esaminato dal Consiglio dei ministri in via preliminare, sarà sottoposto ai pareri delle competenti commissioni di Camera e Senato, per poi ritornare in Consiglio dei ministri per il varo definitivo. Solo dopo il DLgs sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Dunque non è ancora possibile conoscere con esattezza l'entità delle multe, ma ad agosto il viceministro dell'Economia, Luigi Casero, aveva annunciato sanzioni di 30 euro da applicare ogni qualvolta un professionista o un esercente rifiutasse di accettare pagamenti elettronici. In una nota il Governo ha specificato che l'entità delle sanzioni amministrative pecuniarie viene definita «distinguendo tra quelle applicabili alle società o agli enti e quelle applicabile alle persone fisiche».

Il decreto legislativo esaminato dal Governo recepisce la direttiva dell'Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta PSD 2 - Payment Services Directive) e adegua la normativa nazionale al regolamento Ue relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

Il regolamento fissa un limite alle commissioni interbancarie applicate in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento: per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2 per cento del valore dell'operazione stessa; per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3 per cento del valore dell'operazione.

Per quanto riguarda i controlli, il decreto designa quali autorità nazionali competenti ad assicurare l'osservanza delle relative disposizioni di attuazione della direttiva e del Regolamento la Banca d'Italia e, per alcune specifiche disposizioni, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

 

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