Premio Barbara Cappochin 2017. Tra le menzioni La Casa del Sole dello Studio Labics

Si è da poco conclusa l'ottava edizione del Premio Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, organizzato dall'omonima Fondazione per far emergere il ruolo centrale e la responsabilità dell'architettura nel processo di trasformazione del paesaggio promuovendone la qualità.

Il Premio, che dal 2005 grazie all'U.I.A. (Unione Internazionale Architetti) e del C.N.A.P.P.C. (Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori), ha acquisito rilevanza internazionale, si configura dunque come strumento per raggiungere lo scopo, dimostrando come, solo attraverso una equilibrata e positiva sintesi delle competenze delle figure che ruotano attorno a un progetto, si può giungere alla realizzazione di un'opera di qualità.

Tra i requisiti richiesti alle opere in concorso (tutte relative agli ultimi due anni) la capacità di coniugare estetica, funzionalità e sostenibilità insieme a qualità, uso appropriato dei materiali e delle strutture e studio dei particolari costruttivi.

Suddiviso in due categorie - Sezione Internazionale e Sezione Regionale - anche quest'anno il concorso ha potuto vantare una giuria internazionale composta da Francisco Mangado, Livio Sacchi (Rappresentante CNAPPC), Roger Riewe (Rappresentante Consiglio Architetti d'Europa, CAE) e Marc Di Domenico (Rappresentante Unione Internazionale Architetti, ULA), che con meticolosità e precisione ha individuato 40 opere per la prima categoria e 10 per la seconda, motivando scrupolosamente i premi e tutte le menzioni.

Sezione Internazionale

1° classificato - "Baan Huay Sarn Yaw - Post Disaster School" a Chiang Rai (Thailandia) dello studio Vin Varavarn Architects 

È "Baan Huay Sarn Yaw - Post Disaster School" a Chiang Rai (Thailandia) dello studio Vin Varavarn Architects il progetto decretato vincitore per il forte valore architettonico raggiunto dalla struttura con risorse minime. Caratterizzato da una simmetrica geometria del volume e una singolare forma del tetto, il progetto si configura come uno spazio molto potente e gradevole, esempio da seguire per semplicità e economicità dei materiali utilizzati. Elemento significativo in sede di giudizio anche il rispetto della topografia dei luoghi e del paesaggio circostante insieme all'impegno sociale e le condizioni di emergenza che hanno portato alla costruzione dell'edificio, a dimostrazione del fatto che è possibile progettare architettura di qualità anche in condizioni poco ottimali.

Progetto vincitore: Baan Huay Sarn Yaw - Post Disaster School" a Chiang Rai (Thailandia) - Studio Vin Varavarn Architects | © www.bcbiennial.info

MENZIONE arch. Garcia de Parades Angela - Studio Parades Pedrosa Arquitectos - "Ceuta Public Library"

Il merito del progetto sta nell'interessante dialogo tra la città ispano-africana di Ceuta con la sua topografia ed il passato archeologico. Gli interni luminosi e vibranti creano infatti un significativo rapporto con le imponenti rovine al centro dell'edificio, mentre i volumi piegati lo avvolgono all'interno di facciate semplici e lineari, garantendo ai visitatori suggestive viste del Mediterraneo e dell'Oceano Atlantico.

Arch. Garcia de Parades Angela - Studio Parades Pedrosa Arquitectos - "Ceuta Public Library" | © www.bcbiennial.info

MENZIONE arch. Fierro Stanislao - Studio Fierro - "Centro di formazione per l'occupazione di Baza"

La nota di merito per questo progetto sta nell'aver risolto in maniera esemplare il problema urbano e topografico in un contesto storico. Apprezzata la scelta della materialità e la composizione dei volumi insieme al ruolo discreto svolto idal trattamento della forte luce di Granada e la sua influenza nella configurazione della sezione.
Il risultato è una relazione intelligente con le due parti della città: la sezione trasversale mitiga infatti la differenza di livello tra due differenti realtà urbane, un contesto chiaramente definito al livello inferiore e uno spazio vuoto e indefinito a quello superiore. 

arch. Fierro Stanislao - Studio Fierro - "Centro di formazione per l'occupazione di Baza" | © www.bcbiennial.info

MENZIONE arch. Tagliabue Franco - Studio ifdesign - "Wugglyhouse"

Una casa piccola e scultorea caratterizzata da interni apparentemente semplici e minimali che mostrano un magistrale controllo della luce naturale e un elegante utilizzo dei materiali di finitura. La forma libera del tetto determina un'iconica immagine e produce una serie di spazi caratterizzati da forte dinamismo.

Arch. Tagliabue Franco - Studio ifdesign - "Wugglyhouse" | © www.bcbiennial.info

MENZIONE SPECIALE - Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori - Studio LABICS - "Casa del sole"

Grande attenzione alla sostenibilità delle eleganti facciate grigie (che creano uno sfondo sobrio alle pesanti infrastrutture ed ai numerosi nuovi edifici in costruzione che la circondano) fanno di quest'architettura un esempio di rigenerazione di un quartiere delicato, situato ai margini del centro di Roma. Inoltre, la leggerezza dei volumi si riconnette perfettamente al tessuto urbano delle preesistenze attraverso interessanti intrecci spaziali. 

Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori - Studio LABICS - "Casa del sole" | © www.bcbiennial.info

 

Elenco completo delle 40 opere selezionati dalla Giuria internazionale

Sezione Regionale

VINCITORE arch. Mirco Simonato - Studio arch Mirco Simonato - "Corte del Commiato, sistemazione e ampliamento del Cimitero di Megliadino S. Vitale"

Un progetto che racchiude un mondo poetico, una composizione minimale basata su un'idea semplice. Chiare forme archetipiche, usate in modo intelligente strategicamente organizzate in prospettive spaziali pensate da diversi punti di vista. L'uso di un unico materiale di finitura, inoltre, contribuisce a creare un'atmosfera surreale che riporta all'idea di morte, al silenzio ed alla riflessione.

Progetto vincitore: arch. Mirco Simonato - Studio arch Mirco Simonato - "Corte del Commiato, sistemazione e ampliamento del Cimitero di Megliadino S. Vitale© www.bcbiennial.info

MENZIONE - Studio Made Associate - arch. Adriano Marangon, arch. Michela De Poli - "La cantina Pizzolato-la cantina dalle radici BIO"

A colpire la Giuria gli interessanti volumi chiaramente legati agli edifici tradizionali e l'uso di legno proveniente da una vicina foresta controllata: sono questi gli elementi che radicano profondamente il progetto nella cultura architettonica rurale del Veneto, dando vita ad un'immagine finale bella e attraente.

Studio Made Associate - arch. Adriano Marangon, arch. Michela De Poli - "La cantina Pizzolato-la cantina dalle radici BIO" | © www.bcbiennial.info

MENZIONE - Arch. Traverso Giovanni - Studio Traverso-Vighy Architetti - "Corte Bertesina"

Un progetto in cui, a dominare, è la semplice articolazione degli elementi architettonici rurali, utilizzati in modo contemporaneo. I nuovi corpi di fabbrica danno vita a una corte di alto valore spaziale e a sorprendenti ed emozionanti interni. L'edificio è ben proporzionato, i dettagli sono raffinati e l'uso di materiali locali appare sempre ben ponderato.

Arch. Traverso Giovanni - Studio Traverso-Vighy Architetti - "Corte Bertesina" | © www.bcbiennial.info

L'elenco completo dei 10 progetti selezionati dalla Giuria

Per maggiori informazioni www.bcbiennial.info 

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