OMA e Fondazione Prada presentano "Torre", il tassello mancante del celebre complesso milanese dedicato all'arte

Il connubio tra Fondazione Prada e la città di Milano ebbe inizio nel non troppo lontano 2015, quando Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello Studio OMA intrapresero un progetto di riqualificazione dell'area industriale nel quartiere periferico Vigentino. Un successo immediato che oggi, con l'apertura della Torre, trova pieno compimento.

Come dichiarato da Rem Koolhaas, infatti, Torre è "l'elemento che conclude la serie di differenti condizioni espositive che definiscono Fondazione Prada", il terzo tassello che insieme a Podium e Cinema completa il delicato compito di combinare edifici preesistenti e nuove costruzioni all'interno del processo di trasformazione  di una distilleria risalente ai primi anni del Novecento. 

Una nuova configurazione per lo skyline di Milano, un progetto elegante e ben strutturato che genera nuove prospettive sulla città, e accoglie opere e grandi installazioni della storica Fondazione Prada consistenti prevalentemente in lavori del XX e XXI secolo firmati da grandi artisti italiani e internazionali nell'ottica futura di nuove collaborazioni e nuovi progetti.

Torre Fondazione Prada , Milano Progetto architettonico di OMA
Foto: Bas Princen 2018
Courtesy Fondazione Prada

Torre - il progetto

Nessun nome particolare, Torre identifica in tutto e per tutto la struttura, inserendosi armonicamente nel paesaggio circostante e divenendo così il simbolo di Fondazione Prada stessa: 60 metri d'altezza, superfici verticali in cemento bianco strutturale a vista interrotte solamente da ampie vetrate pensate per offrire ai visitatori una visuale inedita sulla città.

Pianta, altezza e sezione i tre parametri alla base del progetto, segni distintivi che lo rendono unico nel suo genere: metà dei livelli si sviluppa infatti su base trapezoidale, mentre la restante parte su pianta rettangolare, con un'altezza variabile dai 2,70 m del piano più basso fino agli 8 m dell'ultimo livello.

 La successione di superfici di vetro e cemento delle facciate esterne, inoltre, genera differenti condizioni illuminanti sui lati nord, est ed ovest, mentre nell'ultima galleria è la luce zenitale a fare da padrona.

Torre Fondazione Prada , Milano Progetto architettonico di OMA
Foto: Bas Princen 2018
Courtesy Fondazione Prada

Un totale di 9 piani, sei concepiti per accogliere le sale espositive e i restanti 3 per ospitare un ristorante e servizi per i visitatori, coronati da una terrazza panoramica di oltre 160 mq con annesso rooftop bar, pensata come spazio flessibile e caratterizzata dalla decorazione optical in bianco e nero del pavimento e da un rivestimento del parapetto in specchi che genera un singolare effetto di riflessione.

Degno di nota anche il ristorante "Torre", che, sito al sesto piano, può vantare gli arredi originali del "Four Seasons Restaurant" di New York progettato da Philip Johnson nel 1958, oltre a tre sculture di Lucio Fontana e numerosi piatti decorativi sulle pareti realizzati appositamente da alcuni dei maggiori artisti viventi.

La connessione della Torre con il Deposito è messa in atto mediante un imponente elemento diagonale in acciaio e cemento posto sul lato sud, all'interno del quale trova spazio un ascensore panoramico, ulteriore dettaglio che collabora alla complessità della geometria dell'edificio e al suo differente aspetto a seconda della prospettiva. Come voluto e sostenuto da Rem Koolhaas, infatti, "introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione"

Torre Fondazione Prada , Milano Progetto architettonico di OMA
Foto: Bas Princen 2018
Courtesy Fondazione Prada

Il progetto "Atlas"

Frutto del dialogo tra Miuccia Prada e il curatore Germano Celant, il progetto, distribuito sui 6 livelli, riunisce opere della collezione Prada (realizzate tra il 1960 e il 2016) di alcuni tra i più grandi artisti internazionali, da Carla Accardi a Jeff Koons fino a Pino Pascali e Damien Hirst, testimonianze di un percorso tra personale e istituzionale, in evoluzione, aperto a interventi temporanei e tematici, a progetti ed eventi speciali, con possibili integrazioni da altre collezioni e istituzioni.

Idealmente dunque, "Atlas" vuole rappresentare una possibile mappatura delle idee e delle visioni che hanno guidato la formazione della collezione, dando spazio alle collaborazioni con le personalità che hanno contribuito negli anni allo sviluppo delle attività della fondazione.

Immagine del progetto " Atlas " Torre - Fondazione Prada, Milano
Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
Courtesy Fondazione Prada

di Elisa Scapicchio

In occasione dell'apertura della Torre
venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 aprile,
Fondazione Prada Milano è aperta al pubblico dalle 10 alle 24.
La biglietteria chiuderà alle 22.30. 

Per maggiori informazioni fondazioneprada.org

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