Il decreto Genova tra condoni, nuove assunzioni al Mit e risorse per il maxi-concorso Miur per le 50 scuole

Il decreto, nato per affrontare le emergenze scaturite dal tragico crollo del ponte Morandi a Genova, compresa - ovviamente - la ricostruzione della vitale infrastruttura, è stato approvato in via definitiva dal Senato. Diventa dunque legge (si attende la pubblicazione in "Gazzetta ufficiale").

Oltre al "pacchetto" Genova (vedi l'articolo dedicato al tema della ricostruzione del viadotto), il provvedimento contiene una serie di disposizioni che riguardano diverse tematiche, tra cui l'assunzione di 200 funzionari al ministero delle Infrastrutture, il condono per l'isola di Ischia, l'allargamento delle maglie della sanatoria per la ricostruzione nelle zone del Centro Italia colpite dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto 2016. Di seguito alcune disposizioni inserite nella corposa legge.

Assunzione di 200 funzionari al ministero delle Infrastrutture

L'articolo 15 della legge autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per il 2019, ad assumere a tempo indeterminato 200 unità di personale, di cui 110 unità di profilo tecnico. Il Mit viene dunque autorizzato ad avviare appositi concorsi pubblici, anche se, resta ferma la possibilità di avvalersi di graduatorie di concorsi pubblici approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate.

Condono per Ischia

Non passa in Aula al Senato l'emendamento che era stato approvato dalle Commissioni Lavori pubblici e Territorio e Ambiente con l'obiettivo di smorzare gli effetti della riapertura del condono per l'isola di Ischia. Si trattava di un emendamento, presentato dalla senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu, che cancellava il riferimento al condono Craxi del 1985, più permissivo. Dunque, nessuna modifica: i procedimenti di condono rimasti aperti andranno chiusi facendo riferimento alle disposizioni del primo condono, ossia alla legge 47 del 1985. In definitiva, resta quanto era stato deciso alla Camera, la quale aveva inserito delle piccole modifiche volte a mitigare, seppur lievemente, l'impatto del provvedimento (per approfondimenti si rimanda all'articolo Decreto Genova: confermato alla Camera il condono per l'isola di Ischia).

Sanatoria per il Centro Italia

Si allarga la sanatoria per gli abusi edilizi realizzati prima del 24 agosto 2016 nelle zone colpite dagli eventi sismici del Centro Italia.Dunque vengono ampliate le maglie della sanatoria che era stata già introdotta dal decreto Terremoto approvato a luglio (si veda l'articolo Il decreto terremoto è legge: tutte le novità tra differimenti, sanatorie e nuove scadenze).

Più nel dettaglio, la sanatoria si applica ora, oltre che agli interventi edilizi di manutenzione straordinaria riguardanti le parti strutturali dell'edificio, realizzati senza Scia, o in difformità da questa, anche agli interventi di restauro e di risanamento conservativo e a quelli di ristrutturazione edilizia. Le sanzioni oscillano tra 516 e 5.164 euro. A calcolarle è il responsabile del procedimento in relazione all'aumento di valore dell'immobile.

La sanatoria non può essere applicata alle costruzioni oggetto di interventi edilizi totalmente abusivi per i quali sono stati emessi i relativi ordini di demolizione. Si applica, invece, anche se si usufruisce di bonus volumetrici previsti da leggi regionali, ma in tal caso il contributo per la ricostruzione non spetta per la parte relativa all'incremento di volume.

36 milioni per la progettazione di scuole, comprese le 50 scuole innovative del maxi-concorso del Miur

Viene autorizzata la spesa di 9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, al fine di promuovere la progettazione delle scuole innovative individuate con il concorso di idee espletato tra il 2016 e il 2017. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dei canoni di locazione previsti. Si tratta dei canoni che lo Stato deve corrispondere all'Inail una volta realizzate le 50 scuole.

Inoltre, vengono assegnati 9 milioni di euro per la progettazione di poli per l'infanzia a gestione pubblica, che, secondo quanto stabilito dal Dlgs 65 del 2017, devono essere realizzati con uno stanziamento, da parte sempre dell'Inail, di massimo 150 milioni di euro. Si tratta di poli per bambini da tre mesi fino a sei anni, da realizzare nelle Regioni interessate con un meccanismo che inizialmente doveva essere molto simile a quello previsto per le 50 scuole innovative. Per la costruzione dei poli per l'infanzia era infatti obbligatorio servirsi della procedura del concorso, con la quale si sarebbero dovute acquisire le proposte progettuali. A cancellare l'obbligo di concorso per tali poli ha provveduto il decreto in materia di riordino delle attribuzioni di alcuni ministeri (Dl 86 del 12 luglio 2018). Lo stesso decreto, tra l'altro, ha cancellato l'obbligo di servirsi della procedura del concorso per la progettazione di scuole nelle aree interne del Paese. Un programma finanziato anch'esso dall'Inail (per altri 50 milioni).

Per approfondimenti si rimanda all'articolo: Concorso 50 scuole innovative: assegnati 27 milioni per la progettazione

Piano straordinario di monitoraggio dei beni culturali

Il provvedimento prevede l'adozione, da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, di un piano straordinario nazionale di monitoraggio e conservazione dei beni culturali immobili. In particolare, il piano dovrà definire i criteri per l'individuazione dei beni da monitorare e da sottoporre a interventi conservativi; i sistemi di controllo strumentale da utilizzare per il monitoraggio; l'ordine di priorità dei controlli e le modalità di implementazione delle misure di sicurezza, conservazione e tutela.

Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (Ainop)

Presso il ministero delle Infrastrutture viene istituito l'Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (Ainop) diviso in 9 sezioni (ponti, viadotti e cavalcavia stradali; ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari; strade; ferrovie nazionali e regionali - metropolitane; aeroporti; dighe e acquedotti; gallerie ferroviarie e gallerie stradali; porti e infrastrutture portuali; edilizia pubblica). 

Tale archivio dovrà contenere diversi dati tecnici delle singole opere, in particolare dovrà  informare sul grado di efficienza dell'opera e sull'attività di manutenzione ordinaria. L'obiettivo - come si legge nei dossier elaborati da Camera e Senato - sarebbe quello di «agevolare il processo di programmazione e finanziamento degli interventi di riqualificazione o di manutenzione delle opere stesse e del grado di priorità dei medesimi». Saranno le Regioni, gli enti locali, l'Anas, Rfi, l'Agenzia del Demanio, i Provveditorati interregionali alle opere pubbliche e gli altri soggetti che gestiscono o detengono un'opera pubblica a implementare la banca dati.

L'Ainop dovrà essere consultabile anche in formato open data.

di Mariagrazia Barletta

Il TESTO DEFINITIVO

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