Illustrare l'architettura. 7 illustratori da seguire su Instagram

"In tutte le arti, ma particolarmente nell'architettura, esiste un binomio fondamentale: il significato e il significante. Il significato è l'opera da costruire, il significante ne è l'illustrazione teorica e sistematica. Il vero architetto dovrà naturalmente avere esperienza tanto dell'uno quanto dell'altro". (Vitruvio, De Architectura, libro I).

Come per la fotografia (tempo fa vi avevamo segnalato 5 fotografi di architettura da seguire su Instagram) anche il disegno è uno strumento di studio o di ricerca per la professione di architetto; l'illustrazione è la sua massima espressione, in quanto finalizzato a spiegare o anche solo raccontare le forme e le geometrie che ci circondano o che vorremmo progettare sintetizzandole in pochi tratti.

L'immagine della casa è forse uno dei soggetti preferiti raffigurati nei disegni dei bambini, ma sono poi poche le personalità capaci di riportare la forma archetipica infantile nel mondo degli adulti.

Negli ultimi anni abbiamo visto l'illustrazione mescolarsi con il mondo dei render, tra collage e grafica vettoriale, (ricordiamo il fenomeno dei Fala Atelier, che ha dato il via a un nuovo filone di rappresentazione progettuale), ma qui presentiamo alcuni professionisti, scovati nel web, capaci di riattivare la nostra immaginazione riportando l'attenzione sull'efficacia del disegno, sia esso a mano o digitale.

Marta Vilarinho de Freitas

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Nel suo sito appare una frase, "Le città sono luoghi magici". E questa è proprio la giusta chiave di lettura per comprendere il lavoro di Marta Vilarinho de Freitas (architetto di formazione e amante del design) che nel suo progetto "Cities and Memory - Architecture and the City", sviluppa intricati disegni di città incentrati sull'universo dell'architettura in tutte le sue sfaccettature, con raffinatezza e precisione.

Il tema urbano è infatti ricorrente nei suoi disegni, collegato all'architettura, agli edifici, le facciate, le strade e le persone, luoghi in cui le storie si intersecano, riportate minuziosamente su un foglio di carta bianco. Nei suoi disegni, prevalentemente in penna su carta, appare chiara la volontà di indagare lo spirito del luogo, dalle forme ai colori, dalla luce al rapporto tra passato e presente.

Una superficie bianca utilizzata come luogo per dare libero sfogo alla fantasia, uno spazio definito in cui la cura del dettaglio conduce ad immaginare la vita di chi abita la città, sia essa reale o immaginata. Con ricorrenti citazioni che rimandano a Porto, sua bella e complessa città ricca di strade, vicoli e balconi, l'illustrazione di Marta è un viaggio ispirato dalla sua visione dell'architettura, attraverso ricordi memorizzati o momenti vissuti.

© Marta Vilarinho de Freitas Construção _ A Cidade Imaginada e Um regresso ao Porto _ Desenho I

Ana Aragão

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Come Marta Vilarinho de Freitas, anche Ana Aragão appartiene al filone della scuola portoghese, dalla quale apprende l'approccio minimale, dettagliato e meticoloso. Selezionata nel 2014 come uno dei migliori illustratori di tutto il mondo da Lurzer's Archive, Ana è ugualmente un architetto, ma costruisce le sue case dei sogni in illustrazioni e dipinti. Anche nel suo lavoro realtà e immaginazione si mescolano, guidate dalla curiosità verso le mappe mentali ed emotive derivanti dal quotidiano, ossessivamente tradotte in linee sottili o supportate da una tavolozza piena di colori brillanti.

La sua attenzione per la città non riguarda gli edifici in sé e per sé, bensì le persone che li abitano, rendendoli così "umani e vivi". Occorre infatti molto tempo per riuscire a cogliere tutti i dettagli che riporta sul foglio e, nonostante la grande attenzione, qualcuno può sempre sfuggire: collegamenti verticali e orizzontali si sovrappongono a particolari di facciata facendo risaltare la tematica dell'abitare.

© Ana Aragão

© Ana Aragão | Insular Topographies

Federico Babina

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Architetto e grafico, Federico Babina ha scelto Barcellona come base di vita e lavoro. Si definisce una persona curiosa tanto da cercare, ogni giorno, di "riscoprire un modo per osservare il mondo come attraverso gli occhi di un bambino", in maniera totalmente disinibita e senza il condizionamento dell'esperienza.

"Sono nato con le illustrazioni delle favole, sono cresciuto con i tratti dei fumetti e sono maturato con il disegno d'architettura - dice. L'illustrazione fa parte del mio mondo immaginato ed immaginario. Mi diverto a trasformare l'architettura in una illustrazione e un'illustrazione in una piccola architettura".

Combinando ingredienti differenti, le illustrazioni di Babina nascondono arte, poesia, fiaba, musica e altre sfere dell'immaginazione, riportate in immagini di architetture cucite su misura ai protagonisti: i tratti peculiari dei personaggi prendono così forma architettonica, modalità con cui Babina riesce ad indagare differenti universi, da quello dell'arte a quello del cinema, fino al mondo animale o addirittura il labirinto dei disturbi della psiche.

"Ogni immagine ha una storia e ogni immagine è una testimonianza di una storia".

© Federico Babina

Giuseppe Di Costanzo

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Architetto di formazione e professione, Giuseppe Di Costanzo ha avviato in parallelo la sua ricerca Segni minimi, una raccolta di disegni su carta, schizzi e collage digitali. Sono illustrazioni essenziali ridotte a semplici linee e campiture colorate, in bilico tra astrazione e figurazione, ispirate ai luoghi e le architetture del Mediterraneo.

Nei suoi lavori colori e netti segni neri si mescolano, dando origine a texture minimali molto adatte ad oggetti di design, ceramiche e tessuti.

© Giuseppe Di Costanzo

disegni e muri - collage © Giuseppe Di Costanzo

© Giuseppe Di Costanzo

Laxraven

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Nell'illustrazione dell'architetto danese Peter Ravnborg, si nota la forte componente surrealista che richiama Le chateau des Pyrénées di Magritte, tradotta in immagini rigorosamente in bianco e nero in cui a mutare è solo la trama, più o meno fitta.

Utopie e immaginazione danno origine a edifici sospesi, pilastri sottilissimi o piccoli agglomerati urbani che formano ponti sull'acqua. A volte le architetture fantastiche sono contaminate da elementi discordanti, come alberi sulle coperture o rocce sorrette da pilastri in acciaio.

Ad arricchire il profilo, in maniera non costante, la presenza di fotogrammi chiaramente fonte di ispirazione per l'intera raccolta.

© Peter Ravnborg

Vi è poi l'illustrazione architettonica ridotta all'essenziale, disegni piccoli ma contenenti tutte le informazioni necessarie per leggere il progetto, da poche linee a vere proprie sezioni architettoniche

Pdda - Piccoli disegni di architettura

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Pdda - Piccoli disegni di architettura nasce dall'idea di Gaetano Boccia, giovane architetto da sempre appassionato di disegno a mano. I ragionamenti catalogati e ordinatamente conservati nei quaderni divengono così un'occasione di condivisione attraverso la quale Gaetano vuole sottolineare come il disegno a mano in architettura sia uno strumento fondamentale di riflessione verso il progetto, necessario per focalizzare di volta in volta l'attenzione sulla composizione, la texture e il colore.

© Gaetano Boccia | Pdda

Q_set

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Q_set si prefigura come un dizionario di architettura illustrato, sintetizzando con pochi tratti le architetture arricchite da texture di materiali o definizioni di forme.

Ideato nel 2015 da Alessandro Luporino, giovane architetto, Q_Set si pone quindi come una ricerca sull'immagine dell'architettura, una raccolta che, attraverso lo strumento dell'illustrazione, ri-organizza l'accumulazione di forme e figure stratificate nella memoria.

Il progetto, nato come un diario, un taccuino di appunti, diventa, crescendo, un lavoro sistematico e più strutturato di indagine sull'architettura, la sua immagine e la sua composizione. Un esercizio che prende forma da elementi conosciuti e riscoperti, con l'obiettivo dello studio costante che utilizza il disegno come strumento per ricordare ed imparare, un momento di riflessione sui termini propri dell'architettura.

© Alessandro Luporino | Q_Set

di Elisa Scapicchio

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