Il "Sovraparco": la proposta di Lad e Hypnos per riqualificare piazzale Loreto a Milano

Una calotta rovescia che accoglie un parco pubblico innestato sopra ad una piazza interrata. Un progetto che si articola in più livelli con l'obiettivo di riqualificare uno spazio oggi informe e privo di identità. È la proposta per la riqualificazione di piazzale Loreto a Milano avanzata dallo studio romano LAD, fondato da Francesco Napolitano e Simone Lanaro, e da Hypnos, studio milanese guidato a Nicola Brembilla.

Il progetto è stato elaborato in occasione di un call for papers della Facoltà di Architettura di Roma, La Sapienza; è stato pubblicato su Urbanistica Dossier ed è stato presentato al convegno "Costruire lo spazio pubblico. From Spaces to Places", lo scorso 18 marzo 2019 alla Sapienza. All'estero ha inoltre già fatto il giro dei magazine specializzati in architettura.

Proposta di riqualificazione di piazzale Loreto, progetto di LAD e Hypnos

Il progetto, come scrivono gli architetti su Urbanistica Dossier, «è stato elaborato senza l'incarico di un committente, senza che un bando di concorso lo proponesse, senza che nessuno ce lo abbia chiesto. Questa idea rispecchia la nostra intima esigenza di riappropriarci della possibilità di migliorare lo spazio pubblico; rispecchia il dovere che sentiamo, in quanto architetti, di esprimerci sulle trasformazioni urbane e di collocare il rito del progetto architettonico al centro del dibattito sul futuro delle città italiane».

Proposta di riqualificazione di piazzale Loreto, progetto di LAD e Hypnos

Quello di piazzale Loreto è uno spazio su cui si dibatte da tempo, e il rinnovato Pgt (adottato lo scorso 5 marzo) inserisce l'area tra le aree da trasformare. La necessità di un intervento che dia dignità ad un luogo che non è altro che un informe svincolo per automobili è ormai una consapevolezza. Ancor prima dell'idea di Lad e Hypnos, una interessante proposta di riqualificazione per piazzale Loreto è arrivata dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel (il render è visibile sul sito citterio-viel.com). Caratteristica del progetto del noto studio milanese è la creazione di spazi verdi su più livelli. Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, il piazzale potrebbe essere oggetto di una call che ricalcherebbe l'esperienza (in corso) di Reinventing Cities.

Intanto, sono 35 le proposte arrivate all'amministrazione comunale nell'ambito della ‘call for ideas' lanciata con l'obiettivo di immaginare la Milano del 2030 attraverso progetti in grado di riqualificare lo spazio pubblico a partire dalle piazze, dai nodi di interscambio, dalle aree dismesse e da quelle che il Piano di Governo del Territorio vuole rivitalizzare. Le proposte saranno presentate dai team domani, mercoledì 10 aprile a partire dalle ore 18 presso la sala Agorà della Triennale di Milano.

Tante le idee lanciate per piazzale Loreto, esposte in questi giorni anche sul muro ferroviario di via Ventimiglia nell'ambito della mostra "Milano 2010-2030 #20yearschallenge": tra questi anche il progetto di LAD e Hypnos e quello dello studio Antonio Citterio Patricia Viel.

Il progetto di LAD e Hypnos

Il progetto degli studi LAD e Hypnos propone un'ampia piazza circolare ad un livello inferiore rispetto al piano stradale. Qui, oltre all'accesso alla metropolitana, si immagina la presenza di negozi e bar. All'interno dell'invaso solo poche panchine, lasciando che lo spazio sia liberamente utilizzato dai cittadini.

Al di sopra della piazza viene immaginato il «Sovraparco», ossia un parco verde innalzato dal suolo grazie ad una calotta rovescia. «Le sponde del manufatto riparano le persone dalle polveri sottili e dal rumore del traffico veicolare, innescando all'interno un relativo isolamento, che ha già fatto il successo di molti parchi sopraelevati nel mondo, dalla Promenade Plantée di Parigi, fino alla High Line di New York», scrivono ancora i progettisti su Urbanistica Dossier.

Alla calotta si accede tramite scale o ascensore. Dentro lo spazio è diviso in due livelli pianeggianti. Nel mezzo un'apertura circolare "guarda" verso la piazza sottostante.

di Mariagrazia Barletta

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