Polo scolastico Carracci: premiata la scuola di tiarstudio e abp architetti immersa nel verde della città Bologna

Il concorso di progettazione bandito dal Comune di Bologna per la progettazione del nuovo polo scolastico Carracci si è concluso con la premiazione del progetto del team formato da tiarstudio e abp architetti che ha proposto un edificio immerso nel verde, inserito con discrezione nel paesaggio naturale e nella vita della comunità locale.

Il concorso, articolato in due fasi, prevedeva la sostituzione delle vecchie scuole presenti sul sito - dichiarate inagibili nel 2010 - con un edificio a energia quasi zero (NZEB) ospitante una sezione di scuola primaria e tre sezioni di scuola secondaria di primo grado, per un totale di circa 400 ragazzi.

Il gruppo capitanato da Andrea Borghi è stato selezionato tra 136 proposte presentate al primo grado, confermando un periodo positivo per i due studi fiorentini, insigniti solo tre mesi fa del primo premio al concorso per la scuola dell'infanzia ad Albino (Bergamo).

Un polo scolastico immerso nel verde

Il progetto si colloca ai margini del territorio urbanizzato, nel quartiere Porto-Saragozza, in una zona di grande valore paesaggistico, in cui la collina comincia ad alzarsi al di sopra della città.

L'identità naturale del sito è stata enfatizzata dai progettisti che hanno scelto di sfruttare il declivio del terreno per posizionare l'edificio in modo da ridurne l'impatto visivo e configurarsi come polo scolastico immerso nel verde.

La collocazione sul pendio infatti permette un continuo dialogo tra edificio e ambiente naturale. Il verde entra fisicamente nella scuola ad est trasformandosi in un teatro all'aperto in corrispondenza dell'agorà ed è sempre visibile ai diversi piani in modo diretto, la sua scoperta infatti - secondo i progettisti - diventa un momento di crescita per l'alunno.

Anche il disegno delle aree esterne è stato pensato in funzione degli aspetti didattici: un grande percorso circolare in ghiaia fa da limite tra lo spazio attrezzato interno e il verde naturale circostante che resta invariato rispetto allo stato di fatto.

La nuova scuola infine occupa il sedime della vecchia, non consumando nuovo suolo e garantendo la conservazione delle alberature esistenti.

Spazi flessibili aperti alla collettività

Come richiesto dal bando la nuova scuola diventerà parte integrante della vita della collettività aprendo diverse funzioni dell'edificio - palestra, agorà, mensa e biblioteca - anche al di fuori dell'orario scolastico.

L'edificio sarà concepito come un civic center e ingloberà un grande spazio d'incontro: l'agorà.

Inteso come grande spazio distributivo a doppia altezza, l'agorà può accogliere attività informali o spettacoli, ed è caratterizzata da una ampia gradonata e da una vetrata aperta verso le colline.

Anche la palestra ha un ruolo importante nella gerarchia dell'edificio, riunendo le diverse scale del progetto, essa si affaccia infatti sul piano del giardino verso l'esterno ed è sormontata da un ballatoio in alto che permette ai ragazzi della secondaria di affacciarsi.

Gli spazi dedicati all'insegnamento invece si basano sul principio che ogni luogo può essere vissuto in modi diversi in momenti diversi e, per questo, è stato progettato alternando aule definite ed altre adattabili.

Struttura in cemento e xlam e prestazioni energetiche superiori alle richieste del bando

Il linguaggio della facciata esprime con semplicità il desiderio di apertura ed integrazione con il paesaggio, presentando ai piani superiori un rivestimento in doghe di legno di larice e al piano terra prospetti intonacati per conferire maggior materialità al basamento.
Questa suddivisione materica corrisponde anche al trattamento strutturale, che prevede un telaio in calcestruzzo armato a livello delle fondazioni e del terreno, sormontato da un sistema in xlam.

Il fabbisogno energetico complessivo è soddisfatto da impianti a fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici) e sistemi alternativi ad alta efficienza (centrale termo-frigorifera con pompe di calore aria-acqua).

Grazie all'insieme delle scelte impiantistiche l'edificio offre prestazioni importanti dal punto di vista delle richieste e della produzione di energia, superiori a quelle stabilite dal bando.

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