Stefano Boeri firma la nuova Stazione Centrale di Matera, "un luogo di passaggio, ma anche di sosta e incontro"

"Un luogo di passaggio, ma anche di sosta e incontro". Così l'architetto Stefano Boeri, lo scorso 13 novembre, durante l'inaugurazione, ha presentato il progetto per la nuova Stazione Centrale di Matera situata in Piazza della Visitazione, cerniera tra la città vecchia, la città costruita nel dopoguerra e quella contemporanea consolidata in tempi più recenti.

Un cantiere durato meno di due anni che ha interessato la riqualificazione estetica e funzionale, nonché l'adeguamento tecnologico, della stazione ferroviaria FAL di Matera Centrale, una delle tre della tratta Bari-Matera che servono la città.

La città lucana, al centro delle notizie per la sua nomina a Capitale della Cultura 2019, necessitava infatti di un vero landmark, un tratto distintivo che caratterizzasse un nodo nevralgico urbano, primo punto di accesso per i visitatori. Partendo dall'edificio esistente, composto da un corpo di fabbrica fuori terra realizzato nel 1982 e da una galleria scavata nel 1978 per interrare la linea ferroviaria che attraversa un lungo tratto urbano, il progetto di Boeri prevede un luogo pubblico costituito da due vuoti, "quello longitudinale (a quota meno 6 metri lungo la fascia dei binari), e quello della piazza (a quota zero), coperta e perimetrata dalla grande pensilina".

Le due parti del progetto, quella pubblica fuori terra e quella interrata legata al servizio ferroviario, sono messe in relazione da una grande apertura rettangolare di circa 440 mq ricavata nella pavimentazione della piazza, che garantisce luce naturale ed aria al tunnel sottostante, dando vita a uno spazio completamente riqualificato.

Come dichiarato dal Dott. Matteo Colmassi (Direttore Generale Ferrovie Appulo Lucane), la nuova Stazione di Matera rappresenta la volontà di realizzare "una grande infrastruttura accessibile, moderna, estremamente green, ma al tempo stesso una traccia culturale che resterà nel tempo. Una traccia del Sud che funziona".

 

Foto courtesy of © Stefano Boeri Architetti 

Una grande pensilina che riflette lo spazio circostante

Sono due i materiali principalmente utilizzati nel progetto: la pietra di Apricena - richiamo all'antica città dei Sassi - per la banchina d'attesa e l'edificio vero e proprio della stazione; l'acciaio - simbolo dell'apertura di Matera verso il futuro, quale città moderna - per le due passerelle sospese nel vuoto e la struttura della grande pensilina, tratto distintivo dell'intervento. 

Con una dimensione di 45 x 35 metri, infatti, la scintillante copertura metallica rappresenta un vero e proprio landmark per la città che, grazie ai pannelli riflettenti dell'intradosso, restituisce una visione dello spazio urbano circostante fatta di nuove prospettive, giochi di luce e riflessi.

Sorretta da colonne in acciaio che attraversano l'altezza della galleria ipogea per circa 6 m, fino a salire di ulteriori 12 m rispetto al livello terra, la pensilina genera così una piazza coperta fruibile ai viaggiatori e ai cittadini, riattivando quello spicchio di città - fino a poco tempo prevalentemente adibita a parcheggio - su cui affacciano diversi edifici pubblici di valore architettonico. 

L'estradosso, invece, completamente planare, è parzialmente rivestito da pannelli fotovoltaici di ultima generazione che garantiscono la massima autosufficienza energetica della stazione, realizzati interamente in vetro, accostati tra loro e siliconati nei giunti in modo da garantire una barriera all'acqua piovana. Tradotto in numeri, l'impianto, realizzato su una superficie di 1.250, è composto da 696 pannelli che producono annualmente energia per 271.440 KWh.

Nel complesso, l'intervento della Stazione Centrale rappresenta la volontà di Matera ad accogliere sempre più visitatori, pendolari e turisti, confermando la sua vocazione di città d'arte e storia già consolidata durante quest'anno dopo la nomina a Capitale della Cultura 2019.

 Foto courtesy of © Stefano Boeri Architetti 

di Elisa Scapicchio

Maggiori informazioni: stefanoboeriarchitetti.net

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