10 libri [molti classici] che un architetto, "in quarantena" ai tempi del Coronavirus, potrebbe leggere o rileggere

Il periodo è complesso, dobbiamo restare a casa!

Perché allora non approfittare delle ore tra le mura domestiche per leggere uno di quei libri impolverati, ordinatamente riposto in libreria e magari lasciato a metà?

Ecco quindi - in soccorso - un elenco di 10 volumi che quasi sicuramente avete già su qualche scaffale, da riprendere in mano o rileggere in chiave nuova.

1. Verso una architettura | Le Corbusier

Il classico dei classici, testo fondante del Movimento moderno, uno di quei libri non facile da leggere in una sola volta, ma da avere sempre a portata di mano.

2. Saper vedere l'architettura | Bruno Zevi

Dalla casa agli uffici, dalla scuola al cinema fino ai negozi e le strade che percorriamo. Un libro di risposte a chi si pone delle domande, ma anche un "rivelare il segreto" dello spazio in cui viviamo e il valore specifico dell'architettura, imparando la consapevolezza nei giudizi su opere di chi ci ha preceduto.

3. Amate l'architettura | Gio Ponti

Aforismi e narrazioni brevi fanno, di questo libro, una sintesi del pensiero di Gio Ponti, nella sua vita - come lui stesso l'ha definita - "perseguitata dalla fortuna".

Il volume si sviluppa come una autobiografia attorno ai concetti di tempo, colore, arte, estetica e materiali, una sorta di diario arricchito dalle sue illustrazioni.

4. L'architettura della città | Aldo Rossi

Lo studio dello spazio urbano a partire da aspetti di carattere architettonico. Qui la città è descritta come un organismo fatto di unità architettoniche che divengono la "scena fissa nel teatro della vita umana".

Suddiviso in quattro capitoli, il libro analizza uno a uno gli elementi che secondo Rossi compongono la città, da cui deriva una visione dell'urbanistica quale interazione continua tra questi.

5. Parole nel vuoto | Adolf Loos

Un attacco alla Secessione Viennese nel momento di massima espansione. Così Adolf Loos, in "Parole nel vuoto" si dimostrava una specie di chiaroveggente, denunciando in tempi non sospetti le devastazioni prodotte dai connubi tra arte e industria, il culto del pittoresco e il rapporto turistico con il passato, soltanto osservando gli oggetti che lo circondavano.

6. Pensare architettura | Peter Zumthor

Un libro organizzato in capitoli e poi suddiviso in paragrafi per mettere insieme pensieri, riflessioni, commenti e descrizioni relative alle esperienze sensoriali vissute da Zumthor stesso. Qui, infatti, l'architetto svizzero intende comunicare il significato dell'architettura, specie nelle sensazioni che l'edificio genera in chi lo visita, analizzandone, allo stesso tempo, il processo progettuale.

"Quando penso all'architettura, dentro di me scaturiscono delle immagini. Molte sono legate alla mia formazione e alla mia pratica di architetto. Racchiudono la conoscenza professionale che ho acquisito nel corso del tempo. Altre hanno a che fare con la mia infanzia. Ricordo il periodo della mia vita in cui vivevo l'architettura in modo spensierato. Mi sembra ancora di sentire nella mano la maniglia della porta, quella porzione di metallo configurata come il dorso di un cucchiaio"

7. Delirious New York | Rem Koolhaas

Ripercorrere la storia urbanistica di New York per spiegare il motivo per cui una città quasi non pianificata ha dato forma alla nostra contemporaneità.

"New York è riuscita a produrre la cultura della congestione e, inoltre, è riuscita a esprimere la tecnologia del fantastico, un ideale che forse ha poco a che vedere con le regole della composizione architettonica ma che, in effetti, riesce a produrre manufatti edilizi certamente non meno interessanti di quelli che escono dalle accademie, vecchie o nuove, delle nostre scuole di architettura"

8. Comporre l'architettura | Franco Purini

Cosa vuol dire comporre l'architettura? Nel libro Franco Purini risponde alle domande legate all'esercizio compositivo, dagli aspetti funzionali alle intenzioni del progettista, affrontando anche il tema della committenza e le scelte rispetto agli ordinamenti legislativi.

9. Utopie realizzabili | Yona Friedman

Recentemente scomparso, Yona Friedman è stato un architetto visionario, teorico, saggista e artista nato a Budapest e poi naturalizzato francese.

In questo libro, pubblicato in Francia nel 1975 e nel 2003 anche in italiano, Friedman critica radicalmente la comunicazione globale, combattuta con la teoria del "gruppo critico", finalizzata all'idea di ristrutturazione della società in senso democratico.

10. Le città invisibili | Italo Calvino

L'ultimo consiglio, è un classico della letteratura, "urbanistico" dal punto di vista della sua struttura. Costituito da 9 capitoli, presenta un'ulteriore divisione interna. Le 55 città sono infatti suddivise in 11 categorie, dalla "città e la memoria" alle "città nascoste". Con questo espediente narrativo, possiamo scegliere la modalità di scoperta, seguendo la divisione in capitoli o in categorie o semplicemente spostandoci dalla descrizione di una città all'altra.

di Elisa Scapicchio

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