Tutti i cantieri aperti dal 4 maggio, rispettando il protocollo di sicurezza del 25 aprile

«Tutto il settore delle costruzioni apre il 4 maggio». L'annuncio arriva dal premier Giuseppe Conte che in conferenza stampa, domenica, ha spiegato le misure contenute nel Dpcm che apre la fase due dell'emergenza, quella in cui, convivendo con il virus e con occhi puntati su eventuali incrementi della curva dei contagi, vengono riaperte molte attività.

Insieme ai cantieri, il 4 maggio riaprono il settore manifatturiero e il commercio all'ingrosso funzionale all'industria e ai cantieri. «Conviveremo con il virus, adottando anche i dispositivi di sicurezza individuale. Ho sollecitato Arcuri (commissario straordinario di Governo per l'emergenza Covid, nda), che con ordinanza interverrà per calmierare il prezzo delle mascherine», ha assicurato Conte, che, anticipando le misure del decreto cosiddetto di Aprile, da «55 miliardi», ha confermato anche il rifinanziamento del bonus per autonomi e professionisti, che dovrebbe essere rafforzato. Il prezzo della singola mascherina sarà fissato a 0,50 euro al netto dell'Iva, quest'ultima con un prossimo decreto sarà azzerata.

Dal 4 maggio non sarà comunque possibile trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, da una regione all'altra, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. «Le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020», si legge nel Dpcm.

aggiornamento il DPCM è stato pubblicato sul sito del Governo

 
Ecco il testo

Cantieri aperti rispettando il nuovo protocollo di sicurezza

Per l'attività dei cantieri, c'è da rispettare il protocollo di sicurezza che la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli ha siglato lo scorso 24 aprile insieme alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e ai rappresentanti di Anci, Upi, Anas, Rfi, Ance, Alleanza delle Cooperative, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgi.

Si tratta, più nel dettaglio, del protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri. Il documento integra i contenuti del precedente protocollo adottato nel mese di marzo, definendo nuove misure in vista della progressiva riapertura nei cantieri, ed è aggiornato sulla base del protocollo siglato dal Governo relativo a tutti i settori produttivi.

Nel protocollo vengono  fornite indicazioni operative per incrementare in tutti i cantieri l'efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell'epidemia, seguendo la logica della precauzione e le indicazioni dell'Autorità sanitaria non solo per i lavoratori ma anche per i titolari del cantiere e tutti i subappaltatori e subfornitori. Sono inoltre previste verifiche dell'adozione da parte dei datori di lavoro delle prescrizioni stabilite dal protocollo con i rappresentanti sindacali e attraverso l'Ispettorato del Lavoro e l'Inail.

Il protocollo del 24 aprile

Occhio alla curva dei contagi

Con la fase due, le Regioni dovranno sempre tenere d'occhio la curva dei contagi e informare ogni giorno il Governo e il Comitato tecnico scientifico creato per l'emergenza. Nel frattempo l'Istituto superiore di Sanità fisserà delle soglie sentinella, così le ha chiamate il premier. Dunque laddove la curva dovesse indicare localmente delle criticità allora si prenderanno provvedimenti «per chiudere il rubinetto», ha chiosato il premier.

di Mariagrazia Barletta

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