Un grande progetto nato dalla collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei - con Massimo Osanna, Luana Toniolo, Fabrizio Pesando del Comitato Scientifico - e Electa Mostre, che definisce una nuova fase di vita grazie alla ristrutturazione e al progetto allestitivo permanente di COR Arquitectos e Flavia Chiavaroli.

Costruito sulla Villa Imperiale, verso il Tempio di Venere, il primo Antiquarium fu realizzato tra il 1873 e il 1874 per mano di Giuseppe Fiorelli, poi ampliato nel primo Novecento dall'archeologo Amedeo Maiuri, con grandi mappe e sviluppi aggiornati sugli scavi dal 1748 in poi.

Gravemente danneggiato nel settembre 1943 - durante la Seconda Guerra Mondiale - il museo riaprì le porte nel 1948 grazie all'intervento di restauro dello stesso Maiuri e restò attivo fino al terremoto del 1980, anno in cui, a causa dei gravi danni, rimase chiuso per oltre trent'anni.

Dopo una prima riapertura nel 2016, il museo ritrova, finalmente, la sua nuova e, al tempo stesso, originaria identità, divenendo a tutti gli effetti una tappa chiave nella visita del Parco Archeologico pompeiano.

Un grande portale in pietra lavica con l'insegna in stile anni 50 "ANTIQUARIUM", realizzata in ferro battuto e acciaio spazzolato, introdurrà e guiderà il visitatore verso l'accesso ai nuovi ingressi, varcati i quali avrà inizio il viaggio-scoperta della sequenza espositiva.

"Non facciamo riferimento ad un restauro filologico, sarebbe inefficace e alquanto impossibile. Il nostro è volutamente un restauro dell'uso". - spiega Roberto Cremascoli di COR Arquitectos - "Con le demolizioni delle contropareti e la riapertura tra le sale, abbiamo voluto ricreare il circuito espositivo ottocentesco, ripristinando gli assi prospettici e generando stupore nel visitatore".

«Il senso di stupore» alla base del nuovo allestimento

Con il rinnovo integrale, lo spazio espositivo - di circa 600 mq - rimanda infatti a quella che fu la concezione museale di Amedeo Maiuri.

"Ci siamo lasciati guidare dalla volontà di generare stupore" - spiega ancora Roberto Cremascoli - "la stessa emozione che caratterizzò le scene del film di Rossellini "Viaggio in Italia", quando i protagonisti Katherine Joyce (Ingrid Bergman) e Alex Joyce (George Sanders), accompagnati dallo stesso Maiuri, parteciparono a uno scavo e assistettero al ritrovamento di un calco di un vittima dell'eruzione".

Il progetto di ristrutturazione e allestimento può essere sintetizzato in 3 atti principali:

    • la restituzione dell'assialità ottocentesca nel rapporto tra le sale
    • il reinserimento della luce zenitale attraverso la riapertura dei lucernari
    • il restauro delle vetrine espositive degli anni '50, e la rivisitazione delle stesse in chiave contemporanea

La nuova segnaletica, mediante l'ausilio di una rampa, guiderà il visitatore verso l'ingresso (posto al livello -2), in un percorso di ascesa alla scoperta delle 11 sale divise su tre piani: qui le 6 sezioni espositive - Prima di Roma • Roma vs Pompei • Pompeis Difficile Est • Tota Italia • A fundamentis reficere • L'ultimo giorno - attraverso la messa in mostra di rari reperti, oggetti di uso comune, opere statuarie e i calchi delle vittime, mettono in scena un racconto a 360 gradi sulle vicende del Parco Archeologico, dalla quotidianità degli abitanti fino alle varie figure di studiosi e archeologi, come Amedeo Maiuri, che con gli scavi ne hanno riportato alla luce la storia.

Avanzando nel percorso, l'ultimo livello ospiterà il bookshop, dal quale si potrà accedere alla grande terrazza, per proseguire la visita verso gli scavi.

livello -2 | foto © Mina Grasso

Per quanto riguarda la disposizione dei reperti, la grande attenzione al dettaglio vede le opere statuarie posizionate su basi in lastra di pietra lavica, leggermente rialzate per fluttuare nello spazio, soluzione che garantisce un'interazione diretta con il visitatore. Allo stesso modo, l'allestimento di iscrizioni, bassorilievi e affreschi a parete genera un forte contrasto plastico con le superfici murali, accentuandone elegantemente la presenza.

Con il recupero delle fughe prospettiche, ottenute mediante demolizioni strategiche, e il ripristino della luce nelle sale - come nel caso della galleria a doppia altezza tra i livello 0 e +1 - il visitatore ritroverà l'atmosfera dell'Antiquarium pensato da Maiuri, enfatizzata ancor più dalla trasparenza degli espositori che, come una sequenza di filtri, farà scoprire, passo dopo passo - e con stupore - i tesori di Pompei.

schizzi sale espositive | © Roberto Cremascoli

Sale espositive | foto © Mina Grasso

bookshop | foto © Mina Grasso

uscita verso il Parco Archeologico | foto © Mina Grasso

ANTIQUARIUM DI POMPEI
dal lunedì al venerdì | 9.00 - 17.00

+info: pompeiisites.org

di Elisa Scapicchio

CREDITI DI PROGETTO

DATI DIMENSIONALI:
area esterni: 926 mq / area interni: 593 mq
RISTRUTTURAZIONE E ALLESTIMENTO:
COR arquitectos (Roberto Cremascoli, Edison Okumura, Marta Rodrigues) e Flavia Chiavaroli con Lorena Di Bari (collaboratrice)
RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO:
Luana Toniolo
PROGETTO SCIENTIFICO:
Massimo Osanna, Luana Toniolo, Fabrizio Pesando
COORDINAMENTO SICUREZZA IN CANTIERE:
Vincenzo De Luce
STRUTTURE, IMPIANTI:
Parco Archeologico di Pompei
COORDINAMENTO ALLESTIMENTO REPERTI:
Giuseppe Zolfo
PROGETTO GRAFICO:
Giorgia Dalla Pietà
COSTRUZIONE E ALLESTIMENTO:
Rosario Petrucci
COORDINAMENTO E PRODUZIONE:
Electa Mostre e Parco Archeologico di Pompei
Tiziana Rocco, Roberto Cassetta, Grazia Miracco
FOTOGRAFIE:
© Mina Grasso

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