Premio Italiano di Architettura 2021, ecco i vincitori: Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, BDR bureau e Paolo Portoghesi

II edizione | promosso da Triennale Milano e MAXXI Roma

di Elisa Scapicchio

È di poche ore fa l'annuncio dei vincitori della seconda edizione del Premio italiano di Architettura, il riconoscimento nato dalla collaborazione tra Triennale Milano e Fondazione MAXXI di Roma per promuovere opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, impegnati sul fronte di innovazione, qualità del progetto e ruolo sociale dell'architettura. 

Il Premio italiano di Architettura, che si alterna tra Milano e Roma, prevede:

  •  il riconoscimento al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi 3 anni da un progettista o uno studio italiano o con base professionale in Italia
  • il riconoscimento al miglior progettista under 35 (assegnato ad anni alterni al vincitore del Premio T Young Claudio De Albertis a Triennale e del progetto YAP Rome at MAXXI) 
  • il Premio alla carriera.

La cerimonia di premiazione, che si è svolta quest'anno presso Triennale Milano, ha così assegnato il Premio per il miglior edificio a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, il Premio T Young Claudio De Albertis a Simona Della Rocca (cofondatrice di BDR bureau con Alberto Bottero) e, all'unanimità, il Premio alla carriera a Paolo Portoghesi.

I progetti dei vincitori e dei finalisti saranno esposti in Triennale fino al 22 agosto.

La giuria internazionale era composta da Stefano Boeri (Presidente di Triennale Milano), Lorenza Baroncelli (Direttore artistico di Triennale Milano), Giovanna Melandri (Presidente della Fondazione MAXXI), Giuseppe Ciorra (Senior curator di MAXXI Architettura), Onofrio Cutaia (Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura), Fulvio Irace (architetto e storico dell'architettura), Francesca Torzo (architetto, vincitrice del Premio lo scorso anno), Cino Zucchi (architetto, menzione d'onore della prima edizione del Premio), Anna Ramos (Direttrice della Fondazione Mies van der Rohe), Francis Kéré (architetto, progettista dell'allestimento della 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano), Lucy Styles (vincitrice dell'VIII edizione di YAP Rome at MAXXI 2020).

Per il Premio T Young Claudio De Albertis a questa giuria si sono aggiunti Carla De Albertis (Presidente del Comitato Premio Claudio De Albertis), Elena Tettamanti (architetto e curatrice, Presidente dell'Associazione Amici della Triennale), Simone Gobbo (architetto Studio Demogo, vincitore Premio T Young 2018). 

foto: © Gianluca di Ioia 

Premio per il miglior edificio

LCM 2018 / CASA-ASILO | Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Tra le 30 candidature proposte dal gruppo di esperti selezionati da Triennale e MAXXI, il Premio per il miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni è stato assegnato a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo con il progetto LCM 2018 / CASA-ASILO a Mazzarone (Catania) che ha trasformato un asilo in una abitazione.

Nella motivazione, la giuria ha riconosciuto "un valore di esemplarità civica e professionale per la capacità di intuire le qualità di un edificio anonimo simile alle tante porzioni di edilizia diffusa nel territorio italiano, reinterpretandole in una sapiente orchestrazione di interventi, puntuali, discreti, non appariscenti. Un progetto che restituisce alla vita della comunità un senso del tempo e di pluralità. Un lavoro che invita a riflettere sulla responsabilità dell'atto del costruire nella realtà di ogni giorno".

Maria Giuseppina Grasso Cannizzo | foto: © Daniele Ratti

Menzione d'onore a ONSITESTUDIO
per il centro sportivo Mapei Football Center, (Sassuolo, Modena, 2019)

Menzione per il nuovo Mapei Football Center di Onsitestudio, piaciuto alla giuria perché "un edificio agrimensore, snello e preciso a bordo dei campi da gioco, metta in luce il ruolo culturale dell'atto di insediamento in un contesto antropico, raccogliendo una tradizione di misura del territorio agricolo che reinterpreta alla luce di un decoro moderno cui attribuisce il bisogno di una comunità di festeggiare e rappresentarsi".

foto: © onsitestudio 

Premio T Young Claudio De Albertis

SCUOLA ENRICO FERMI
Simona Della Rocca (cofondatrice di BDR bureau con Alberto Bottero)

Tra i 45 progetti candidati e i 7 finalisti, la giuria ha assegnato il premio a BDR Bureau per "per la capacità di integrare positivamente le nuove istanze didattiche all'interno della ricerca architettonica. Il progetto si confronta in modo incisivo con la struttura esistente, declinando elegantemente una gamma tonale materica mutevole. L'architettura, attraverso il suo esito compositivo, suggerisce l'importanza dello spazio scolastico nelle dinamiche attuali, offre un'interpretazione utile a costruire nuovi riferimenti sullo spazio di formazione".

foto: © Simone Bossi

Alberto Bottero e Simona Della Rocca, fondatori di BDR Bureau

Menzione d'onore è stata attribuita a MARGHERITA MANFRA (Orizzontale) 
per il progetto CIVICO CIVICO (Riesi, Caltanissetta, 2020) 

Menzione d'onore a Margherita Manfra, del collettivo Orizzontale, per l'intervento CIVICO CIVICO, esempio di riqualificazione di un immobile confiscato a Cosa Nostra attraverso il workshop Laboratorio Umano di Rigenerazione Territoriale.

Per la giuria, il progetto si distingue "per il suo essere un esempio virtuoso di recupero, trasformazione e rigenerazione di un edificio preesistente e per il suo basarsi su un innovativo modello di autocostruzione in grado di coinvolgere progettisti, maestranze locali, abitanti e giovani architetti. Attraverso un sapiente lavoro sullo spazio, aperto e permeabile, la dimensione privata si fa pubblica, sono suggeriti nuovi usi dello spazio stesso e innescate dinamiche relazionali fatte di scambio, incontro e interazione ludica".

foto: © Gianluca Fiusco

Premio alla Carriera a Paolo Portoghesi

Infine, tutti d'accordo per il conferimento del Premio alla Carriera a Paolo Portoghesi, dovutogli "per il suo ruolo centrale nella definizione e valorizzazione della cultura architettonica italiana attraverso la sua attività sia teorica sia progettuale. Portoghesi ha contribuito alla affermazione in Italia del pensiero postmoderno applicato al progetto con grande acume critico, memorabile la sua curatela della Mostra Internazionale di Architettura del 1980 della Biennale di Venezia, per poi arrivare a concentrarsi in anni più recenti sulla geoarchitettura, un concetto di architettura rispettoso dell'uomo, della natura, della sostenibilità e in grado di confrontarsi con la cultura, la storia e il territorio". 

foto: © Giovanna Massorbi

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