"Sarà come un oggetto vivente che prenderà vita nel vento e rifletterà la luce. Le pieghe si muoveranno, la superficie del monumento diventerà sensuale. La gente vorrà toccare con mano l'Arco di Trionfo". Christo l'aveva descritto così, e così è stato: dopo aver meravigliato l'Italia nel 2016 con The Floating Piers , dal 18 settembre 25.000 metri quadrati di tessuto riciclabile in polipropilene blu argentato e 3.000 metri di corda in polipropilene rosso riciclabile - colori che omaggiano la Francia - hanno avvolto il monumento iconico captando ogni raggio di sole per far brillare Parigi.

Era il 1961 quando, tre anni dopo essersi incontrati a Parigi, Christo e Jeanne-Claude iniziarono a progettare e creare opere temporanee per spazi pubblici. L'Arc de Triomphe rappresentò proprio uno dei loro primi ragionamenti. Nel 1962 - 63 Christo produsse un fotomontaggio con L'Arc de Triomphe, Wrapped, visto da Avenue Foch, poi nel 1988, un collage, prima di riprendere e sviluppare questo progetto dal 2017.

Christo in his studio with a preparatory drawing for "L'Arc de Triomphe, Wrapped" New York City, September 20, 2019 - photo: Wolfgang Volz - ©2019 Christo and Jeanne-Claude Foundation

foto: © Elisa Scapicchio

"Mentre Christo e Jeanne-Claude non erano con noi per vedere L'Arc de Triomphe, Wrapped completato, il loro spirito era presente e, si spera, sentito da coloro che hanno sperimentato l'opera d'arte".

60 anni dopo, sono queste le parole di Vladimir Yavachev, direttore del progetto che ha coinvolto il grande team di artisti in collaborazione con il Centredemonumentsnationaux (CMN) e con il sostegno della Città di Parigi e del Centre Pompidou.

La realizzazione del progetto ha messo su un team più di mille lavoratori, tra cui una squadra di costruzione di 140 persone con 95 alpinisti, che hanno dispiegato i pannelli di tessuto lungo l'intera superficie dell'arco.

Più di 30 aziende partner, tra cui Les Charpentiers de Paris, che furono anche i costruttori per l'involucro del Pont-Neuf nel 1985, Réseau Jade, azienda francese specializzata nell'accesso su fune, lo studio tedesco di ingegneria e design Schlaich Bergermann Partner (SBP) e la società tedesca di ingegneria delle membrane büro für leichtbau / Tritthardt + Richter.

Un progetto che, come consuetudine, non ha ricevuto fondi pubblici e sponsorizzazioni, ma è stato interamente finanziato attraverso la vendita di opere d'arte originali di Christo, tra cui studi preparatori e collage, modelli, opere d'arte degli anni Cinquanta e Sessanta e litografie.

A questo punto la domanda sorge spontanea. Tutto questo materiale, dove andrà a finire?

foto: ©Elisa Scapicchio

Che fine farà il materiale dell'Arc de Triomphe, Wrapped

I lavori di disallestimento dell'opera avranno inizio domani - 4 ottobre - e saranno terminati entro il 10 novembre.

Che Christo e Jean-Claude fossero un duo avanti anni luce già si sapeva, così come è nota la loro attenzione verso lo smaltimento dei materiali impiegati per la realizzazione delle opere.

Come già fatto in passato (ad esempio nell'operazione di impacchettamento del Reichstag di Berlino del 1995, in cui il materiale ebbe nuova vita con funzione di isolamento acustico), anche per L'Arc de Triomphe è previsto il totale riutilizzo e riciclo dei materiali.

Questa volta l'obiettivo sarà la salvaguardia degli oceani, grazie alla partnership stretta con Parley for the Oceans, organizzazione ambientale globale che combatte l'inquinamento marino da plastica.

I 25.000 metri quadrati di tessuto di propilene blu argentato e i 3.000 metri di corda in propilene rosso - già prodotti dal riciclo di sacchetti di plastica - dopo essere stati smistati, per tipo e colore, lavati e sfaldati, saranno mescolati al Parley Ocean Plastic®, dando vita a un materiale innovativo utilizzabile con diverse funzioni.

I prodotti saranno messi in vendita sulla piattaforma di raccolta fondi Clean Waves, sottoforma di borse, stoffa per le pulizie e persino telai per occhiali da sole e i proventi saranno destinati a sostegno della pulizia degli oceani e di progetti didattici e infrastrutturali per isole remote, non ancora attrezzate per difendersi dalle inondazioni di plastica.

Un chiaro messaggio, questo, sottolineato anche da Cyrill Gutsch, fondatore e CEO di Parley for the Oceans: "Questa partnership vuole lanciare il chiaro messaggio che proteggere i nostri oceani e il nostro clima può avere successo solo come uno sforzo collaborativo. Riutilizzare e riciclare tessuti e corde, compensare la plastica e l'impronta di carbonio è solo l'inizio. La soluzione a lungo termine sta nello sviluppo di nuovi materiali che possano sostituire gli standard dannosi del passato. Artisti e scienziati svolgono un ruolo vitale in questo processo". 

Allo stesso modo, anche i materiali utilizzati per creare le sottostrutture dell'opera d'arte avranno una seconda vita. Il 40% dell'acciaio utilizzato per il progetto è stato infatti concesso in prestito da ArcelorMittal e sarà restituito alla società per un nuovo utilizzo.

Il resto dell'acciaio sarà riciclato da Derichebourg Environnement nell'area di Parigi, mentre il legno utilizzato sulla sommità dell'Arco sarà rimosso da Les Charpentiers de Paris e valutato per l'utilizzo nei progetti futuri dell'azienda.

Si ringraziano Sara Maietta e Domenico Cutellé, mediatori culturali della squadra di oltre 350 persone impegnate in loco per raccontare l'opera.

foto: ©Elisa Scapicchio

foto: ©Elisa Scapicchio

Ropes are being installed to secure and contour the fabric on the Arc de Triomphe Paris, September 13, 2021 - photo: Lubri ©2021 Christo and Jeanne-Claude Foundation 

Fabric panels are being put in place and secured on the roof of the Arc de Triomphe Paris, September 11, 2021 - foto: Wolfgang Volz 2021 ©Christo and Jeanne-Claude Foundation

To protect the monument's ornamentation and to provide anchorage for the fabric that goes under the vaults, steel structures are being installed for "L'Arc de Triomphe, Wrapped" Paris, August 10, 2021 - foto: Wolfgang Volz ©2021 Christo and Jeanne-Claude Foundation

Fabric panels are being unfurled in front of the outer walls of the Arc de Triomphe Paris, September 12, 2021 - photo: Wolfgang Volz ©2021 Christo and Jeanne-Claude Foundation

Tutte le foto: christojeanneclaude.net
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