Una struttura leggera, che cerca il dialogo con la natura circostante fungendo da anello di congiunzione tra interno ed esterno, per rappresentare il luogo di un viaggio - the journey appunto - metaforico e interiore.

A idearla sono Anna Collatuzzo, Arezoo Mohebpour e Paula Strieder, giovani architetti studenti dei corsi in Architecture for Humanity e Architecture for Exhibition di YACademy, l'accademia d'alta formazione architettonica nel cuore di Bologna, a seguito della selezione all'interno del workshop "A Door on a Better World" promosso da Scrigno.

I giovani progettisti hanno lavorato sotto la tutorship dello studio MC A - Mario Cucinella Architects e dell'architetto Cucinella nello sviluppo di una serie di concept creativi per Arte Sella dedicati al tema della sostenibilità e del futuro.

«The Journey mostra la capacità creativa dei giovani di andare oltre il limite dell'oggi e saper immaginare al di là degli schemi consolidati» spiega Mario Cucinella. «Questo atteggiamento può davvero determinare un cambiamento e può aprire visioni del futuro inattese».

L'installazione, con la sua semplicità e forza espressiva, va ad arricchire ulteriormente il grande museo a cielo aperto simbolo della simbiosi tra uomo, natura e opere frutto della creatività umana che vede, tra le tante, le opere di Kengo Kuma, Michele De Lucchi, Eduardo Souto De Moura, Michelangelo Pistoletto e Edoardo Tresoldi.

Dal concept al piccolo rifugio per la contemplazione

Mossa dal tema della sostenibilità, la piccola architettura nomade mostra i caratteri di una tenda, composta da semplici profili innestati su una base in lamiera zavorrata con pietre locali.

A disegnare la struttura sono una serie di aste lignee che partono da due basi disegnate sul profilo della sezione aurea, per ritrovarsi, dopo un percorso anulare, al centro, in una sorta di punto di osservazione verso il cielo, punto cruciale dell'inizio del viaggio. Qui, nel cuore del progetto, lo spazio è aperto, ma protetto, come un luogo per fermarsi e meditare, approfittando del grande masso proveniente dal vicino torrente Moggio, inserito come punto di sosta e contemplazione con il naso all'insù.

La volontà di creare la connessione tra l'elemento terra e l'elemento cielo, nella sua semplicità, simboleggia il ritorno alle origini, così come il carattere precario e nomade della permanenza dell'uomo rispetto alla vita di un pianeta in costante mutazione.

foto: © Giacomo Bianchi

foto: © Giacomo Bianchi

Nato con l'intento di assorbire più gas serra di quello emesso durante la costruzione - secondo il principio di Climate Positive - il progetto è affiancato da una serie di interventi di ripristino e manutenzione delle foreste della Val di Sella e il rimboschimento dell'area mediante l'impianto di nuovi alberi di varie specie, tra cui aceri, betulle, sorbi, faggi, carpini, noccioli e abeti rossi.

In questo modo l'installazione incarna la volontà di lasciare il territorio che la ospita meglio di come l'ha trovato, rafforzando la sinergia arte natura che da semore caratterizza Arte Sella.

foto: © Giacomo Bianchi

 CREDITI  | The Journey 

Project location: Parco di Villa Strobele, Arte Sella
Art direction; Mario Cucinella
Tutorship: Martina Ruini
Design Team: Anna Collatuzzo, Paula Strieder, Arezoo Mohebpour
Promoter: Scrigno
Workshop curation: Emanuele Montibeller, Giacomo Bianchi, Alessandro Cecchini
Engineering: Matteo Forlani
Sustainability Consultants: Etifor
Fabricant: Casalberi

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