Dopo il concorso per i Giardini di Cuniola a Ferrara e le residenze sociali del PIERS a Rimini, lo studio QB Atelier - in raggruppamento con lo studio FèRiMa di Bari - conquista una nuova vittoria, stavolta nel sud Italia. Si tratta del riuso dei vuoti urbani e dell'ideazione di percorsi tematici lungo il Canale della Zingara a Statte, comune a pochi chilometri da Taranto, una piccola gravina di circa 10.000 metri quadrati che, attraversando tutto il paese, rappresenta il primo insediamento abitativo (grotte e piccole abitazioni) del territorio.

Il concorso, bandito lo scorso ottobre, prevedeva la realizzazione di un parco multifunzionale, all'interno del quale definire percorsi tematici e attività per rendere accessibile e fruibile la gravina, ad oggi inaccessibile e in stato di abbandono.

Una riqualificazione a 360 gradi, quindi, volta non solo a definire nuovi usi, ma anche alla valorizzazione turistica del territorio per rafforzare l'identità locale e favorire la messa in rete delle eccellenze e delle tipicità.

Il progetto di QB atelier e FèRiMa studio punta su semplicità, funzionalità e polivalenza, tradotto in un disegno di percorsi di varia natura e spazi di aggregazione risultanti accessibili e adatti per essere utilizzati dalle varie fasce d'età della cittadinanza.

Percorsi, punti di connessione e piazze sono infatti le parole chiave, intese come archetipi d'intervento dettati dall'analisi del contesto e declinabili, in fase di realizzazione, assecondando le esigenze presenti e future che potrebbero manifestarsi. Non da meno la riqualificazione degli edifici esistenti e la realizzazione di nuove strutture per migliorare la vivibilità dell'area.

«Il nuovo percorso - spiegano i progettisti - si definisce come un sistema articolato e complesso che si relaziona con la gravina ma soprattutto con tutto il contesto e trova con esso molteplici punti di intersezione. In questo senso il canale si apre allo spazio pubblico, offrendo molteplici ingressi e polarità attrattive».

Il progetto, sviluppato a partire da un'accurata selezione dei materiali - tra cui legno ricomposto, metallo colorato, cemento pigmentato - a cui si sommano la cura del verde e le nuove attrezzature, permetterà così di far rivivere uno spazio oggi abbandonato sottoforma di parco lineare multifunzionale, capace di riattivare il tessuto urbano e mostrarsi come esempio virtuoso per interventi analoghi.

Un'alternanza di percorsi e piazze per riattivare l'area abbandonata

A guidare l'intero intervento è un percorso lineare che corre lungo tutta la gravina e che, come una spina dorsale, si snoda attraverso le pareti di pietra, permettendo di raccordare i diversi livelli e le diverse quote altimetriche. Ne derivano due principali assi: quello lineare a terra, cioè una promenade che attraversa tutta l'area appoggiandosi sul suolo esistente e quello in quota, una passeggiata rialzata che permette di raccordare le diverse quote dando continuità al percorso.

Accanto a questi segni netti, il progetto prevede il recupero di edifici esistenti e la realizzaizone di nuove strutture - indipendenti o in connessione con quelli già presenti - realizzati con l'obiettivo di favorire l'insediamento di attività di tipo turistico ricettivo, dal settore gastronomico, a quello culturale e artigianale.

Osservando il progetto in maniera puntuale, le aree risultanti - destinate alla socialità - vedranno la realizzazione di un itinerario botanico didattico-educativo con l'eventuale inserimento di orti sociali e giardini condivisi che possano rappresentare motivo di aggregazione e collaborazione per la comunità e la riqualificazione di spazi pubblici a ridosso della gravina per la creazione di punti panoramici accessibili al pubblico, dai quali godere di suggestive visuali su paesaggi, luoghi ed elementi di pregio naturali e antropici.

Le aree di aggregazione saranno infatti arricchite da attrezzature pensate per vivere il parco quotidianamente, come pedane, panche e tavolate, solarium e sedute libere, aree giochi per i più piccoli e pannelli informativi per far conoscere la storia del territorio.

A rendere uniforme il progetto sarà, infine, la scelta cromatica ricadente in un unico colore, che diventa così l'elemento guida del percorso per donare un nuovo carattere al canale e una forte immagine di spazio pubblico vivo, contemporaneo, attrattivo pur mantenendo i suoi caratteri originari di infrastruttura d'acqua.

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