Se dicembre è il mese dei bilanci, gennaio quello delle proiezioni. E a naso non si prospetta un anno facile per diversi motivi, quello appena iniziato. Ma noi restiamo ottimisti, perché invece nell'architettura le cose sembrano muoversi: in Italia, con gli interventi per il Giubileo a Roma, quelli in vista delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano Cortina, quelli del Pnrr. Nel mondo, con numerose opere under constuction.

 Diverse destinazioni, diverse scale, diverso impatto, diversi stili e autori. Ma a sorprendere, è soprattutto - in proporzione - il consistente numero di edifici a destinazione museale in corso di realizzazione, che apriranno le loro porte nel 2025.

Qualche esempio? Da Herzog & DeMeuron per i giardini dedicati ad Alexander Calder a Philadelphia, USA, passando per Jean Nouvel che, a Parigi, sta ristrutturando gli antichi magazzini vicino al Louvre per farne la nuova sede della Fondation Cartier Pour l'Art Contemporain, 6.500 m2 di spazio espositivo, di cui 1.200 su cinque piattaforme mobili. Da Foster+ Partners, in fase di ultimazione per il Bilbao Fine Arts Museum a Diller Scofidio + Renfro a Londra per V&A East Storehouse, un gigantesco magazzino a Stratford, grande come 30 campi da basket, che darà accesso a oltre 500.000 opere, 350.000 libri e altrettanti archivi. Senza dimenticarsi di Frank O' Gerhy per il Guggenheim di Abu Dhabi e BIG con il Shozu Museum of Contemporary Art sul lago Jinji, un villaggio dell'arte in 12 padiglioni.

E questi erano solo alcuni! L'avevamo premesso che la lista era sorprendentemente lunga e articolata. Noi ne abbiamo addirittura selezionati e analizzati altri sei: in Olanda, Giappone, Emirati Arabi, America e Italia.

Edifici & Infrastrutture

Grandi dimensioni e opere strategiche a vocazione infrastrutturale o mista, capaci di ridefinire nuovi paesaggi urbani fatti di interazione, efficienza, sostenibilità.

1. Metropolitana King Abdullah Financial District, Riyadh - ZHA

In realtà questo progetto è stato inaugurato proprio sul finire dell'anno appena chiuso, ma vale comunque la pena parlarne. Con una capacità di 3,6 milioni di passeggeri al giorno, la rete metropolitana di Riyadh - il sistema di transito senza conducente più lungo al mondo, oltre 176 chilometri attraverso 6 linee e 85 stazioni - ridurrà il numero di spostamenti in auto e incoraggerà l'uso di modalità di trasporto sostenibili.

Il suo punto di interscambio principale, la stazione King Abdullah Financial District, è stata progettata da Zaha Hadid Architects, collegando il capolinea del KAFD, l'aeroporto internazionale King Khalid e fornendo l'accesso allo skybridge per la monorotaia locale. Le sei piattaforme ferroviarie della stazione, disposte su quattro livelli, si collegano ai servizi di autobus e park-and-ride, per creare un importante nodo di trasporto multimodale per la città, oltre a nuove piazze pubbliche interne ed esterne per il distretto finanziario.

 La configurazione architettonica della stazione è un reticolo tridimensionale definito da una sequenza di onde sinusoidali opposte (generate dalla ripetizione e dalla variazione di frequenza dei flussi di traffico giornalieri della stazione), che fungono da spina dorsale per la circolazione dell'edificio, estendendosi all'esterno grazie a pannelli di cemento perforati ad altissime prestazioni. Garantendo un comfort ottimale a fronte di un fabbisogno energetico minimo, la stazione combina progettazione passiva con un sistema di raffreddamento ad alta efficienza alimentato da fonti rinnovabili, cosa che le ha permesso di ottenere la certificazione LEED Gold dal Green Building Council statunitense.

Zaha Hadid Architects, KAFD Metro Station, Riyadh © Photograph by Hufton + Crow

2. SNF Agora Institute Building, Baltimora - RPBW e Ayers Saint Gross

Situato ai margini del campus della Johns Hopkins University, l'istituto - che prende il nome dall'antica agorà ateniese, lo spazio della città dedicato alla conversazione e dibattito aperto a tutti i cittadini - sarà la sede del forum accademico e pubblico dedicato all'identificazione, alla progettazione e alla sperimentazione di nuove forme di accessibilità e l'inclusività, il punto di collegamento con la comunità locale.

A partire dal piano terra trasparente, pensato per mantenere la permeabilità con lo spazio pubblico e l'interazione con l'ambiente circostante. Ma anche uffici di facoltà, laboratori, aule, sale per riunioni e seminari, spazi di lavoro aperti e una grande sala multifunzionale per conferenze, presentazioni di relatori, incontri pubblici, mostre d'arte e altro ancora. Insomma, un edificio sostenibile e galleggiante che non sottrae suolo pubblico al livello della strada ma trasforma il sito in una "agorà" che favorisca una maggiore partecipazione e coinvolgimento della comunità. → snfagora.jhu.edu

Molti, molti musei

Lo abbiamo detto poco fa, il 2025 segna un proliferare di strutture a destinazione museale, a diverse latitudini.

Ma se della Cina, dell'America e del Middle East non ci stupiamo, è la città di Rotterdam ad accelerare maggiormente, reinventandosi con un piano globale di investimenti a lungo termine nelle infrastrutture culturali - sviluppato dalla Fondazione Droom en Daad in collaborazione con il Comune - con due nuovi importanti musei in apertura, una nuova casa della danza internazionale, spazi per la musica, la letteratura, l'arte e i parchi.

1. Fenix Museum Rotterdam - MAD Architects

Un nuovo museo d'arte internazionale dedicato al tema della migrazione, progettato da Ma Yansong dei cinesi MAD Architects - al loro primo progetto museale europeo - che aprirà al pubblico a metà maggio 2025. Avrà sede in un magazzino storico restaurato, risalente al 1923, importante edificio per lo stoccaggio e la spedizione della Holland America Line, compagnia olandese di trasporto merci e passeggeri.

 Il museo - una stecca di 16.000 mq, lunga più di 360 metri realizzata in cemento armato - sarà il fulcro della trasformazione di Katendrecht, ex quartiere a luci rosse sul porto e più antica Chinatown dell'Europa continentale, diventando il simbolo di un nuovo modello di distretto culturale sostenibile, che rinnova edifici del patrimonio, si basa sulle comunità locali e che mette a fuoco nuovi tipi di arte e fruizione.

Come? Grazie al "Tornado", una struttura organica e dinamica che evoca l'aria che sale. Una scala a doppia elica riflettente che dal piano terra si sviluppa sul tetto fino a raggiungere una piattaforma panoramica sopra la città, da cui i visitatori potranno godere una vista spettacolare sul fiume Maas. "Quando è stato chiesto a MAD Architects di lavorare al Fenix" commenta Ma Yansong "sapevamo di dover creare un dialogo con l'edificio esistente e l'ambiente circostante, e con un passato che contiene tante storie di migrazione, ricordi e incertezze. Il Tornado parla di futuro, ma è radicato nel passato. Una metafora dei viaggi dei migranti che sono passati da questo edificio".

Fenix, Artist Impression, MAD Architects

2. National Museum of Photography, Rotterdam

Il Museo Nazionale della Fotografia si trasferirà in un magazzino del 1903 recentemente recuperato, nel cuore della storica zona portuale di Rijnhaven Rotterdam, conosciuto come il Santos Building. L'edificio fornirà una nuova sede all'avanguardia per le oltre 6,5 milioni di immagini, una delle più grandi collezioni museali di fotografia del mondo, con una documentazione della storia fotografica olandese, dal primo dagherrotipo del 1842 alle stampe di alcuni dei più interessanti artisti contemporanei, oltre 1.900 fotografi.

Il monumentale edificio di otto piani con colonne in ghisa, trasformato grazie a Renner Hainke Wirth Zirn Architekten di Amburgo e WDJARCHITECTEN, sarà inaugurato nella seconda metà del 2025, con un generoso atrio a pianta aperta, una scala centrale che attraversa l'edificio e due nuovi piani, aggiunti alla sommità del vecchio fabbricato, avvolti da una facciata a "corona" semitrasparente.

Il museo comprenderà ampi spazi espositivi, una libreria e una biblioteca di fotografia, un centro educativo, spazi per la comunità, un caffè, una camera oscura e un ristorante sul tetto con vista panoramica sullo skyline di Rotterdam. Al centro, una serie di nuove strutture a clima controllato ospiteranno la collezione e il centro di conservazione del Museo: le pareti di vetro consentiranno ai visitatori di osservare gli spazi dell'atelier, con gli specialisti che lavorano dietro le quinte. 

Museum of Photography, Rotterdam © Photo Studio Hans Wilschut

Museum of Photography, Rotterdam © Photo Studio Hans Wilschut

3. Naoshima New Museum of Art, Giappone - Tadao Ando

Dovrebbe aprire le sue porte nella primavera del 2025 il Naoshima New Museum of Art, il decimo progettato dal leggendario Tadao Ando, aggiungendo una nuova importante sede culturale al rinomato Benesse Art Site Naoshima, in Giappone. Situato su una collina vicino al quartiere Honmura, il museo diventerà uno spazio centrale per l'arte contemporanea: 3200 metri quadri pensati per ospitare opere e commissioni site-specific di artisti provenienti da tutta l'Asia.

L'edificio di tre piani sarà caratterizzato da due livelli ipogei e un piano terra che ospiterà quattro spazi espositivi, un caffè e le aree esterne. Primo museo che prende il nome dall'isola stessa, il Naoshima New Museum of Art conferma l'approccio architettonico di lunga data del suo creatore, profondamente radicato nell'interazione tra natura e struttura, con il tetto spiovente che richiama l'ambiente collinare circostante, l'estetica minimalista, la luce naturale come elemento chiave. → benesse-artsite.jp

4. Zayed National Museum, Abu Dhabi - Foster + Partners

Il primo concept di questo progetto - che dovrebbe vedere la luce alla fine di quest'anno - risale al 2007, a dimostrazione che le lungaggini in architettura, non sono solo affaire nostrano. Un'evoluzione tale che ha richiesto nel tempo la collaborazione tra il team di progettazione, Applied R+D e gli ingegneri consulenti per realizzare un edificio che combini contemporaneità, tecnologia e tradizione architettonica locale, creando un museo sostenibile, accogliente e culturalmente proprio. Concepito come monumento e memoriale del defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, presidente fondatore degli Emirati Arabi Uniti, lo Zayed National Museum sarà il fulcro del distretto culturale di Saadiyat Island: 44mila metri quadri, inseriti all'interno di un giardino paesaggistico, per celebrare l'eredità e l'amore per la natura dello sceicco. Le gallerie sono invece ospitate all'interno di un tumulo, la cui forma è un'astrazione della topografia degli Emirati. Al di sopra, cinque strutture leggere in acciaio, scolpite aerodinamicamente per fungere da torri solari. Bilanciando queste strutture con un'esperienza interna più monumentale, le gallerie sono sospese su una scenografica hall centrale illuminata dall'alto - scavata nella terra per sfruttarne le proprietà termiche - e riunisce negozi, caffè e luoghi informali per spettacoli di poesia e danza.

5. Ampliamento del New Museum, New York - OMA

Dopo l'apertura della Galleria dei Re al Museo Egizio di Torino nelle ultime settimane del 2024 - in cordata con Andrea Tabocchini Architecture e TStudio (Guendalina Salimei) - OMA torna a New York per realizzare il progetto di ampliamento del New Museum di SANAA sulla Bowery.

Una nuova struttura - sette piani e 60.000 piedi quadrati - complementare alla prima, che ne rispetterà l'integrità pur affermando la propria identità. Shohei Shigematsu, partner di OMA, ha dichiarato: "Il nuovo New Museum sarà una coppia sinergica che lavorerà in tandem dal punto di vista spaziale e programmatico, offrendo un repertorio di spazi all'altezza delle ambizioni curatoriali e dei diversi programmi dell'istituzione".

In contrapposizione alla verticalità della torre esistente, il nuovo edificio espanderà le gallerie in orizzontale e rivelerà la circolazione interna attraverso una facciata trasparente, grazie all'utilizzo di un vetro stratificato con rete metallica, materiale che richiama e completa la facciata SANAA, pur consentendo un maggior grado di trasparenza. L'edificio di OMA, oltre ad aggiungere 10mila piedi quadrati di spazio espositivo e studi per artisti in residenza, migliorerà i flussi con l'aggiunta di una scala ad atrio, nuovi magazzini, uffici, spazi per attività pubbliche, una libreria, un forum per eventi e incontri al livello superiore che si collega alla Skyroom esistente e un nuovo ristorante da 80 posti. 

6. Palco e percorso espositivo Basilica di Massenzio, Roma - Alvisi Kirimoto

E poi Roma. Questo di Alvisi Kirimoto alla Basilica di Massenzio, nel cuore del Foro, è un intervento dimensionalmente più piccolo dei precedenti, ma dall'elevato grado di complessità dato il delicato contesto archeologico in cui sorge.

 Il suo obiettivo? Migliorare la fruizione e la valorizzazione del monumento - rendendo la Basilica un luogo vivo e capace di accogliere eventi e storie attuali - ma anche creare un'integrazione efficace nel percorso di visita, dimostrando che l'architettura contemporanea riesce a dialogare felicemente con un contesto storico di valore inestimabile.

Un nuovo palco e un percorso espositivo, rinnovato nella pavimentazione e nella pannellistica informativa, accompagneranno i visitatori alla scoperta della Basilica e del Parco Archeologico del Colosseo (a sua volta al centro di interventi). Pensato per ospitare regolarmente spettacoli ed eventi, il nuovo palco è una struttura insieme fissa ma removibile, che durante il giorno può anche essere usata dai visitatori per osservare più da vicino il monumento oppure, scendendo le scale sul retro del palco, i resti esistenti nell'abside. 

Palco e percorso espositivo della Basilica di Massenzio © Courtesy of Alvisi Kirimoto

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