A Chicago sul tappeto volante

La mostra Zero Gravity inaugurata oggi al Chicago Art Institute ruota intorno al progetto commissionato a Renzo Piano nel 1999 per l'espansione degli spazi espositivi del complesso nato nel 1879 - come annota il New York Times - con la doppia funzione di museo e di scuola. L'apertura della mostra coincide con l'inizio ufficiale dei lavori di costruzione dell'edificio di tre piani che, in circa 24.500 mq, ospiterà gallerie ma, soprattutto, comprenderà nuove e più ampie strutture didattiche e funzioni destinate a integrarsi con gli spazi pubblici circostanti, quali un caffè e un punto vendita collocati al piano terra.

L'Istituto fu trasferito nel 1893 nell'attuale sede, un solido edificio di fine Ottocento che sorge presso Michigan Avenue e Adam Street. Renzo Piano, in un'intervista con il NYT, ha rivelato di avere cercato di introdurre a fianco della potente massa del palazzo ottocentesco "il senso della leggerezza": l'elemento che, insieme all'ampia cortina vetrata della facciata nord dell'espansione, evoca più di ogni altro un'immagine priva di peso al punto da sollevarsi in volo, è la grande copertura (20 mq) ribattezzata il "tappeto volante". 

"C'è questa tensione tra la forza dei muri e della pietra, e la... trasparenza di quegli elementi che si librano in volo sospesi da terra" ha sottolineato l'architetto, che ha ideato anche un ponte pedonale in acciaio, con la passerella in legno e il parapetto in vetro, per collegare il Millenium Park, situato nei pressi di Monroe Street, con il ristorante e gli altri spazi accessibili sul terrazzo dell'Art Institute.

Per enfatizzare il contrasto, ma anche per produrre una specie di contaminazione, con l'addizione in vetro, metallo e pietra, alcuni tratti della "scatola" dell'edificio storico saranno rimossi e sostituiti da inserti trasparenti, come si apprende dal sito del Renzo Piano Building Workshop.

Al terzo piano del nuovo edificio, che dovrebbe essere completato nella primavera del 2009, sarà esposta la collezione moderna, mentre le opere d'arte contemporanea troveranno posto al secondo piano. Il livello interrato fungerà principalmente da deposito.

Immagini del progetto (dal sito del Renzo Piano Building Workshop)

Sito ufficiale dell'Art Institute of Chicago

pubblicato il: