Alle porte di Belfield

Il concorso bandito dall'Università di Dublino, per individuare la migliore ipotesi progettuale relativa a un nuovo complesso da realizzare all'entrata del campus di Belfield, entra nel vivo con la definizione della rosa di progettisti ammessi alla seconda fase: il "Gateway Project", che - come puntualizza il sito ucd.ie - rientra in un più ampio Piano di sviluppo (il "Campus Development Plan 2005 - 2010 - 2015"), coinvolgerà  gli studi di Michael e Patty Hopkins, Zaha Hadid, Christoph Ingenhoven, Stefan Behnisch, Ole Gustavsen (Snøhetta).

La nuova area di ingresso, con un'estensione di 10 ettari, dovrà comprendere attrezzature per l'accoglienza degli studenti (residenze e posti letto), strutture per attività culturali e di intrattenimento, spazi commerciali. Il fulcro del progetto sarà ovviamente legato alle esigenze funzionali della didattica e della ricerca.

Attraverso il "Gateway Project", nelle intenzioni dell'UCD, dovrebbe realizzarsi un processo di trasformazione della cittadella universitaria, da settore periferico rispetto al centro di Dublino (che dista 4 km) a terminale di molteplici attività.

La competizione, che ha ricevuto l'iniziale manifestazione d'interesse da parte di sessantadue studi internazionali, si concluederà ad aprile con la nomina del vincitore.

"Gateway Project" - University College Dublin (UCD)
Elenco dei progettisti ammessi alla seconda fase (dal sito ucd.ie):


Hopkins Architects (Regno Unito)

Zaha Hadid Architects (Regno Unito) 

Ingenhoven Architects (Germania) 

Behnisch Architects (Germania) 

Snøhetta (Norvegia) 

 

Sito ufficiale del "Gateway Project"  

 

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