Emilia-Romagna – edilizia, ecco i protocolli per la qualità urbanistica

Al via la sperimentazione da parte di alcuni Comuni dell'Emilia-Romagna di un documento che propone, in forma semplificata e aggiornata, i requisiti tecnici per le opere edilizie con particolare attenzione ai principi di ecosostenibilità negli insediament

Al via la sperimentazione da parte di alcuni Comuni dell’Emilia-Romagna di un documento che propone, in forma semplificata e aggiornata, i requisiti tecnici per le opere edilizie con particolare attenzione ai principi di ecosostenibilità negli insediamenti e in edilizia.

Per i Comuni questo significa maggiore qualità del prodotto edilizio in risposta ad esigenze di efficienza energetica, di benessere e sicurezza dell’utente ma anche rispetto dell’ambiente.

La sperimentazione – sancita con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa – riguarda enti locali (Comuni, Unioni o Associazioni di Comuni e Comunità Montane) quali: Bertinoro, Comunità Montana dell’Appennino Forlivese, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Unione Montana “Acquacheta-Romagna Toscana” (Forlì-Cesena), Pieve di Cento e Bentivoglio (Bologna) e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Ravenna).

La Regione ha aggiornato i cosiddetti “requisiti volontari per le opere edilizie” che fanno parte del suo patrimonio di esperienza e li ha messi a disposizione dei Comuni affinché uniformino i loro regolamenti edilizi.

La più ampia estensione era stata annunciata anche durante gli incontri previsti per arrivare alla redazione di un documento per il Piano Triennale 2011-2013 del Piano Energetico Regionale.
“Molti Comuni, singoli o associati di piccole e medie dimensioni – ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – hanno risposto positivamente accettando di sperimentare i nuovi “requisiti”.
Questo per consentire una “verifica sul campo” della loro applicabilità alla situazione del mercato edilizio.

Tra le opportunità quella per i Comuni di utilizzare questi requisiti come strumento di valutazione della qualità del progetto edilizio negli accordi che prevedano incentivi premiali come ad esempio premi di cubatura per chi realizza interventi particolarmente virtuosi per la loro eco-sostenibilità”.

L’adesione degli enti locali che hanno sottoscritto i protocolli, nasce dalla necessità di definire una parte tecnica aggiornata nei Rue, di perseguire e incentivare la qualificazione del patrimonio edilizio, in particolare quello esistente ma anche di promuovere la qualità edilizia in edifici nuovi o esistenti mediante un sistema di premialità progressive e parametrate ai livelli prestazionali raggiunti per realizzare obiettivi di interesse pubblico.

La sperimentazione avrà la durata di un anno dalla data di sottoscrizione e permetterà al Servizio Riqualificazione Urbana e Promozione della Qualità Architettonica della Regione di monitorare nei territori, in coordinamento con le rispettive strutture locali delegate alla gestione tecnica, i risultati dell’applicazione dei requisiti tecnici citati.

Il monitoraggio avrà l’obiettivo: di condividere i contenuti del prodotto messo a disposizione; di scambiare le esperienze in termini di informazione tecnica per individuare gli eventuali “servizi” da fornire agli operatori e ai cittadini (codici di pratica, soluzioni conformi, manualistica tecnica, ecc.) attraverso una contestualizzazione nei territori dei requisiti tecnici; di individuare modalità di incentivazione delle politiche; individuare metodi per sensibilizzare gli utenti alla qualità edilizia.
(Fonte: regione Emilia-Romagna)

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