Novità e semplificazioni rilevanti per infrastrutture, trasporti, edilizia e territorio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che introduce novità e semplificazioni rilevanti in settori produttivi nevralgici per lo sviluppo del Paese, quali infrastrutture, trasporti, edilizia e territorio.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con gli altri Ministri competenti, ha approvato un disegno di legge che introduce novità e semplificazioni rilevanti in settori produttivi nevralgici per lo sviluppo del Paese, quali infrastrutture, trasporti, edilizia e territorio.

– Finanziabilità di progetti e bandi. 
Per assicurare che i progetti da realizzare con contratti di partenariato pubblico-privato siano idonei ad assicurare adeguati livelli di “bancabilità” fin dalla gara per l’affidamento, le amministrazioni aggiudicatrici potranno chiedere che l’offerta presentata sia corredata da una manifestazione di interesse da parte di una banca a finanziare l’operazione. Attraverso questa consultazione preliminare con gli operatori economici invitati a presentare le offerte, sarà dunque possibile far emergere – prima dell’affidamento – eventuali criticità del progetto sotto il profilo della finanziabilità da parte del settore bancario. Inoltre, vengono introdotti i “bandi-tipo” per l’affidamento di contratti di partenariato predisposti e approvati, previo parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.

– Subentro di un nuovo concessionario designato dagli enti finanziatori del progetto. 
Il ddl interviene sull’istituto del subentro, istituto che consente di assicurare la continuità del rapporto concessorio in caso di risoluzione del rapporto stesso per motivi addebitabili al concessionario. 
Viene introdotto, in particolare, un termine minimo per legge (120 giorni, prorogabile di altri 60 su richiesta motivata), sostitutivo del termine rimesso al contratto tra le parti come è nella situazione vigente, per la designazione del nuovo concessionario da parte degli enti finanziatori, che hanno in questo modo maggiore tempo per effettuare le proprie scelte. Viene lasciata, inoltre, alla volontà negoziale delle parti la determinazione dei criteri e delle modalità di attuazione del diritto di subentro. 
Tramite questa garanzia, il finanziamento dell’opera risulta maggiormente attrattivo per il sistema bancario.

– Centrale di committenza per l’affidamento delle concessioni. 
Per favorire l’impiego dello strumento della concessione anche da parte delle amministrazioni di medie e piccole dimensioni – le quali spesso non possiedono al loro interno le competenze necessarie per attivare le particolari procedure previste – si introduce la possibilità di fare ricorso alle centrali di committenza, istituto già sperimentato per gli appalti pubblici.

La centrale di committenza è un’amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori, oppure aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori. 
E’ quindi uno strumento per facilitare il lavoro delle stazioni appaltanti pubbliche, che possono associarsi o consorziarsi, accorpando le funzioni organizzative a monte

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