Piemonte – approvata la nuova legge urbanistica

Il Piemonte, dopo 35 anni, ha una nuova legge urbanistica, che si pone come un ulteriore tassello verso la semplificazione normativa e come un aggiornato e valido strumento di intervento per gli operatori pubblici e privati.

Il Piemonte, dopo 35 anni, ha una nuova legge urbanistica, che si pone come un ulteriore tassello verso la semplificazione normativa e come un aggiornato e valido strumento di intervento per gli operatori pubblici e privati.

In estrema sintesi, la nuova legge – che, anche per semplicità operativa, mantiene l’articolazione della “storica 56” – si basa su principi semplici e condivisi: un articolato più semplice e chiaro, per aumentare le certezze normative e per favorire gli interventi; la scelta di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, limitando l’uso dei suoli agricoli, risorsa preziosa del Piemonte; la collaborazione continua con i Comuni, definendo i piani regolatori e le loro principali varianti attraverso le “conferenze di copianificazione”, una esperienza che distingue il Piemonte nel panorama delle Regioni italiane; l’ingresso nel mondo della “urbanistica senza carta”, favorendo la gestione delle pratiche solo per via telematica.

Ma il lavoro non è finito.

Resta ancora – ha puntualizzato Cavallera – una sfida da affrontare, tipica del nostro Piemonte e dei suoi 1207 Comuni: ben la metà del totale ha difficoltà a gestire la complessità tecnica dell’urbanistica, seppur semplificata, per le carenze di bilancio e di organico. La Regione deve pertanto offrire un rinnovato sistema di aiuti tecnici ai Comuni, nella convinzione che un’urbanistica corretta sia una chiave di sviluppo del territorio: ogni intervento concreto, ogni investimento pubblico e privato ha infatti bisogno di essere recepito da uno strumento urbanistico. Più rapida è l’approvazione del piano, più alta è la sua qualità, migliore sarà il Piemonte”.


L’assessore ha anche ricordato le peculiarità del processo che ha portato al voto finale: “Penso che in pochi casi si sia svolta una così capillare opera di illustrazione e consultazione. La legge ha preso le mosse dalle proposte presentate, oltre due anni orsono, dall’Anci e dal coordinamento delle associazioni imprenditoriali del Piemonte. E’ stata sviluppata attraverso decine di incontri, dibattiti e consultazioni con amministratori, esperti, tecnici e cittadini; negli incontri sono stati raccolti i suggerimenti e chiariti i dubbi di oltre 5000 piemontesi profondamente interessati alla materia. L’iter è stato poi perfezionato in Consiglio, con un’attenta e puntuale analisi sia nella II Commissione, sia in aula”.


Il prossimo passo sarà tutto on line. “Ora – ha annunciato Cavallera – predisporremo immediatamente una prima bozza del Codice dell’urbanistica piemontese, raccolta dei principali testi di legge nella loro versione aggiornata che diffonderemo capillarmente, anche tramite associazioni ed Ordini, utilizzando esclusivamente l’informatica”.

Fonte: regione Piemonte

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