Regione Sardegna: finanziati interventi per mobilità, viabilità, portualità, ambiente, suolo, beni culturali, istruzione

Ripartiti 300 milioni di euro di fondi Cipe con una delibera, approvata il 5 settembre scorso.

Mobilità e viabilità, portualità, ambiente e difesa del suolo, beni culturali e istruzione, società dell’informazione, aree urbane e sviluppo locale sono i settori individuati dalla Giunta regionale nei quali realizzare interventi per 293 milioni di euro di fondi Cipe.

Ai settori della mobilità e viabilità, vanno 80 milioni di euro (nello specifico 35 per la mobilità e 45 per la viabilità), a cui si aggiungeranno 5 milioni di fondi regionali .
Nel settore della mobilità, il primo degli interventi riguarda le ferrovie e prevede l’acquisto di 2 treni pendolini spagnoli per la tratta Cagliari-Sassari e Cagliari-Olbia. Obiettivo, diminuire i tempi di percorrenza nelle direttrici Cagliari-Sassari, Sassari-Olbia e Olbia-Cagliari. Costo dell’opera, 19 milioni di euro .
A Cagliari, in viale Marconi, verrà realizzato un sovrappasso che costerà 3,3 milioni di euro .
Il terzo intervento riguarda il miglioramento della strada Cagliari-Carbonia e l’ultimo la Sassari-PortoTorres con interventi sul sistema sub-metropolitano con treni ogni ora che andranno a collegarsi alla metropolitana leggera di Sassari.
Sempre in tema di mobilità, ma con la finalità di riqualificare i centri abitati, saranno destinate risorse alla metropolitana di superficie per il collegamento tra Decimomannu, Assemini e Cagliari (circa 10 milioni ). A Iglesias verrà realizzato un centro servizi della storia mineraria (con 2,3 milioni di euro ), e saranno recuperati i centri storici a Dorgali, Orgosolo e Oliena (2,5 milioni).
Per la viabilità, arrivano le risorse per la riqualificazione della SS 128 nel tratto Suelli-Mandas (9 milioni di euro) per la Statale 198 nel tratto Seui-Gairo (10 milioni ) sulla direttrice Seui-Lanusei: un segmento di finanziamento che migliora i collegamenti interni dell’Ogliastra.
Per le provinciali 24 e 110 (10 mln per il collegamento tra Orientale sarda e la "quattro corsie" per Olbia in corrispondenza di Padru) e la provinciale 27 tra Villagrande Strisaili e Tortolì (altri 10 milioni). Ulteriori 6 milioni serviranno per la strada tra Tempio e Olbia.

Per la tutela dell’ambiente e difesa del suolo , sono disponibili 20 milioni di euro , mentre altri 15,5 sono per lo sviluppo locale (insieme agli altri 770mila euro della Regione).
Gli interventi sono stati programmati sul Rio Posada (7,2 milioni di euro), Rio Cedrino (6,9 milioni) e a Lotzorai per il Rio Pramaera (1,5 milioni). Fondi arrivano anche a Bosa, Siniscola, Nuoro, Fonni ed in provincia di Sassari. Verranno anche completati i lavori sulle condotte idriche della Sardegna con le opere sul Flumineddu (oltre 36 mln per portare l’acqua del Flumendosa ai mille ettari dei paesi della Bassa Marmilla) e nella Sardegna Sud Orientale (25 milioni per Villaputzu, Muravera, Castiadas e Villasimius).

Nel settore della portualità , saranno completati il porto di Alghero (3 milioni) , quello turistico di San Teodoro-Niu Loni (4 milioni) , quello di Santa Maria Navarrese (un milione per il centro servizi) e quello di Portovesme (2 milioni) per sistemare e potenziare la banchina separando il trasporto delle merci da quello dei passeggeri, per completare i servizi del Porto turistico di Santa Maria Navarrese.

Nel settore dell’ energia , sarà completata la rete territoriale per la distribuzione del gas naturale su tutto il territorio in vista dell’arrivo in Sardegna del metano algerino attraverso il metanodotto Galsi. Con oltre 26 milioni di euro si finanzia la rete interna nei distretti dell’Ogliastra, Logudoro, Basso Sulcis, Sassarese-Gallura e alto Oristanese. Un intervento importante per finanziare gli ultimi 5 bacini che erano stati ammessi al progetti di metanizzazione.

Rafforzamento infrastrutture critiche area industriale: oltre a un "cofinanziamento" da parte dell’assessorato dell’Industria e dei Lavori pubblici, per la banchina commerciale del porto di Portovesme (1,4 milioni di euro) , le risorse del Cipe serviranno per realizzare infrastrutture nelle zone industriali di Ottana, Olbia, Macomer, Arbatax, dell’Anglona e del distretto Uta Nord.

Ai beni culturali vanno 20 milioni e alla pubblica istruzione 25 milioni.

Sarà potenziato il polo di eccellenza delle Facoltà di Agraria e Veterinaria dell’Università di Sassari (10 milioni di euro per tre anni) e sarà realizzato il Campus universitario, secondo modelli anglo-sassoni, a Cagliari negli spazi dell’ex semoleria (viale La Playa) con un primo stanziamento di 15 milioni di euro.

Per quanto riguarda i Beni culturali , i fondi Cipe per il museo regionale dell’arte nuragica e contemporanea che sorgerà a Cagliari sono 5 milioni, mentre altri 6 saranno utilizzati per l’acquisto e il recupero del Mulino Gallisai a Nuoro dove sorgerà il Museo delle identità. Altri tre milioni saranno utilizzati per il progetto della Fabbrica delle creatività all’interno della ex Manifattura tabacchi di Cagliari, esempio di archeologia industriale più celebre della Sardegna; un milione per la realizzazione del museo Tavolara dell’artigianato a Sassari, uno dei monumenti più straordinari della nostra contemporaneità, e per quello della Sardegna Giudicale a Sanluri, mentre 800 mila euro serviranno per il recupero di Sa Dom’e Farra a Quartu Sant’Elena, contenente un’importante collezione etnografica.

Quasi un milione e 900 mila euro potranno essere utilizzati per allestire il Museo delle bonifiche e dell’elettrificazione ad Arborea, mentre saranno valorizzate l’area archeologica tardo-punica di Viale Trieste a Cagliari (sotto l’assessorato regionale del Turismo) e quella di Turris Libissonis a Porto Torres (complessivamente oltre un milione di euro).

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