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INDICE

1.

Introduzione

2.

Concorrenza religiosa

3.

Assalto alle culture tradizionali

4.

Semplificazione geometrica contro connettività

5.

Architettura per il nuovo millennio

6.

Astrazione e perdita delle piccole scale

7.

Il fondamentalismo geometrico di Le Corbusier

8.

Architettura classica

9.

Fondamentalismo come forza determinante nell'architettura del ventesimo secolo

10.

Modularità ed omogeneizzazione

11.

Fondamentalismo geometrico contro la monumentalità

12.

Il ruolo delle astrazioni nella costruzione e distruzione degli edifici

13.

Radici politiche delle astrazioni disumanizzanti nell'architettura

14.

L'esigenza dell'astrazione per distruggere classi della società

15.

Conclusione


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IL FONDAMENTALISMO GEOMETRICO

di Michael W. Mehaffy e Nikos A. Salingaros

Il modernismo è un affronto a molte religioni, in quanto sopprime la loro espressione architettonica. Oppone la sua arroganza al principio basico che collega l'individuo all'universo -- quindi a Dio -- attraverso il colore, il disegno, la scultura e la calligrafia. Il fondamentalismo geometrico proibisce i collegamenti sensoriali. Con la relativa insistenza sulle superfici omogenee che mostrano le informazioni minime, mette in dubbio continuamente la validità dei capolavori architettonici che sono egualmente simboli potenti di fede. Per esempio, i templi e le chiese che esprimono la fede per mezzo delle sculture, dei rilievi, degli affreschi e dei mosaici policromi sono tutti rifiutati. Nelle parole di Le Corbusier: "La decorazione è di un ordine sensoriale elementare, come è il colore ed è adatta alle razze semplici, ai contadini ed ai selvaggi" [1] (pagina 143). Sembra non sapere che le costruzioni sull'Acropoli, che ha professato di ammirare così tanto, originariamente erano dipinte con colori luminosi e contrastanti.

Il fondamentalismo geometrico egualmente proibisce l'uso della parola di Dio (e anche il nome di Dio) se usata per edificare architetture. La calligrafia islamica classica costituisce una forma importante di arte che ha svolto sempre un ruolo centrale nell'architettura. La scrittura araba si presta alla connettività visiva attraverso la proporzione interna ancor più che le lettere latine o greche. Il significato informativo della calligrafia ornamentale islamica sulle superfici architettoniche non è percepito dalla maggior parte dei non musulmani. La gente che capisce il linguaggio e rispetta il messaggio lo collega immediatamente con una costruzione attraverso il testo scritto, cosa che stabilisce un collegamento emozionale profondo in un individuo. Coloro che non possono leggere lo scritto possono soltanto immaginare il significato potente che esso genera su una struttura costruita. Tutti noi possiamo osservare il grado incredibile a cui la calligrafia giunge nel dare forza al disegno. Ciò è altrettanto vero per la calligrafia cinese e giapponese.

Se da una parte il fondamentalismo geometrico compete faccia a faccia con le espressioni religiose attraverso le strutture costruite, si qualifica esso stesso come movimento religioso a quelle sole condizioni. Certamente possiede i propri precetti morali, ammettenti liberamente che il Brutalismo (attraverso l'uso delle superfici in calcestruzzo grezzo) è fondato su concetti etici piuttosto che estetici. Il relativo dogma insiste sul fatto che l'architettura "onesta" non dovrebbe nascondere la relativa struttura: "l'onestà" architettonica, tuttavia, non viene definita, né sono esposte le ragioni che indichino del perchè quell'idea abbia un suo proprio valore. Invece, ci vengono offerti argomenti che sono soltanto termini di altre parti del dogma.

Le culture tradizionali hanno un senso religioso ben più forte che quello presente nelle nazioni occidentali industrializzate di oggi; ed esse sono spaventate dell'idolatria implicita nel fondamentalismo geometrico. Gli architetti contemporanei adorano le loro astrazioni geometriche e sono pronti a difenderle con le loro vite professionali (o almeno con la vita di chi occupa le costruzioni da essi edificate). Anche se questo aspetto è poco discusso, il supporto fanatico delle astrazioni geometriche rappresenta un credo in qualcosa di molto più profondo che uno stile architettonico. Chi non è architetto potrebbe ritenere che tutto ciò sia semplicemente una questione di metodologia, di efficienza operativa nel costruire, di pressioni dovute ad una nuova economia, o la manifestazione di un nuovo gusto nella popolazione mondiale; la verità è più vicina al fatto che si combatte una lotta per la sopravvivenza dei principi base della vita.

Lo storico d'architettura britannico James M. Richards rivela le aspirazioni religiose dei primi architetti modernisti attraverso le seguenti parole: "Il vangelo che i Nazisti hanno provato a sopprimere adesso ha trovato dei profeti su entrambe le sponde dell'Atlantico, così che gli Stati Uniti nono divenuti improvvisamente un posto di notevole energia architettonica " [2] (pagina 233). All'ingiustificato criticismo degli architetti italiani del secondo dopoguerra, egli contappose l'interesse verso il sociale che tutte le religioni (genuine o fasulle) usano per i loro fini, con un'intolleranza per apostasia che caratterizza i culti fanatici e i periodi peggiori della storia delle religioni: "Allora, come nei periodi recenti, l'architettura italiana ha sofferto, in paragone a quella degli altri paesi europei, una omissione nei programmi di costruzione verso quegli aspetti socialmente prioritari. Vi era anche una ostinata e deviante partenza dalle forme legate all'ortodossia" [2] (pagina 242).

Gli architetti educati sotto il pensiero modernista ritengono che questa particolare geometria abbia la forza per migliorare il benessere sociale e morale della popolazione. Essi credono così profondamente in questo precetto che non tollerano che esso sia messo in discussione con domande. Gli studenti di architettura non hanno imparato ad esplorare le ipotesi che costituiscono la base di tutta la teoria del disegno. Né possono verificare i loro modelli sulla scala reale. Un semplice insieme di convinzioni guida la progettazione, e poiché le reazioni dell'utente finale non possono neppure essere previste, conseguentemente esse assumono un'importanza secondaria. Basata su dettami geometrici rigorosi, questa metodologia è simile alla finzione religiosa, di cui la verificazione è la relativa propria validità esistenziale. Una finzione è un principio inventato che è giustificato solamente dai relativi effetti. La società è tenuta insieme da tali finzioni, le quali ricambiano la realtà umana fatta di egoismo, di avidità, di violenza, ecc. È un errore, tuttavia, pensare che una tale geometria -- e, in particolare, una geometria disconnessa -- possa fornire queste coesioni.

Un'indicazione di come il fondamentalismo geometrico sia vicino al fondamentalismo religioso è nella reazione verso i propri errori. Molti autori del fondamentalismo geometrico non possono evitare di vedere gli effetti disastrosi che la relativa imposizione ha sulla società umana, nel modo che la gente è alienata dall'ambiente costruito. Così, la loro prevedibile reazione si esprime affermando che: "non siamo stati abbastanza puri; i nostri guasti architettonici succedono perché ci siamo allontanati dal vero percorso". L'indottrinamento ha impiantato un pensiero univoco costantemente rivolto verso il nucleo del credo fondamentalista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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2. Concorrenza religiosa

3. Assalto alle culture tradizionali

4. Semplificazione geometrica contro connettività

5. Architettura per il nuovo millennio

6. Astrazione e perdita delle piccole scale

7. Il fondamentalismo geometrico di Le Corbusier

8. Architettura classica

9. Fondamentalismo come forza determinante nell'architettura del ventesimo secolo

10. Modularità ed omogeneizzazione

11. Fondamentalismo geometrico contro la monumentalità

12. Il ruolo delle astrazioni nella costruzione e distruzione degli edifici

13. Radici politiche delle astrazioni disumanizzanti nell'architettura

14. L'esigenza dell'astrazione per distruggere classi della società

15. Conclusione

 

IL FONDAMENTALISMO GEOMETRICO
Michael W. Mehaffy
900 Cornell Street,
Lake Oswego, Oregon 97034
mmehaffy@tectics.com
Nikos A. Salingaros
Department of Mathematics
University of Texas at San Antonio
San Antonio, Texas 78249
salingar@sphere.math.utsa.edu

Gli obiettivi del "fondamentalismo geometrico" sono di imporre i solidi geometrici semplici quali i cubi, le piramidi e le piastre rettangolari all'ambiente costruito. Ciò ha definito le caratteristiche dell'architettura e della pianificazione urbanistica del ventesimo secolo. La maggiore complessità geometrica e di connessioni che si trova nell'architettura che precede il ventesimo secolo e nell'architettura tradizionale è andata distrutta. Il fondamentalismo geometrico è in parte responsabile del rancore che il resto del mondo ha nei confronti delle nazioni occidentali industrializzate, perché esso sostituisce le costruzioni e le città tradizionali con delle strutture che sono percepite come estranee. Una filosofia basata sulle figure geometriche ha così un effetto socio-economico enorme, generando tutte quelle forze che sono contro la globalizzazione. Il movimento modernista ha promesso una nuova società utopica e radicale, basata su una credenza fondamentalista nelle astrazioni elementari, che ha creato i danni globali di disordine ambientale. Le Corbusier -- un architetto ed urbanista del ventesimo secolo estremamente influente -- è stato incantato dalla geometria delle macchine del suo tempo e l'ha imposta alle costruzioni ed alle città in tutto il mondo. Questa applicazione sbagliata delle astrazioni elementari costituisce un errore conoscitivo di fondo, non riuscendo, in tal modo, a creare ambienti umanamente piacevoli -- che è poi lo scopo fondamentale dell'architettura e dell'arte del costruire. Tale errore è parallelo alle altre astrazioni totalitarie del ventesimo secolo, in particolare per quella Nazista nella sua ricerca per "la razza pura" o per "la soluzione finale".

traduzione italiana a cura dell'arch. Antonio Caperna
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