Buongiorno e Buon Anno a tutti,
non sono solito intervenire spesso in questo forum anche se leggo con una certa frequenza le discussioni che vengono portate avanti.
Vorrei porre una domanda a tutti ed anche alla redazione di Professione Architetto, che sicuramente ha un maggior numero di notizie e contatti a lungo raggio, toccando un argomento che in ogni caso è già stato probabilmente trattato.
Sento spesso parlare di andare all'estero come alternativa alla stagnazione dell'ambiente lavorativo italiano. Consiglio spesso dato anche da figure importanti che esortano i giovani ad avere una mentalità di più ampio respiro e che non ponga limiti alla mobilità geografica.
Tuttavia in diverse occasioni ho provato a cercare annunci o canali attraverso i quali reperire occasioni di lavoro all'estero, possibilmente in grado di far spendere in modo più proficuo che non da noi la preparazione e le esperienze acquisite.
Ma fino a questo momento ho avuto l'impressione che, nonostante tutte le possibilità offerte da Internet e da un più facile scambio di informazioni, risorse e persone a livello di comunità europea, l'unico modo valido per cercare lavoro all'estero sia quello di prendere la valigia ed andare in un altro paese a fare quello che già si fa qui, ovvero guardarsi attorno e mettersi a caccia di annunci o aziende e studi potenzialmente interessanti.
Questo però senza poter avere idea di quali siano le reali potenzialità in un certo paese prima di affrontare viaggio e sistemazione in loco.
Quindi la domanda che pongo è questa. Questa mia analisi è sbagliata o esistono dei canali che fino ad ora mi sono sfuggiti attraverso cui reperire lavoro o comunque formarsi in via preliminare una idea di dove e come orientarsi nella ricerca di uno sbocco professionale all'estero?
Grazie e ancora auguri per un 2012 più sereno e proficuo per tutti.
Gianluca.
Archglc : [post n° 279492]
Canali per la ricerca di lavoro all'estero
Mi sembra che la tua analisi sia corretta. Non esiste un "ufficio di collocamento internazionale" a cui rivolgersi. Bisogna "ardire e partire". Preparandosi bene prima.
Nel blog di Max ci sono molti consigli preziosi su come porsi per trovare un lavoro all'estero. Leggili tutti. http://blog.professionearchitetto.it/maxdaurelio/
Da quello che ci riportano i nostri "corrispondenti" all'estero, la situazione non è facile né in USA né in Europa, forse escludendo la Germania e Turchia, mentre in Oriente (Cina e Singapore) e Brasile ci sono delle possibilità. Non abbiamo notizie dei paesi Arabi.
Rimane il fatto che in momenti di crisi, a meno di non avere una specializzazione rara, o una preparazione speciale, si preferisce sempre una risorsa locale a una persona che viene dall'estero.
Un'alternativa, da verificare, è quella della cooperazione internazionale, attraverso organizzazioni tipo Arquitectos sin fronteras o gli omologhi italiani di Roma e Milano.
Nel blog di Max ci sono molti consigli preziosi su come porsi per trovare un lavoro all'estero. Leggili tutti. http://blog.professionearchitetto.it/maxdaurelio/
Da quello che ci riportano i nostri "corrispondenti" all'estero, la situazione non è facile né in USA né in Europa, forse escludendo la Germania e Turchia, mentre in Oriente (Cina e Singapore) e Brasile ci sono delle possibilità. Non abbiamo notizie dei paesi Arabi.
Rimane il fatto che in momenti di crisi, a meno di non avere una specializzazione rara, o una preparazione speciale, si preferisce sempre una risorsa locale a una persona che viene dall'estero.
Un'alternativa, da verificare, è quella della cooperazione internazionale, attraverso organizzazioni tipo Arquitectos sin fronteras o gli omologhi italiani di Roma e Milano.