logan : [post n° 340318]

Rifacimento tavole progettuali.

Ad una settimana dalla consegna ho fatto visionare ad un Committente le tavole progettuali di un complesso edilizio che mi aveva dato da disegnare. Risultato: mi ha chiesto di posizionare in maniera diversa due pilastri che, secondo il Suo punto di vista, non vanno bene nel modo in cui li ho posizionati. Conseguenza di questa "piccola" variazione: disegnare daccapo le 10 tavole delle quali è composto il progetto e stracciare le precedenti perché modificando la disposizione dei due pilastri di cui trattasi devo modificare piante e sezioni e tutto questo ad una settimana dalla consegna e con altre tavole da preparare per altri progetti che sto disegnando! Ed il Committente nonostante la mia richiesta non vuole saperne di spostarmi anche solo di qualche giorno la consegna. Prevedo che mi toccherà qualche nottata in bianco per riuscire ad eseguire in tempo tutte le tavole che ho da fare in questo periodo! A qualcuno di Voi sono successe esperienze simili a quella che ho scritto?
Luca :
Committente o Professore?
logan :
Luca: un Professore può essere anche Committente essendo in ogni caso una persona che commissiona un lavoro
Luca :
logan normalmente nella nostra professione un committente è colui che, dietro pagamento di una parcella precedentemente stabilita, commissiona ad un professionista un incarico lavorativo/professionale.

Durante gli studi universitari i professori si chiamano professori non committenti.
logan :
Luca: mi scuso per l'imprecisione, Professore allora. Tra l'altro so bene che in ambito progettuale non sono ammesse imprecisioni, anche questo ce l'ha insegnato bene il Professore a suon di tavole di disegno da rifare.
pepina :
passa al bim...
Paolo :
Disegnate gente, disegnate!!
Ma possibile che nessuno vuole più buttarsi a capofitto sui progetti e sui disegni, lamentandosi di nottate e tavole da rifare (che siano studenti o non)? Non dovrebbe essere questo il lavoro principale per un architetto?
d.n.a. :
@logan.. mettitela via!! è difficile che trovi ragione qui dentro, siamo tutti architetti lavati nel cervello da 5, 6 forse 7 anni (e chi come me è anche geometra dai 5 anni precedenti) di immani rotture di testicoli, per mostruose o inconsistenti cavolate di modifiche senza contare le seghe mentali, nostre e dei docenti di turno.. le notti le abbiamo fatte tutti e tutti abbiamo avuto revisione la settimana prima dell'esame di un corso con completo cambiamento del lavoro svolto! la professione è per certi versi diversa, ma le rotture di co..siddetti, sono sempre quelle.. abituati.. questo è il mestiere, se già ora non ti garba, fa una revisione con le tue idee, perchè migliorerà, ma solo di poco!! sempre in bocca al lupo x gli studi..
Architetta Dubbiosa :
Caro Logan, mi stai facendo venire in mente perché all'università odiavo la progettazione!!!
Comunque vi smentisco: mai fatta una sola notte in bianco :D
Tata72 :
Quando ho fatto l'università io tutto quello che ti sta capitando era la normalità. Si lavorava solo di lucido e rapidograph. Se si riusciva a fare revisione, il prof ti correggeva una cosa che poi la volta successiva ti veniva rimodificata dall'assistente, anche pochi giorni prima dell'esame. Ovviamente si buttava tutto e si ricominciava. Non ti dico quante volte ho "plissettato" la tavola cercando di correggere con la lametta per risparmiare tempo (...e carta da lucido)
Ti assicuro che questo succedeva per tutti gli esami progettuali presenti nel piano di studi, mio e di gran parte degli architetti qui presenti.
Siamo sopravvissuti tutti. Sopravvivrai anche tu!
P.S.
Consolati pensando che tutto questo ti sarà indubbiamente utile nella professione quando riuscirai ad mantenere una pazienza da bonzo tibetano di fronte a :
-eventuale capo
-committenti
-tecnici comunali
-resto del mondo
Ily :
La mia strategia di sopravvivenza?
Revisioni minimo sindacale.
Accettare QUALSIASI VOTO di progettazione, pur di togliermela dai piedi.
:D
DR COSTA :
Ma come si fa a chiamare committente un professore?????
Il mondo è proprio cambiato.
pepina :
quoto d.n.a. e dr. costa...
mia :
logan, non è la prima volta che scrivi di questo tuo "committente".
Al primo semestre di università, primo corso di progettazione, ho avuto un prof simile: ad ogni revisione buttavamo via tutto il lavoro di dure nottate, era scostante e scorbutico, e ti faceva sentire una nullità dal punto di vista accademico e un poveraccio dal punto di vista umano, arrivando a sbeffeggiarti davanti a tutti, e attaccando persino la professione dei tuoi genitori. Alla fine del suo corso la metà degli studenti cambiò facoltà. Io la spuntai con 27/30 e una mezza pacca sulla spalla perchè era proprio la primissima esperienza progettuale, ma l'anno successivo mi rifiutai di seguire con lui il secondo corso di progettazione. Sbagliai, era tutto diverso,come mi dissero i suoi studenti di quell'anno. Lo aveva fatto apposta. Voleva vedere chi aveva la "tempra dura"...!
Se posso darti un consiglio, cerca di non focalizzarti tanto sull'uomo,quanto su quello che stai imparando.Comunque di sicuro diventerai un progettista attento e scrupoloso. in bocca al lupo!
... :
all'università capitava spesso!
... :
e comunque mai fatte notti completamente in bianco per questo...mai fare revisione all'ultimo momento, l'approvazione del progetto deve avvenire molto prima e poi cari Prof. ci si vede il giorno dell'esame...ha sempre funzionato!
john :
Al "Committente" professore io gli risponderei che il pilastro dove si mette lo decide il progettista strutturale che in attuazione delle (NTC 2008) norme antisismiche me lo ha prescritto lui di metterlo in quella posizione altrimenti si avrebbe un aumento degli sforzi tangenziali e una scarsa resistenza...:P :P :P :P :P

Vorrei vedere che faccia farebbe il committente professore
GeoAlessio :
@john...ahahahahhahaa grande!..non trascurerei neanche eventuali sforzi normali eccentrici, che potrebbero generare pressoflessione (...quanto me piace 'sta sollecitazione!)...;-)...
john :
...per non parlare del Carico di Punta....:D
GeoAlessio :
...aaahhh...La Snellezza...
Ily :
Mia a mio parere un professore così andrebbe licenziato in tronco, essendo un pessimo insegnante e sopratutto un gran cafone maleducato.
Umiliare gli studenti davanti a tutti? Prendere in giro per la professione dei genitori? Vedere chi ha "tempra dura"? Che era, una facoltà universitaria po un corso di selezione per i reparti speciali dei marines? Ma cosa ne sapeva lui, dei sacrifici fatti da quegli studenti, magari anche lavoratori, per frequentare quel corso.
Ma chi si credeva di essere questo frustrato? Il sergente istruttore di full metal jacket? Ecco, queste cose mi mandano in bestia.
A volte questi professori universitari sono solo dei frustrati, che sfogano sugli studenti le loro insoddisfazioni esistenziali. Che meschinità ragazzi.
A parte il fatto che non ho mai tollerato le revisioni sulle mie idee progettuali: ora, si può dire che un edificio è sbagliato dal punto di vista funzionale, strutturale, distributivo, eccetera, ma non dal punto di vista dell'idea e dell'estetica. Il gusto di ciascuno è diverso, e poi spesso i progetti più astrusi, ridicoli e assurdi prendevano 30, e quelli normali (come i miei), 24 o 25. In nome di che cosa?!? Chi è un professore per demolire i gusti e un'idea di uno studente? Sono avulsi dalla realtà costoro.
mia :
Ily, ti quoto al 1000%.
Io quel prof l'ho odiato, soprattutto quando invece di ricevere stimoli ad apprendere e a capire l'architettura ci faceva lezioni con slide insulse e spesso autoreferenziali. Ti ripeto che caparbiamente l'amore per l'architettura ha avuto la meglio. In seguito ho avuto professori bravissimi, che mi hanno fatto dimenticare quel primo brutto approccio.
Ma sai cosa mi fa inc...re di più? Quell'anno il corso è iniziato il 15 settembre; il 4 settembre morì il prof di ruolo con cui avrei fatto il corso (ci assegnavano per sorteggio): era Aldo Rossi...
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