Questo è un quesito strettamente tecnico.
Da Allegato A - punto b) : "in presenza di impianti centralizzati privi di sistemi di regolazione e contabilizzazione del calore, l'indice di prestazione energetica per la certificazione dei singoli alloggi è ricavabile ripartenedo l'indice di prestazione energetica (EPli) dell'edificio nella sua interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento".
Secondo me ci sono degli errori:
1: nella norma il legislatore parla di indice di prestazione energetica dell'edificio e tra parentesi scrive indice di prestazione energetica limite (non è un mio errore di battitura, è scritto proprio così e già questo crea confusione).
2: il punto è questo:
supponiamo di avere un edificio con 20 appartamenti tutti + o - dello stesso taglio.
A Roma (GG 1415).
S/V (di tutto l'edificio) maggiore di 0,9 ( è il caso + favorevole, perchè ho il limite + alto).
EPlim (da tabelle) è circa 90.
Se lo divido per tutti e 20 gli appartamenti (simili tra loro per semplificare) in millesimi ho: ogni appartamento ha 50 millesimi (1000/20), quindi l'EPlim di ogni singolo appartamento sarebbe 90x50/1000=4.5.
Come si fa a rispettare un EPlim di 4.5 se, per stare in classe C, l'EP deve essere di 30,9?
Lo chiedo perchè è un problema che mi è capitato quando dovevo certificare un appartamento a Roma con impianto centralizzato costituito da una caldaia che serviva ben 5 palazzine!
Aiutatemi voi.
Grazie!
mujo : [post n° 218858]
EPl per impianti centralizzati: problema
Il tuo valore ottenuto lo devi confrontare con le tabelle dell'allegato 4 delle Linee Guida Nazionali.