Effe : [post n° 379731]

Sono indecisa se abbandonare Architettura

Salve :) sono una ragazza al primo anno di Architettura, ho scelto questa facoltà perché la vedevo come mia unica strada, dopo il liceo scientifico ho passato l'estate a prepararmi il test e dopo averlo passato mi sono trasferita per inseguire quello che credevo il mio sogno. Da un mesetto peró ho seri dubbi che riguardano:
- la troppa mole di lavoro, tra parziali consegne e tutto mi ritrovo a stare in università quasi 12h per poi tornare a casa e stravolta dover studiare fino a tarda notte
- l'unica materia fatta quest'anno che davvero mi ha intrigato e' stata storia dell'architettura e guardando per curiosità le metterei dei prossimi anni ho visto che molto non mi ispirano affatto
- il lavoro, ho paura di non avere il carattere, io sono una ragazza timida (faccio moltissima fatica a parlare in pubblico ) e sono sempre disposta ad aiutare gli alti in qualsiasi situazione e non sarei mai capace di calpestare qualcuno.
Come lati positivi e' che nell'esame che ho potuto dare ( siccome gli altri sono tutti annuali) e i parziali che ho sostenuto ho ottenuto risultati ottimi; l'ambiente mi piace; in parte mi piace lavorare su queste cose anche se veramente pesante.
I miei dubbi riguardano anche il fattore salute, sono arrivata persino ad un esaurimento nervoso a causa del troppo stess, mia mamma consiglia di "prenderla più alla leggera" ma a causa del mio carattere non posso, infatti sono una persona che quando prende un impegno vuole portarlo a termine nel migliore dei modi e se solo dovessi saltare un parziale mi sentirei in colpa per mesi...
Quindi concludendo voi cosa mi consigliereste di fare ? Continuare o abbandonare ( consapevole di aver buttato via un anno) e cambiare facoltà ?
Chiedo scusa per il messaggio lungo ma sono veramente in crisi... Grazie mille per l'aiuto.

john :
Premesso che parliamo di un semplice mio parere, parere di tecnico di 40 anni con quasi 15 di lavoro alle spalle, che in alcune frasi si ritrova molto ed è il motivo unico per cui ti rispondo, anche se la sede non è adattissima.

Non so quanti anni tu abbia ma sicuramente sarai molto giovane...la scelta può essere solo e soltanto la tua, nessun consiglio potrà farti virare su una o l'altra. Però mi permetto di dirti che il "problema" risiede (almeno per come la vedo io e perché, come già detto, in parte ti somiglio e quindi posso permettermi di scriverlo) in queste due tue frasi:

- l lavoro, ho paura di non avere il carattere, io sono una ragazza timida (faccio moltissima fatica a parlare in pubblico ) e sono sempre disposta ad aiutare gli alti in qualsiasi situazione e non sarei mai capace di calpestare qualcuno.-

- mia mamma consiglia di "prenderla più alla leggera" ma a causa del mio carattere non posso, infatti sono una persona che quando prende un impegno vuole portarlo a termine nel migliore dei modi e se solo dovessi saltare un parziale mi sentirei in colpa per mesi... -

Questo esula dalla facoltà che hai scelto, sono tue caratteristiche che vuoi o non vuoi dovrai imparare ad accettare e conviverci tramutandole in tua forza e non in tua debolezza. Questo tuo modo di affrontare le cose verrà fuori in qualsiasi cosa sceglierai di fare nella vita. L'università, che non è più la Scuola, ma si avvicina al mondo vero, rende tutto più acuto...

Non ci sono facoltà più "semplici" o meno stressanti, il percorso di studi è sempre sempre complicato, e non è certo scappando che troverai conforto. Scusami se te lo dico, ma quando lavorerai rimpiangerai lo "stress" universitario....te lo assicuro

Ti dico solo una ultima cosa, la discriminante per proseguire Architettura non risiede in quello che tu stai utilizzando come "alibi" per mollare, che come ti dicevo sopra, devi risolvere in altro modo e principalmente con te stessa, ma solo se "sei fatta per lo studio" e mi sembra di si da come ti esprimi e se se effettivamente hai la passione per l'architettura e tutto ciò che ne consegue per diventare un TECNICO. Questo devi capire, ma mi sembra appunto che le problematiche tue interiori siano altre.

e questo "altro" che tu descrivi molto bene, che ti spaventa, lo troverai e dovrai affrontarlo in qualsiasi altro "mondo" andrai..sia che decidessi rimanga il mondo universitario e dello studio ma anche decidessi di andare a lavorare.

FORZA

PS ultima cosa, nella vita puoi scegliere di essere onesta, di non "calpestare" nessuno facendo lo stesso grandi cose, fidati.
Lolo :
Dici che le materie in fondo non ti ispirano tanto e che che fai gia' fatica a seguire i ritmi delle consegne...e sei al primo anno! Se non sei veramente motivata sappi che ti risultera' veramente difficile sopportare il futuro lavorativo che ti attende, che nel caso di architettura e' fatto di molti sacrifici e ben poche soddisfazioni personali ed economiche. Il mio consiglio spassionato: lascia, finche' sei solo all'inizio.
desnip :
Quoto john e te lo dico da ex ragazza timida a ragazza timida (ex ragazza, non ex timida...).
Se è un problema caratteriale, non lo risolverai cambiando facoltà. Anzi, architettura può essere un'ottima palestra.
Anche quello che dice Lolo però non è del tutto sbagliato. Quindi, se ritieni che il percorso di studi non ti piaccia poi tanto, sei ancora in tempo per cambiare. Però sappi che anche in altri ambiti dovrai lavorare sodo e sottoporti a un grande stress.
ben :
SCAPPA! SCAPPA! e SCAPPA! finchè sei in tempo.
Cerca "architetti nuovi poveri" e vedrai su google quanti articoli in merito.
Il mestiere dei tartassati, dei non pagati e dei bistrattati. Negli anni 70 ai geometri bastavano 2 disegni per alzare palazzine e farsi i soldi. Oggi per realizzare 3 metri di rete metallica devi fare la una scia, relazioni, grafici, render, fotoinserimenti, stampare 5 copie.. un malloppo di roba.. devi aspettare il parere della soprintendenza, e devi dichiarare che è tutta colpa tua.. qualsiasi cosa succede.. tu ASSEVERI.. ogni cosa. ogni vincolo.. .. il tutto per chiedere quanto... 300 ? 400 euro? e poi.. per farti pagare.. (perchè ricorda che tu non vendi materia.. tu vendi intelletto.. ) devi chiamare l'avvocato. Quindi poi tolte le spese.. ..ehm.. spese di cosa? della carta? del tempo impiegato? delle responsabilità che ti sei presa? della benzina per andare avanti e indietro? o vuoi aggiungerci anche il fatto che il tuo studio ti costa.. oltre luce telefono affitto e tassa, POS obbligatorio, Inarcassa che ti spella, l'ordine vuole il suo, l'assicurazione obbligatoria, i crediti formativi poi non ne parliamo.. devi andare in giro per la regione a perdere interi pomeriggi per 4 crediti...
Come pensi di guadagnare per andare avanti? all'inizio ti chiameranno i parenti.. che non pagano.. poi gli amici... che nemmeno pagano... poi i conoscenti.. che non cercano un arch bravo ma uno da non pagare.
Quindi i primi 5 anni post-laurea se ne andranno per capire come diventare un figlio di puttana (perdonami l'espressione) in questo mondo di merda.
Ti iscriverai come C.T.U. come tutte le capre neolaureate.. ma non avrai incarichi.. nemmeno uno.. a meno che tu non abbia un santo al tribunale.
Ti farai i corsi di Sicurezza.. e prenderai gli attestati necessari... (altri soldi andati).. ma a che ti serviranno?
Incarichi pubblici? muamuahmah...... se non hai agganci politici.. te li puoi scordare! guardati intorno... guarda negli albi pretori dei comuni intorno a te.. e vedi a chi vanno.. e come si assegnano.
Penserai di buttarti nell'insegnamento. Ma con le graduatorie che abbiamo in Italia rischierai i capelli bianchi

Dai retta a me.. se non una FORTE.. ma FORTE motivazione, o uno studio già avviato dai tuoi genitori... lascia perdere. In questo mondo ci sono tante altre cose che danno più soddisfazioni.
ben :
dimenticavo. Se vuoi sapere cosa ti succederà dopo avrai buttato tanti anni di studio.. fai come ti dico. Proiettati tra 6-8 anni. Fai finta che oggi stesso grazie a chissà quale miracolo ricevi la LAUREA.
Cosa pensi di fare?
Mandi curriculum ad architetti trovati su internet? (io non sono nessuno eppure ne ricevo decine e decine) .Chiedi a qualcuno se conosce uno studio dove poter fare pratica? (io ti prenderei a prescindere.. ma già faccio fatica per me.. quanto pensi potrei pagarti al mese? ergo.. a gratis ...e se non hai papà che sovvenziona...)
Lolo :
Standing ovation per ben: hai descritto perfettamente la situazione.
john :
Scusa ben e in parte anche Lolo, ma questo atteggiamento verso una ragazza di forse nemmeno 20 anni non mi sembra corretto. Questo non era un post riferito alla NOSTRA generazione che sta trovando enormi difficoltà che anche io vivo e condivido in parte come te. Anche io avevo paura 20 anni fa e non ho parenti con lo studio avviato ma poi mi sono detto "pensi che in un altra disciplina non sarebbe lo stesso?". Nessuno di noi conosce le potenzialità di questa giovane utente e non credo sia possibile per lei "simulare" la situazione che, tu, rappresenti vista però con gli occhi di professionista di "oggi" che magari sta vivendo un disagio. L'unica vera discriminante ribadisco, è quella della forte passione e attitudine, se non la sente sul serio meglio cambiare aria. Ma se i motivi per lasciare devono essere quelli che hai elencato, con tutto il rispetto per te, e ti ripeto in parte condivido anche io, credo proprio che li troverà in qualsiasi ambiente "italiano"; sia che decidesse di fare l'avvocato, il medico, il consulente finanziario, il bancario, il fisico nucleare, il commerciante, l'attrice, il web designer..etc...in ogni ambito se non c'è conoscenza oggi come oggi non fai molto. Allora invece di elencare i NOSTRI disagi di oggi, consigliamoLe di magari approfondire il discorso su se stessa, visto che ha espresso in primis disagi "caratteriali" e non tanto timori per il futuro lavoro di cui ha fatto solo accenno.

Risolti i problemi interiori magari scopre di avere grande passione, si laurea e va all'estero per diventare un bravo architetto. Se invece SCAPPA e si ferma qui cosa le consiglieresti di fare??

Ripeto non deve essere il timore per il futuro lavoro quello che deve farle scegliere se lasciare o no.
Kia :
Cara Effe, se dici che le materie non ti ispirano più di tanto, che sei stressata dalle consegne, ecc.ecc. le premesse non sono delle migliori. Per quanto riguarda le prospettive future (lavoro) adesso come adesso mi sento di dire che oltre ad esserci poco lavoro, quello che c'è è solo burocrazia da azzeccagarbugli, quindi veramente poco stimolante. Anche l'aspetto economico va valutato, adesso per farti una idea della situazione attuale puoi veramente digitare "architetti nuovi poveri" come suggeriva il collega.Tra qualche anno, quando sarai laureata, non possiamo sapere come sarà la situazione ma se tanto mi dà tanto.....altro che stress ed esaurimenti nervosi. Come suggerisce John, ragiona un attimo su te stessa. Visto che purtroppo con laurea in architettura la strada è tutta in salita e pure incerta, se hai il sospetto che non sia proprio nelle tue corde forse è meglio cambiare percorso formativo.
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