Guido : [post n° 88435]

Scenari catastrofici?

Ragazzi io la vedo molto grigia, sarò pessimista ma questa liberalizzazione delle tariffe porterà ad una confusione mai vista con la conseguente svalutazione economica del nostro lavoro e del nostro portafoglio.

Mi spiego. Se già prima era difficile farsi pagare dal cliente avendo in mano il tariffario minimo, adesso diventerà impresa davvero ardua strappare la stessa cifra.
Prima si poteva dire al cliente: “Guardi, queste sono le tariffe minime sotto le quali non si può andare, dovunque va le chiedono minimo questa cifra, faccia lei”. Così il cliente si sarebbe convinto che non poteva più scendere di prezzo.

Ora sarà il contrario, in mano non avremo assolutamente nulla per tutelarci. Ma ci pensate che ad ogni lavoro ci sarà una estenuante contrattazione a tirare sul prezzo finchè faremo il lavoro a prezzi stracciati? Stracciati prima che il cliente ci dica che va da qualcun altro (architetto o geometra) e noi così perderemo l’incarico.

Poi salterà fuori qualche collega che alla nostra proposta di un tot di prezzo, esempio 1000 euro, lui prenderà 800 per fare lo stesso lavoro. A quel punto il cliente dove volete che vada? Allora giocoforza ci adegueremo, dobbiamo pur mangiare giusto? Chi mi paga le bollette? Le rate della macchina? L’affitto o il mutuo? L’Ordine che se ne frega?

Ma il vero problema è che per quel lavoro, che ora “vale” 1000 euro (ma che con le tariffe minime valeva di più), l’architetto non può più chiedere questa cifra, sapendo che in giro ci sono già dei colleghi che ne prendono 800. E state sicuri che prima o poi ci sarà qualcuno che chiederà 700. Tutti al ribasso. Tutti a mordere l’unico osso. In più se ci pensate, da quel momento in poi, quel lavoro non varrà mai più 1000 euro, ma 800.

Allora il problema sta tutto nel far sì che nessuno applichi questo ribasso delle tariffe per “convincere”il cliente che sotto quella cifra nessuno è disposto a scendere. Ma penso che questo si utopia nel realizzarla.
E badate bene, in tutto questo discorso non ho parlato di qualità delle prestazioni. E su questo ci sarebbe da aprire tutto un dibattito…
daniele :
che pistola ed io che credevo che le tariffe minime servissero a dare una garanzia al cliente...

poi immagino che saremo tutti signori e andremo dai clienti a dire: "guardi questo lavoro da ex tariffario vale 100 ma siccome ora il mercato è libero si parte da 80" anzichè: "questo è un lavoro che almeno almeno vale 120" (ben sapendo che vale 100 da ex tariffario e potremo anche chiudere a 90 o 105)

altra cosetta: ma i lavori che venivano venduti a 1000 ora si possono intercettare a 500? nel senso anzichè guardare sempre e solo verso il basso della piramide, guardare un pò verso l'alto e le opportunità che si aprono? adesso saranno tutti imbecilli ma non penso che si vogliano uccidere i poveri e tapini architetti e affini, forse questa riforma qualche ragione ce l'avrà pure...

ed in sottofondo si alza un vecchia canzone: "ah la rendita non l'avevo considerataaa"
kira :
...gli avvocati si stanno mobilitando per una protesta...e gli architetti? Che fare????
giuseppes :
io collaboro da cinque anni con uno studio, e finora tutti i compensi, ad eccezione dei lavori pubblici, sono stati pattuiti in base all'andazzo del "mercato" del comune dove lavoriamo. Non si è mai parlato di tariffe minime, anzi, i compensi sono già sensibilmente più bassi. L'abolizione delle tariffe porterà sicuramente più varietà nell'offerta, che cambierà sia nel prezzo che, come tuttora, nella qualità del lavoro. Ci sarà chi, come oggi, cercherà la persona che la fa risparmiare e chi cercherà maggiori garanzie in termini di professionalità. Per quel che mi riguarda, penso non cambierà granché. Si tratterà di stabilire comunque prima i compensi e di far firmare al cliente una disciplinare d'incarico, visto che la già scarsa tutela nei nostri confronti sarà ulteriormente indebolita dall'eliminazione delle tariffe minime (fino ad adesso si richiedeva la vidimazione della parcella). Non penso che ci sarà una corsa generale al ribasso selvaggio. Di certo i neolaureati potranno prendere dei lavori contando anche su minori pretese rispetto a professionisti già affermati e più "esigenti", così come avviene tuttora dalle mie parti. Alla fine, penso che avverrà come per quanto riguarda le attività commerciali: ognuno ha un proprio target.
kira :
Forse dico un'eresia...ma non è troppo "comodo" abolire i minimi tariffari e NON quelli degli studi di settore???
lorenzo :
stramaledetti questi studi di settore!!!
kira :
Appunto!!! Ma allora? Non è un po' un controsenso??? A voi quadrano sempre???
lorenzo :
quadrano ma de che...
pure quest'anno sono andato sotto gli studi di settore... non capisco... però non mi sono adeguato... non posso versare allo stato più di quello che gli devo... se volessero fare controlli, controllassero pure...
questa cosa degli studi di settore è una vergogna
marzi :
Se ne parla ma non riesco a trovarlo su internet qualcuno è riuscito a scaricarlo? Non mi piace parlare di una cosa solo per sentire dire...e soprattutto non sono ancora riuscita a farmene un'idea...All'ordine tutto tace...
delli :
anche qui:
www.finanze.it/comunicare/2006/decreto_legge4luglio.pdf
un po' più "agile" da consultare rispetto a quello della GU
bye bye
marzi :
Grazie scaricate entrambe ora le leggo e cerco di chiarirmi le idee...buona serata a tutti
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