Romina : [post n° 355717]

Inabilità temporanea inarcassa

Buongiorno a tutti,
a qualcuno di voi è capitato di far richiesta di inabilità temporanea alla professione di architetto e come è andata?
Nel mio caso la mia richiesta è stata respinta in quanto secondo loro non ero del tutto inabile al lavoro, il mio infortunio si è trattato di rottura di tibia e perone, infortunio durato 3 mesi con l'ausilio di stampelle e fissatore esterno inserito nella gamba. Secondo Inarcassa avrei potuto tranquillamente lavorare andare in cantiere ecc..
Ho effettuato il ricorso ed è stato a sua volta respinto come parere insindacabile. Qualcuno è andato oltre? Grazie
pepina :
non ne so nulla.
Per quanto vale hai tutta la mia solidarietà. che provassero loro ad andare in cantiere così!
ArchiFra :
ricorri. con referto medico puoi dimostrare di essere stata costretta a fermo assoluto per un tot di giorni e che poi comunque non potevi guidare.
ti dico solo che io ora lavoro in comune e sono SCHIFATA da come certi (quelli più in basso nella scala lavorativa, tipo portinai e commessi operatori) si approfittano. una del mio settore è stata a casa 2 mesi per un colpo di frusta.
io quando ero finta partita iva sono stata operata a entrambi i piedi in contemporanea e invece di stare a casa 1 mese come previsto la settimana dopo ero in ufficio
Paolo :
A me è successa la tua stessa cosa, forse in un punto più delicato e che lascerà delle conseguenze. Non vorrei però esprimere quello che penso veramente su questa vicenda perché mi oscurerebbero a vita dal web. Spero solo che a nessuno dei candidati del mio ordine venga in mente di chiamarmi per le prossime elezioni dei delegati provinciali Inarcassa, perché perderei la mia proverbiale pazienza. Pensa solo a guarire bene, è quello che conta alla fine. In bocca al lupo.
Luca :
Buongiorno a tutti. Ho avuto un infortunio simile dovuto a incidente stradale, 3 mesi con ausilio di stampelle. Richiesta respinta (PEC di stanotte, 31 gennaio 2015 alle ore 3.13) in quanto il "sanitario di fiducia" (di Inarcassa), esaminando la documentazione acquisita, ha valutato un periodo di inabilità assoluta inferiore ai 41 gg (durata minima dell'inabilità per poter aspirare a un qualche indennizzo). A parer mio forse l'inabilità assoluta non ci sarebbe stata, se lavorassi solo al computer; ma come architetto qualche visita in cantiere e nei vari uffici dovrei farla ogni tanto. E non ho un autista a disposizione che mi aiuta. Ho 60gg per far ricorso al Consiglio di Amministrazione. Sto valutando la possibilità di farlo anche se, leggendo i post di commento, mi sembra abbastanza inutile. Che amarezza.
Romina :
Ciao Luca, è esattamente la stessa identica risposta ricevuta,
io ho perseverato e tramite l'aiuto di un legale ho esposto ricorso a mio nome fornendo non solo ulteriore referto medico di un medico esterno alla vicenda, ma anche facendo rilasciale delle dichiarazioni da parte di miei clienti che attestavano il mio stato di inabilità e impossibilità alla guida e spiegando chiaramente che il lavoro di un architetto non si basa solo di lavoro al PC o al telefono. Senza oltretutto considerare il dolore fisico che ti provoca uno stato del genere.. Trovo davvero antidemocratico l'ausilio di un 'sanitario di fiducia' con il quale non si è assolutamente possibile colloquiare o richiedere una visita di controllo per accertamenti un po' come fanno tutte le compagnie assicurative compresa l'INPS. Quello che ancora mi chiedo è se discuterne con un sindacato possa o meno avere un senso. Ad ogni modo ti auguro una buona guarigione.
Luca :
Ciao Romina,
per quanto mi riguarda il mio infortunio è stato causato da incidente stradale (di cui mi è stata riconosciuta ragione al 100%), e la valutazione del medico legale dell'assicurazione della controparte (con il quale, anche in questo caso, non è possibile interfacciarsi sulla perizia da lui prodotta) mi ha riconosciuto una inabilità temporanea parziale (75% a scendere fino alla fine del periodo di infortunio) e non assoluta: da questo desumo che avrei poche possibilità di spuntarla con un eventuale ricorso amministrativo, in quanto il medico legale incaricato da Inarcassa probabilmente è giunto alle stesse conclusioni. In generale, anche potendo dialogare con il "sanitario" in questione, dubito che la sua perizia possa cambiare solo sulla base delle considerazioni che portiamo. Così come il medico di fiducia, che incarichiamo di produrre un referto in relazione al nostro infortunio, dubito vorremmo si confrontasse con l'assicurazione o Inarcassa prima di redigere la perizia. L'unica strada percorribile, alla fine, è quella di avviare un procedimento legale.

Interessante sarebbe poter capire come è inteso il concetto di "inabilità assoluta" secondo Inarcassa.

Un saluto.
Kia :
Non ho parole.....Scrivete a Presa Diretta, eccheccaxxo!
Ily :
Vorrei proprio sapere uno come fa ad andare in cantiere (magari sui ponteggi) con le stampelle e la gamba ingessata!!!
Luca :
Purtroppo l'"inabilità temporanea assoluta" è uno stato riconosciuto ad infortuni/malattie che portano letteralmente ad una totale "inabilità assoluta" al lavoro: vale a dire impossibilità di mandare mail, rispondere a telefonate, elaborare documenti e disegni al pc, di stare in cantiere, per uffici, etc.

La cosa che mi lascia perplesso, però, è che in un documento reperibile alla sezione "Indennità per inabilità temporanea", scheda "Documenti utili", l'allegato "Nota operativa 2/2014 in tema di accertamenti medico legali per I.T.A." al paragrafo "I presupposti inabilitanti" recita testualmente:"Il riferimento professionale al quale ricondurre le limitazioni indotte dalla patologia deve essere fondato sulla specifica attività svolta. In tal senso è fondamentale la dettagliata ed affidabile ricognizione dei compiti lavorativi svolti al momento dell’insorgenza della ITA, documentata con incarichi affidati.". Mi chiedo, a questo punto, a quanti di noi, che abbiano fatto richiesta di tale prestazione, sia stata veramente operata questa "ricognizione" da parte di Inarcassa.

Per quel che mi riguarda, la domanda è stata respinta semplicemente sulla considerazione che una immobilizzazione dell'arto inferiore non provoca inabilità assoluta. Punto. Nessuna richiesta, da parte di Inarcassa, di valutare le mansioni e gli incarichi realmente svolti da me al momento dell'infortunio e durante il periodo di prognosi. Cosa che avrebbe permesso al "sanitario di fiducia" di stimare realmente l'entità dell'inabilità, perché valutata, appunto, in relazione all'effettivo lavoro svolto in quel momento.

È chiaro che la nostra professione può essere svolta anche seduti davanti a un pc, ma se durante l'infortunio ho prevalentemente incarichi di D.L., C.S.E., di Direttore di Cantiere e simili, mi sembra eccessivo non tenerne conto affatto.
Paolo :
Mi dispiace solamente che ho dovuto mandare molte integrazioni di documenti che mi ha richiesto inarcassa; ho delegato, facendo perdere loro intere mattinate, altre persone per andare in ospedale a richiedere copie di detti documenti, che alla fine non sono stati nemmeno tenuti in considerazione vista la bocciatura della pratica, che secondo me era già stata decisa. Mettiamoci una pietra sopra. Secondo me a questo punto dovrebbero eliminare del tutto la possibilità di richiedere inabilità temporanea, perché non si capisce a chi la potrebbero riconoscere. La cosa che fa rabbia è la delusione di avere visto rigettata una domanda di inabilità senza praticamente una spiegazione scientifica e dettagliata, con una semplice comunicazione via Pec, quando ognuno di noi sa quello che ha passato durante i mesi di infortunio. Neanche un misero rimborso simbolico per acquisto di qualche medicina, di una pomata, che ci facesse sentire un minimo vicini alla nostra cassa di previdenza. Una vergogna totale!
Kia :
Ma in ogni caso va bene valutare gli impegni correnti .....e per gli impegni che si devono rifiutare perchè in stampelle? Magari ti chiedono di far la sicurezza su un cantiere e tu non sei in grado di camminare in un cantiere. Ovviamente sei costretto a dire che non puoi. Insomma, la morale è: son sempre e comunque caxxi tuoi. Comunque anche la GS non è da meno quando un suo contribuente ha bisogno di sostegno. Non so se avete letto la storia di Daniela....Vi metto il link www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/21/io-lavoratrice-autonoma-con-il-c…
Kia :
...Diciamo che inarcassa è una certezza....solo per l'emissione del MAV!
Calcestruzzo :
Buongiorno a tutti, ho ricevuto anch'io la "Reiezione" della domanda di inabilità temporanea in quanto il medico di fiducia di Inarcassa ha stabilito che l'inabilità per mio infortunio (frattura arto inferiore con distrosione e distrazione dei legamenti) era inferiore a 41 giorni. Ho sentito il parere di un medico legale il quale mi ha sconsigliato di procedere con il ricorso perchè per esperienze passate anche con avvocati e medici, queste tipologie di polizze assicurative contemplano solamente una inabilità assoluta nel vero senso della parola, ovvero bisogna essere immobilizzati con piedi, gambe e braccia rotte, e senza la possibilità di colloquiare telefonicamente con eventuali collaboratori per la gestione del lavoro a distanza! Bisogna fare in modo che la polizza BASE venga integrata contemplando anche questi tipi di infortuni che invece il nostro "Sanitario di fiducia" adesso ci cassa! Non siamo per niente tutelati dai nostri rappresentanti. Giovani, rompete il c... a tutti!
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