chicco : [post n° 360142]

ONORARIO PER CONSULENZA

Salve, vorrei avere da voi un parere riguardo l'onorario da richiedere per questo tipo di lavoro:
il mio cliente acquista un capannone ad uso artigianale di circa 250 mq al costo di 230000 euro, circa un anno fa.
Mi richiede di presentare una scia per modifiche alla copertura e nel momento in cui ricevo la documentazione mi accorgo che nel rogito si fa riferimento ad una sanatoria, richiedo accesso agli atti in comune e scopro che la sanatoria risulta aperta per mancanza di documentazione. Faccio notare al cliente che non è possibile procedere con la scia, sarebbe opportuno risolvere la questione e muoversi per chiudere la sanatoria.
Nota: il capannone attualmente insiste su una grande area composta da vari capannoni, la sanatoria riguardava opere svolte sull'intera area, in origine di un unico proprietario, e consistente in un unico capannone industriale.
Il mio cliente mi da l'incarico di richiedere copie degli atti della sanatoria più copie degli atti della pratica successiva (autorizzazione in cui si procedeva ad un frazionamento dell'intero capannone in vari capannoni, a seguito della quale i vari capannoni sono stati venduti a più parti).
Inizia allora questo lavoro di consulenza che non riguarda solo la richiesta atti ma lo studio degli stessi (consistenti in molte tavole) per comprendere cosa è accaduto e come si è generato il capannone attuale.
Il tutto potrebbe sembrare semplice ma ha richiesto molto tempo.
Nel frattempo il mio cliente procede per vie legali contro il venditore e mi richiede più volte relazioni del lavoro svolto e di mantenerlo aggiornato tramite un memorandum scritto da portare all'avvocato e da aggiornare nel tempo indicando tutto quello che accade.
Oltre a ciò perdo anche del tempo per intrattenere telefonate e scambio di mail col venditore e col rispettivo tecnico di fiducia.
Non bastasse devo anche fornire anche assistenza ogniqualvolta si reca negli studi degli avvocati coinvolti per spiegare la situazione (e nel tempo ha cambiato, poichè insoddisfatto, ben tre avvocati).
Non sto a conteggiare gli spostamenti fatti, foto,varie stampe cartacee e lo stress dovuto al fatto che ogniqualvolta c'era da riprendere la situazione in mano era tutto da fare di corsa e urgente, con telefonate ad ogni ora.
La faccenda prosegue saltuariamente per circa un anno.
A questo punto il mio cliente ha avuto ragione del venditore, e mi richiede una parcella affinchè il venditore saldi anche la spesa a me dovuta.
Ora, come posso giustificare una tale mole di lavoro (circa 60/70 ore) per una questione che per un cliente meno esigente e meno "dispersivo" mi avrebbe fatto perdere non più di 20 ore.
Vi sembra esagerato richiedere 3500 euro comprensivo di tutto.
Non vorrei che la controparte vedendo una parcella così elevata pensi che sia stata preparata in accordo col mio cliente per recuperare tutto il possibile, insomma che mi si accusi di falsa parcella.
Purtroppo è andato tutto come ho raccontato anche se sembra incredibile.
Grazie per l'aiuto.
ponteggiroma :
incredibile? Sinceramente mi sembra tutta nella normale prassi e non ci trovo niente di incredibile.
Hai lavorato? Ritieni che quanto da te richiesto sia congruo? Emetti parcella per tale importo e ricorda per la prossima volta che il tuo è un lavoro e non stai rubando soldi a nessuno!
Ah dimenticavo, per la prossima volta fai un preventivo.
Kia :
quoto ponteggi. Pensi che l'avvocato si sia fatto problemi? alcuni mettono in conto anche le singole telefonate quindi direi che puoi andare tranquilla. Sulla questione preventivo, in casi come questo è praticamente impossibile farlo perchè inizi e una cosa da 20 ore diventa un impegno di 70 ore spalmate in un anno. Io sinceramente non saprei come farlo (un preventivo).
Una curiosita'......e il notaio che ha rogitato con una sanatoria ancora aperta? anche lui dovrebbe esser chiamato a risponderne, o no?
ponteggiroma :
@kia il preventivo in questi casi li faccio per step, specificando di volta in volta sullo stesso quale tipo di attività vado a svolgere e relative tempistiche ecc... Ciò serve anche a rendere edotto il committente su tutto quello che svolgo e lo stesso non si può svegliare un giorno dicendo che non sapeva, o di non essere stato informato
ivana :
anch'io faccio preventivi per step. Inserisco dove possibile tutto l'immaginabile compresi gli onorari di eventuali professionisti esterni e cancello poi le voci non necessarie. Da pagare ad ogni step completato. In genere i clienti sono "più contenti" perchè consapevoli di ogni fase del lavoro e perchè pagano a rate!
Kia :
ok, grazie del consiglio sugli step.:-))
max :
Ciao, in che senso per step? Man mano che vengono fuori competenze non previste inizialmente fornite un nuovo preventivo?
ivana :
Sì, tra l'altro sei obbligato per legge a fare così. Ma con un pò di esperienza è possibile fare un preventivo con tutti gli eventuali passaggi da cancellare o confermare man mano. Si perde un pò di tempo per fare un preventivo così, ma ho visto che ho molti ma molti meno problemi a farmi pagare. Soprattutto inizio il preventivo con la voce fattibilità, e continuo con con rilievo, soluzioni architettoniche di massima, presentazione pratica ASL/Paesaggistica, Presentazione pratica comune, Computo, Direzione Lavori, Accatastamento, Chiusura lavori ecc...
Kia :
effettivamente io non ho difficoltà a fare preventivo per step per un iter autorizzativo o di sanatoria. Il problema sono proprio le consulenze come quella descritta dal collega perchè non sai mai dove vai a parare finchè non ci sei dentro fino al collo. E con ciò passo e chiudo altrimenti mando il post fuori tema! ciao!
ponteggiroma :
per questi tipi di consulenze faccio così solitamente:
-rilievi fotografici accessi agli atti e studi preliminari (1° prev)
-stesura relazione preliminare che illustri la situazione alle parti (1°pagamento)
-a seguito delle richieste specifiche dell'avvocato e dei risultati dei primi incontri con le parti (2°prev)
-stesura relazione dettagliata (pagamento 2° prev)
e così via...,
Ma attenzione, badando sempre a riportare in preventivo gli incontri avuti e le richieste fattemi. Il rischio principale infatti e torno a ripetermi, è che il committente "dimentichi" o peggio "faccia finta" di dimenticare tutti i vari passaggi avvenuti.
chicco :
E' stata valutata anche dai vari legali del mio cliente la possibilità di chiamare il notaio a rispondere di ciò che ha fatto, ma tutti sono giunti alla conclusione che non ne valeva la pena. Non chiedermi il perchè di questa scelta non vorrei ripetere le solite cose da qualunquista (notai categoria protetta ecc. ecc.). A mio parere sarebbe stato corretto e dovuto richiamare anche il notaio, ma pare che la stesura dell'atto fosse come dire "corretta" da un punto di vista giurisprudenziale. Non sto a specificarti i termini dell'atto.
Credo che chiederò la cifra che dicevo, 3500 + iva + cassa, anche perché il cliente anticipandogliela non ha battuto ciglio, credo se l'aspettasse.
Speriamo che la controparte non ritenga tale cifra esagerata e non mi crei problemi.
Saluti e grazie a tutti.
Kia :
ma scusa Chicco, tu ti fai pagare dal tuo cliente e poi LUI si rivale sulla controparte. Se la controparte ha qualcosa da ridire se la vede con l'avvocato del tuo cliente. Ci mancherebbe che se non hanno voglia di pagare te resti senza onorario
studiopretto :
La prossima volta, comunque, mano a mano che le cose vanno per le lunghe, notifica sempre al committente le attività svolte dettagliate di date e orari (chiamasi "S.A.L." e non come qualcuno ha detto "preventivo a step" in quanto quest'ultimo impossibile da attuare vista l'imprevedibilità delle prestazioni da eseguire).
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