rating concorsi di Design

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Il Design, inteso come disciplina che spazia dalla tecnologia all'arte, permette l'approccio ad innumerevoli figure professionali e non.

Non esiste una legge che ne regolamenti i bandi, né per i promotori, né spesso per i concorrenti.

Dal punto di vista della partecipazione, questo genera dinamiche positive. Mentre è negativo per i partecipanti capire cosa viene tutelato della loro idea, considerata la nebulosità con cui vengono specificati i diritti dei designer rispetto alla produzione industriale e al diritto d'autore.

Il concorso rimane, comunque, un ottimo strumento per fare ricerca e innovazione e quindi è sicuramente da incentivare e sostenere.

Nonostante non esista una regolamentazione precisa, come nel caso della "legge sugli appalti", alcuni parametri possono costituire garanzia di affidabilità e di ottima riuscita del bando: tra questi, una giuria qualificata e preparata, un regolamento chiaro e semplice, il riconoscimento della propria idea e la possibilità di commercializzarla.

Questo strumento di valutazione vuole quindi essere un osservatorio sui concorsi di design, al fine di metterne in evidenza criticità e meriti, promuovere ed incentivare l'innovazione, la ricerca, la qualità del Design italiano. Ovviamente tenendo conto del bagaglio culturale riferito alla storia d'Italia: da Corradino d'Ascanio a Gio Ponti fino a Gaetano Pesce.