Un'università "aperta": si conclude la costruzione del Polo di Lecco

progetto dello studio Paolo Bodega Architettura. Realizzazione di Colombo Costruzioni

È stata portata a termine la costruzione del nuovo campus universitario a Lecco, sede del Politecnico di Milano, iniziata nel 2011 su progetto dello studio Paolo Bodega Architettura. Tra i primi esempi italiani in stile anglosassone, si propone fisicamente e ideologicamente come università «aperta».

La realizzazione è stata affidata alla Colombo Costruzioni, che ha nel curriculum importanti opere, tra cui il Parco della Musica a Roma, la Torre Unicredit di Milano e la Torre Allianz nel quartiere City Life, sempre nella città meneghina.

Foto: © Beppe Raso

Il campus aperto ai cittadini, sul sedime dell'ospedale dismesso

Il campus sorge sul sedime del dismesso ospedale cittadino, nella parte sud della città di Lecco. Il senso di continuità con il limitrofo centro storico e urbano ha portato ad aprire il perimetro dello spazio universitario ad una serie di nuove forme d'uso e di relazione. Un sistema di aree aperte e chiuse, accessibili a chiunque, esaltano un concetto di continuità urbana che va ben oltre gli aspetti fisici e dinamici. L'iniziale visione progettuale si è trasformata in precise linee guida, sfociate nella volontà di aprire alla città nuovi spazi, creare fluidità organica, eliminare ogni sorta di barriera sia fisica che mentale, togliere i confini. Tagliato perpendicolarmente, il Campus collega due vie parallele tra loro accorciandone le distanze: diventa strada, ponte, parte integrata della città.

Foto: © Beppe Raso

Trasparenza, leggerezza e permeabilità prospettica

L'immagine dell'edificio viene percepita per le sue qualità di leggerezza, trasparenza, luminosità, permeabilità prospettica, ma al contempo si impone in forma silente come simbolo di cultura e spirito innovativo. I materiali ed i colori utilizzati sono attinti dalla "tavolozza cromomaterica" legata alla storia del luogo ed alla loro simbologia: l'alluminio, l'acciaio, il vetro. Il colore, bianco RAL 9016, il bianco della carta da disegno (progetto). Il bianco dell'involucro varia con il variare delle ore e delle stagioni, trasformando le morbide superfici incise in chiaroscuri vigorosi che modificano l'assetto percettivo.

Tecnologia ed efficienza energetica

Oltre al forte impatto estetico, che coniuga un coerente sodalizio tra spazi nuovi e recupero di aree monumentali, l'importanza del progetto sta nell'efficienza tecnologica e nella scelta progettuale che ha previsto l'impiego di sistemi edilizi industrializzati ed energetici secondo principi di eco-sostenibilità.

Foto: © Beppe Raso

La nuova struttura è interamente composta da un kit modulare di elementi strutturali resistenti in cemento e da elementi performanti, leggeri in alluminio, acciaio e vetro per gli involucri, espressamente realizzati su specifico disegno dello studio Paolo Bodega Architettura.

Agli elementi prefabbricati in cemento che compongono la parte strutturale dell' edificio quali travi, pilastri, solai e mensole si sovrappongono layer specifici studiati per rispondere alle diverse necessità prestazionali dell'involucro, quali esposizione, isolamento, ed intercettazione energetica, realizzati da elementi trasparenti, opachi, da brise-soleil filtranti e fotovoltaici, ed ali dinamiche che consentono un migliore controllo dell'irraggiamento.

Il nuovo edificio è in classe energetica B. Per il contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 in atmosfera sono state utilizzate come "generatori" risorse energetiche rinnovabili presenti nel luogo: acqua, sole, aria.

Foto: © Beppe Raso

La climatizzazione è affidata ad un sistema modulare di pompe di calore che utilizzano l'acqua di falda. In sommità agli involucri sono posizionati pannelli fotovoltaici per la produzione di 20 kW di energia elettrica, collettori solari termici per la produzione di acqua calda ed un rotore eolico ad esse verticale. Tutti i materiali da costruzione, e di finitura utilizzati sono stati scelti con accuratezza in virtù delle proprie caratteristiche di eco-sostenibilità, riciclabilità in relazione al ciclo di vita (LCA).

Foto: © Beppe Raso

Crediti

Design team: arch. Paolo Bodega, arch. Luca Castelli, geom. Andrea Bodega, arch. Chiara Airoldi, arch. Marco Mandelli, arch. Michele Stillittano, arch. Takamasa Sugiura

General contractor Colombo Costruzioni SpA
Impianti meccanici: Gianni Benvenuto S.p.A
Impianti elettrici Elettromeccanica Galli Italo
Progetto strutture Gamma Engineering

Progetto impianti meccanici ed elettrici, prevenzione incendi 
Technion s.r.l.

Acustica: Biobyte srl


Paolo Bodega

(Lecco 1961) ha conseguito il diploma e master allo I.E.D. in Disegno Industriale e si è laureato in architettura nel 1987 al Politecnico di Milano. Durante gli anni di formazione ha lavorato presso lo studio del padre, Carlo, ed è stato ricercatore presso il Centro Ricerche Strutture Naturali di Milano dove ha approfondito il rapporto tra strutture naturali e strutture leggere (dal 1984 al 1986). Ha lavorato nello studio Renzo Piano Building Workshop a Genova (1987 - 1992), collaborando sino al 2000 come local Architect.

Dal 1992 svolge attività professionale prima come associato, BodegaCeppiPiancastelli Associati, e poi nel proprio studio di Lecco. Paolo Bodega Architettura, sviluppa progetti dove la ricerca multidisciplinare è basata sull'innovazione tipologica e tecnologica con grande attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica. 

Attualmente lo studio è impegnato su progetti di rilevanza nazionale ed Internazionale in paesi emergenti quali Libia, Romania, Russia, Tunisia, Estonia,Lettonia,Kurdistan, tra i quali L'Heritage Museum di Tripoli in Libia, il Royal Butterfly Golf ad Arad in Romania, il villaggio satellite ecosostenibile per 5000 abitanti "Zaffiro degli Urali" ad Ektul, in Russia, ed il resort+spa Valgeranna in Estonia, il quartiere residenziale Sun Flower a Riga, e la nuova sede del Politecnico di Milano, facoltà di Ingegneria-Architettura, l'estensione dell'Aeroporto internazionale di Krasnodar, in Russia e the Modular Building Schools in Kirkuk Governatorat, Iraq.

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